Chandigarh è una città indiana, di circa 1 milione di
abitanti, pianificata e fondata negli anni ’50 dall’architetto
svizzero-francese Le Corbusier.
Pur non possedendo quasi nessuna particolare attrazione,
Chandigarh è probabilmente la città indiana più vivibile, formata da ampi
viali, che dividono la città in settori, quasi privi del traffico caotico e
l’affollamento tipico della maggior parte dei centri urbani dell’India.
Tra le caratteristiche peculiari, Chandigarh è la capitale
dello stato dell’Haryana e del Punjab, ma amministrativamente non fa parte né
dell’uno né dell’altro, essendo uno dei sette cosiddetti Territori dell’Unione
Indiana, che dipendono direttamente dal governo centrale.
Per i visitatori stranieri, l’assenza di siti storici o
religiosi, potrebbe sorprendentemente essere ripagata da inaspettate tranquillità
e pulizia.
Tra l’altro, una sosta a Chandigarh potrebbe essere, se non
proprio interessante, piuttosto utile come tappa intermedia tra Delhi e le
destinazioni turistiche sulle montagne, che iniziano a susseguirsi da un
centinaio di chilometri più a nord.
Purtroppo, date le dimensioni molto estese che la rendono
una città dispersiva, per poter fare un giro dei luoghi più interessanti di
Chandigarh bisogna affittare un mezzo a motore, preferendo magari gli
autorisciò ai taxi, visto che inquinano meno, e volendo sono anche più
economici e caratteristici.
Autorisciò che, tra l’altro, sono guidati da autisti meno
avidi e stressati di quelli che si incontrano di solito nelle caotiche città indiane,
grazie alla quasi rilassante atmosfera di Chandigarh.
Con un po’ di tempo ed energie da spendere si potrebbe
anche fare affidamento sul servizio di autobus cittadino, molto esteso e con
mezzi moderni, non sempre pienissimi.
L’unica vera attrazione di Chandigarh è il Giardino
Roccioso di Nek Chand, un enorme parco ricco di percorsi tra grotte rocciose e
cascate, nonché grandi sculture costruite in gran parte con materiale di recupero,
come pezzi di ceramica, plastica e vetro.
Pur privo di qualsivoglia significato e nonostante
l’apparente assurdità, il Giardino Roccioso va sicuramente apprezzato per
l’originalità ed al di fuori delle domeniche ed i giorni di festa, è un luogo
molto tranquillo e piacevole.
Nei suoi pressi si trova il Sukhna Lake, un piccolo lago
formato nel 1958, sbarrando il corso del fiume stagionale Sukhna, che scende
dalle vicine colline Shivalik.
Attorno al lago sono stati costruiti alcuni piccoli parchi
e giardini, tra cui il localmente rinomato Garden of Silence.
Altri luoghi pacifici e tranquilli sono il Roseto di Zakir
Hussein, un passato Presidente dell’India, ed il Parrot Bird Sanctuary, un
ampio parco dov’è chiaramente possibile osservare numerosi pappagalli.
Nonostante la storia relativamente recente della città,
anche Chandigarh comunque, come ogni città indiana, possiede un luogo di culto
abbastanza importante, seppur ad una decina di chilometri dal centro, cioè il
Mansa Devi Mandir, un grande tempio ben tenuto, dedicato a Mansa Devi, una
divinità femminile dello shaktismo.
L’area sacra, che comprende un’ampia e ripida scalinata,
una grande terrazza e la costruzione piramidale dov’è custodita l’immagine
principale della divinità, è un luogo molto tranquillo e facilmente
raggiungibile in autorisciò o con uno dei numerosi autobus cittadini che fanno
capolinea in un grande piazzale poco lontano.
Oltre a queste due attrazioni appena menzionate, Chandigarh
non ha molto altro da offrire, a parte qualche buon esempio di architettura
moderna sia pubblica che privata.
Lo stesso Le Corbusier, oltre alla planimetria della città,
disegnò alcuni palazzi sede ancora oggi di importanti istituzioni, come ad
esempio: il Palazzo di Giustizia, il Museo e la Galleria d’Arte, il Secretariat
Building, il Palazzo del Governatore, il Palazzo dell’Assemblea e l’edificio
che ospita il college delle arti e di architettura.
Per quanto riguarda le costruzioni private, non siamo in
grado di dare indicazioni precise, ma durante le nostre 2-3 visite passate,
avevamo potuto apprezzare in alcune zone particolarmente benestanti,
l’originalità e la ricercatezza di numerose ville e palazzine.
Bisogna infatti ricordare che Chandigarh, essendo la città
più vivibile dell’India, è una località ambita dai ricchi abitanti di una vasta
area; in particolare è nota meta di “buen ritiro” di numerosi alti rappresentanti,
in pensione, delle forze armate indiane.
Infine, Chandigarh possiede un discreto numero di alberghi,
quasi tutti di prezzo medio-alto, ma la qualità è molto buona, come quella dei
numerosi ristoranti, dove è possibile mangiare un’ottima cucina punjabi anche
non-vegetariana e gustare una scelta di birra abbastanza ampia e spesso
discreta, almeno in rapporto agli standard medi indiani.
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