Il Ponte dell'Amicizia sul fiume Sun Koshi, che segna il confine tra il Nepal e la Cina |
Continuando la nostra panoramica dei fiumi del Nepal, in
questo post tratteremo dei corsi d’acqua che formano il bacino idrico del
Koshi.
Come abbiamo già avuto modo di notare in un precedente articolo
sui fiumi indiani (http://informazioniindiaenepal.blogspot.com/2017/03/i-fiumi-piu-lunghi-dellindia-iii-parte.html),
il Koshi o Kosi, lungo circa 720 km, è un corso d’acqua piuttosto interessante,
di una certa importanza geografica, economica e culturale.
La sua origine nelle zone meridionali del Tibet è alquanto
confusa a causa dei numerosi piccoli torrenti presenti tra i ghiacciai e le
alte montagne.
Anche entrando in territorio nepalese sono ben 7 i fiumi
tributari di questo corso d’acqua, che dopo aver attraversato il canyon Chatra
Gorge nel Nepal orientale, viene infatti chiamato Saptakoshi, con sapta che
significa appunto sette.
Superato il confine indo-nepalese, il Koshi attraversa il
nord dello stato del Bihar per andare infine a sfociare nel Gange.
Dei sette fiumi che formano il Koshi, il corso d’acqua più
importante è sicuramente il Sun Koshi (Fiume d’Oro, da sun che in nepalese
significa appunto oro), che nasce in Tibet e contribuisce per circa il 44% del
volume del Koshi.
Anche l’Arun River ha origine in Tibet, da un ghiacciaio
presso il Sishapangma (il 14esimo ottomila, con la cima a 8.027 m s.l.m.), e
contribuisce a circa il 37% dell’acqua che forma il fiume Koshi.
Il fiume Tamur nasce in Nepal nella regione orientale
attorno al monte Kanchenjunga (la terza vetta più alta al mondo con 8.586
metri) e costituisce circa il 19% del volume del Koshi.
Il Dudh Koshi ha origine dai ghiacciai del monte Everest ed
è considerato il fiume più alto al mondo.
Il nome significa letteralmente latte, per il colore bianco
causato dalle continue rapide dovute alla notevole pendenza media, attorno al
5%, prima di mergere nel Sun Koshi.
Il fiume Indravati nasce dal versante meridionale
dell’Himalaya centrale, nella regione del Langtang-Helambu, oltre il confine
nord-orientale della Valle di Kathmandu, ed è il maggior affluente destro del
Sun Koshi.
Il Barun River ha origine dall’omonimo ghiacciaio situato
alla base del monte Makalu, che con 8.485 metri è la quinta montagna più alta
al mondo, e dopo aver attraversato alcune delle aree dell’Himalaya più selvagge
e meno popolate, il Barun diventa un tributario dell’Arun River.
L’ultimo corso d’acqua che forma il Saptakoshi è il Bhote
Koshi, un affluente occidentale del Dudh Koshi, il cui nome significa dal
nepalese il fiume tibetano (bhote), creando un possibile fraintendimento con il
Sun Koshi, la cui parte più alta viene anch’essa chiamata Bhote Koshi, in
quanto scorre in Tibet.
Un tratto del Bhote Koshi tra il Nepal ed il Tibet |
Il percorso del Koshi è quindi caratterizzato dalla
presenza di numerosi ecosistemi, partendo dall’altopiano tibetano, le montagne
e le colline himalayane, le catene collinari del Mahabharat e Shivalik, ed
infine le pianure del Terai.
Data l’ampiezza e ricchezza del bacino idrico, purtroppo il
Koshi è noto per le numerose e devastanti alluvioni, il cui numero elevato di
vittime dipende dal fatto che, grazie alla fertilità dei terreni, proprio le
aree a maggior rischio innondazioni sono le più popolose.
Fin dagli anni ’60 il governo nepalese, in collaborazione
con quello indiano, sta cercando di limitare i danni con la costruzione di
dighe, sbarramenti e canali, su tutti il grande Koshi Barrage, ma la situazione
resta complicata.
Culturalmente il Koshi è citato sia nei Veda che nel
Mahabharata ed in alcuni purana, ma non ospita centri religiosi di particolare
interesse.
Al contrario, negli ultimi decenni, il bacino del Koshi sta
attirando un numero sempre maggiore di turisti, grazie alla presenza del Sagarmatha
National Park, il parco nazionale sorto attorno al Monte Everest, ed il Koshi
Tappu Wildlife Reserve, che protegge invece le foreste collinari e di pianura.
In lento ma costante sviluppo sono anche le attività
sportive d’avventura che si possono praticare sul fiume Koshi, come rafting e
canyoning.
Nessun commento:
Posta un commento