domenica 17 luglio 2016

La cittadina sacra di Pushkar

Pushkar - November 2004.jpgPushkar è un paesino di circa 15 mila abitanti, situato nello stato indiano del Rajasthan, famoso per almeno tre buoni motivi.
In primis è considerato particolarmente sacro da parte dei devoti indù per essere l’unico luogo di culto ed ospitare l’unico tempio dedicati al dio Brahma.
Il secondo motivo della notorietà di Pushkar è prettamente turistico, in quanto si tratta di una meta molto apprezzata, sia da indiani che stranieri, per la piacevole atmosfera che si respira tra i suggestivi vicoli e i ghat (gradini per le abluzioni) costruiti attorno al piccolo lago.
Oltre a questi già validi motivi, nei mesi di Ottobre-Novembre, Pushkar ospita una fiera di bestiame tra le più grandi dell’Asia ed alla quale sono legate numerose manifestazioni folkloristiche.

Il lago di Pushkar è considerato particolarmente sacro poiché, secondo la mitologia induista, fu qui che Vishnu, sdraiato sopra al serpente Ananda, fece comparire dal suo ombelico un fiore di loto, sopra al quale era seduto Brahma, il quale creò l’universo.
I pellegrini quindi come prima cosa si recano sui ghat a compiere le abluzioni ed i rituali in onore del lago, di Vishnu e Brahma, dopo di che si dirigono verso il tempio principale, situato non molto lontano al termine della via principale del paese.
Oltre all’importanza religiosa, data dal fatto di essere considerato ufficialmente l’unico tempio indiano dedicato al dio Brahma (seppur in realtà sparsi nel subcontinente siano presenti alcuni tempi e santuari “secondari”), questo luogo rappresenta, per i molti stranieri che visitano l’India per la prima volta, anche un’ottima introduzione alle usanze induiste.
La piccola costruzione che ospita l’immagine principale della divinità, che gode quindi delle attenzioni dei devoti, è posta al centro del piccolo cortile ed è protetta da un piccolo porticato, seguendo un semplice ed apprezzato stile molto diffuso un po’ in tutti i templi indù del subcontinente.
Sull’angolo sinistro del cortile dietro al santca sanctorum, è spesso possibile scendere una breve e buia scaletta dalla quale si accede ad un breve percorso sotterraneo che passa nei pressi di un piccolo santuario.
Un’ultima suggestiva zona di questo piccolo ma interessante complesso religioso è il terrazzo che scorre attorno alla torre principale, spesso occupato da simpatiche e meravigliose scimmie langur, con i loro caratteristici pelo grigio, il muso nero e la lunga coda prensile.

Accanto ai numerosi templi e santuari situati intorno o nei pressi del lago, Pushkar ospita altri piccoli luoghi di culto di un certo interesse, a cominciare dalle due ripide e rocciose colline che dominano il paesaggio circostante.
Una prima collina è situata dietro alla stazione degli autobus ed ospita sulla cima un piccolo ma suggestivo tempio in pietra dedicato all’insolita divinità Pap Mochani.
La salita è piuttosto ripida ma non troppo lunga (procedendo con calma ci vuole circa mezz’ora), il sentiero ed i gradini sono piuttosto ben tenuti e chiaramente il panorama è molto piacevole.
La collina di Savitri invece si trova leggermente fuori dal paese e data la maggior altezza richiede uno sforzo ben maggiore (dal paese ci vuole circa un’ora), ripagato però ampiamente dalla meravigliosa vista che si gode dalla cima, dove è presente un tempio dedicato a Savitri, la seconda moglie di Brahma.

La Pushkar Camel Fair (letteralmente La Fiera dei Cammelli di Pushkar) si tiene tutti gli anni all’inizio del mese induista di Kartika, tra Ottobre e Novembre, e richiama venditori di bestiame da tutto il Rajasthan, nonché un grandissimo numero di turisti.
Tecnicamente le attività commerciali di compravendita avvengono la settimana che precede la festa, durante la quale ci si dedica invece a sfrenati e colorati festeggiamenti.
Religiosamente si tratta di un periodo particolarmente propizio per le abluzioni nel lago, in particolare Kartika Purnima, il giorno di luna piena del mese Kartika, già data molto auspiciosa nel calendario indù, visto che rappresenta il Diwali, probabilmente la festività induista più sentita (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2016/03/la-festa-diwali.html).
In quei giorni, l’enorme distesa desertica che si estende appena fuori dal paese viene invasa da migliaia di tende che formano un variegato quanto pittoresco accampamento dove trovano posto: mercanti di bestiame, compratori, pellegrini, artisti di strada, turisti, giornalisti e curiosi di ogni sorta.
Ognuno sistemato, in base ai mezzi economici, in tende di vario tipo che possono andare da piccole e semplici capanne con il gabinetto in comune, a grandi tendoni dotati di ogni confort.
Sicuramente in questo periodo di circa sette giorni, tra colorite manifestazioni folkloristiche e religiose, la solitamente tranquilla atmosfera di Pushkar viene sostituita da un’assordante folla brulicante, che a modo suo può essere comunque altrettanto interessante.

Per il resto dell’anno Pushkar andrebbe evitata per la probabile confusione anche durante le più importanti festività indiane, quando viene presa d’assalto dalle ricche famiglie rajasthane ma anche di Delhi, nonché dai pellegrini dei vicini villaggi, in particolare Ottobre-Novembre e Marzo-Aprile.

I turisti stranieri fanno sentire la loro presenza principalmente in autuno-inverno, mentre in primavera inizia il fuggi-fuggi causato dal sicuro arrivo di temperature elevate (da Aprile a Giugno), mentre durante l’estate, sia l’auspicata presenza che la temuta assenza del monsone rendono comunque il clima particolarmente avverso.

Nessun commento:

Posta un commento