giovedì 29 giugno 2017

Le statue più alte dell'India, I parte

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Dimensioni di alcune note statue, compreso il basamento: Buddha Vairochana di Lushan (153m), Statua della Libertà (93m), Statua della Madre Russia (85m), Cristo Redentore (38m), David di Michelangelo (5,17m)

Stando alla lista delle statue più alte al mondo presente nella versione inglese di Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_tallest_statues), attualmente ne esistono circa 130 che superano la considerevole altezza di 30 metri.
La maggior parte si trovano in Asia, di cui in particolare ben 36 in Cina, 22 in India e 21 in Giappone.
Escluse rare eccezioni, si tratta di costruzioni piuttosto recenti, a causa del fatto che per edificare monumenti di tali ciclopiche dimensioni, oltre alle capacità artistiche sono necessarie avanzate conoscenze ingegneristiche.
Ad esempio, la statua più alta al giorno d’oggi, ben 128 metri, rappresenta il Buddha Vairochana e si trova presso la città di Lushan in Cina, dove venne completata nel 2002.

Sebbene l’India possa vantare un elevato numero di statue di ragguardevoli dimensioni, al momento nessuna raggiunge tali altezze e l’attuale record indiano si ferma ai 41 metri di una statua del dio scimmia Hanuman, terminata nel 2003 presso la città di Vijayawada.
La situazione dovrebbe comunque cambiare entro i prossimi 2-3 anni quando verrà terminata la Shivaji Smarak, una scultura del guerriero maratha Shivaji, in costruzione su un’isolotto della Baia di Mumbai, che dovrebbe raggiungere addirittura i 210 metri.

In attesa del completamento di questa gigantesca opera, e di altre di minori dimensioni in costruzione o progettazione, proponiamo una breve panoramica delle 7 statue indiane più alte al Giugno 2017.
Nominalmente e geograficamente, queste sono: la già citata statua di Hanuman di Vijayawada, chiamata Paritala Anjaneya, di 41 metri; la statua del poeta tamil Tiruvalluvar, su un isolotto di fronte a Kanyakumari, il punto più meridionale della penisola indiana, alta ben 40.6 metri; nei pressi della città di Ravangla, nello stato montano del Sikkim, è presente una statua del Buddha, chiamata Tathagata Tsal, alta 39 metri; anche nello stato meridionale dell’Andhra Pradesh, presso il villaggio di Amaravathi, è stata costruita una gigantesca statua del Buddha di 38 metri; sempre di matrice buddista è anche la quinta statua indiana più alta, di 37.5 metri, raffigurante Padmasambhava, o Guru Rinpoche, un maestro buddista dell’VIII secolo, costruita presso il sacro Lago di Rewalsar, nello stato montano dell’Himachal Pradesh; la statua di Shiva vicino al tempio di Murdeshwar, nello stato meridionale del Karnataka, raggiunge un’altezza di 37 metri; infine, la settima ed ultima della nostra panoramica è di nuovo buddista e dedicata a Padmasambhava, ed è situata presso la cittadina di Namchi nello stato del Sikkim.

Prima di entrare nei dettagli, una breve considerazione di tipo morale-umanistico.
Come accennato anche in un precedente post sulla statua di Shiva Kailashnath Mahadev costruita recentemente in Nepal (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2017/06/la-statua-di-kailashnath-mahadev.html), è lecito, e forse doveroso, chiedersi quali siano i reali benefici che ne possono trarre società ancora alle prese con enormi difficoltà economiche.
Probabilmente molto pochi e solo parziali, essendo prima di tutto spinte dagli interessi di chi possiede potere e risorse: le statue indiane che decriveremo sono state costruite tra il 1999 ed il 2013, quindi sotto differenti governi ed influenze politiche, ma i biechi motivi sono identici.

A questo bisogna anche aggiungere un ancor più grave fattore, acuito dai recenti progressi dell’economia indiana, cioè il costante aumento di un ormai anacronistico sentimento patriotico, cavalcato a meraviglia dal sempre crescente nazionalismo indiano, in particolare di matrice induista.
Non a caso, la già citata statua che diventerà la più alta al mondo (sigh!), sarà dedicata a Shivaji (1627-1680), guerriero fondatore del breve Impero Maratha (1674-1818), che trascorse la propria vita a combattere contro l’Impero Moghul e considerato, giustamente, un eroe induista; purtroppo però la sua figura è stata recentemente rivista, fino a farne il precursore del nazionalismo indiano, come se questo fosse un merito...

(Se questa critica può sembrare severa, proponiamo un semplice paragone: cosa penserebbero gli italiani se il governo decidesse di costruire una gigantesca statua di Garibaldi? Con tutto il rispetto per l’eroe dei due mondi, sarebbe semplicemente ridicolo!)

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