sabato 31 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, passeriformes, famiglie prunellidae e fringillidae

La passera scopaiola pettorossiccio (prunella strophiata)
Le ultime due famiglie della nostra panoramica sugli uccelli presenti in India sono quelle dei prunellidae e dei fringillidae, che comprendono rispettivamente 13 e 218 specie di piccole dimensioni con abitudini montane.

Famiglia Prunellidae
Gli appartenenti alla famiglia prunellidae fanno parte di un unico genere, prunella, di cui 7 specie si possono incontrare in India.
Purtroppo sono tutti uccelli che vivono ad elevate altitudini ed i cui areali sono spesso limitati a piccole e remote regioni, quindi non sono facilmente avvistabili.
La passera scopaiola bruna (prunella fulvescens)
Una zona dove se ne possono incontrare varie specie è il Ladakh, la regione orientale dello stato del Jammu and Kashmir, un altipiano desertico roccioso, habitat ideale di molti prunellidae dove trovano gli insetti, i semi e le bacche favoriti dalla loro dieta.
Pur di piccole dimensioni, tra i 15 ed i 17 centimetri, hanno corporatura robusta e piumaggio folto, con dorso ed ali simili a quelle dei passeri, di cui in qualche modo rappresentano la versione d’alta montagna.

I più diffusi sono la passera scopaiola pettorossiccio (prunella strophiata), che si distingue, come dal nome, per il petto castano ed il muso nero con sopracciglia e striscia sotto al becco bianche; e la passera scopaiola bruna (prunella fulvescens) che si distingue chiaramente dalla precedente per il ventre completamente bianco e per le minori striature sul marrone di dorso e ali.

Il ciuffolotto scarlatto (carpodacus erythrinus)
Famiglia Fringillidae
La famiglia fringillidae è decisamente più numerosa e variegata, con ben 45 specie che si possono incontrare in India e che in italiano vengono chiamate fringuelli e ciuffolotti.
Come i loro simili prunellidae, sono tutte specie di uccelli montani, che vivono lungo l’arco himalayano, spesso con areali abbastanza ristretti e frammentati.

Genere Carpodacus
Gli appartenenti al genere carpodacus vengono chiamati in inglese rosefinch, fringuelli rosa, per la caratteristica colorazione del piumaggio dei maschi, che presenta una base rosa o rosso chiaro, su ali e dorso marroni, simili a quelle dei passeri.
Il ciuffolotto bruno (carpodacus nipalensis)
Il più comune è sicuramente il ciuffolotto scarlatto (carpodacus erythrinus), l’unico appartenente alla famiglia dei fringillidae il cui areale non è limitato all’arco himalayano, ma in inverno è presente in quasi tutto il subcontinente, mentre in estate sale sulle montagne tra i 2.000 ed i 4.000 metri di altitudine.
Il colore del piumaggio è molto simile a quello di altre specie di ciuffolotti dello stesso genere e la presenza di 2 sottospecie con lievi differenze, rende il loro riconoscimento sul campo non proprio semplicissimo.

Tra i carpodacus strettamente montani, quello con l’areale più ampio e quindi più comune è probabilmente il ciuffolotto bruno (carpodacus nipalensis), che nella parte centro-orientale del Nepal è presente tutto l’anno con brevi migrazioni altimetriche stagionali, mentre sui monti di Uttarkhand, Himachal Pradesh e Jammu Kashmir è un visitatore estivo.
Rispetto al ciuffolotto scarlatto ed alla maggior parte delle altre specie simili, il ciuffolotto bruno ha un piumaggio decisamente più scuro, con il rosa quasi rosso ed il caratteristico petto marrone.

Femmina di ciuffolotto testarossa (pyrrhula erythrocephala)
Genere Pyrrhula
I ciuffolotti del genere pyrrhula hanno piumaggi meno variegati, ma abbastanza caratteristici e le 4 specie presenti in India sono molto facili da distinguere.
Purtroppo non sono molto comuni a causa degli areali limitati e frammentati, escluso il ciuffolotto testarossa (pyrrhula erythrocephala) abbastanza ben distribuito lungo l’arco himalayano dove è presente tutto l’anno soprattutto nelle foreste di alberi decidui, dove trovano i semi, le bacche e gli insetti favoriti della loro dieta.
Si tratta di un uccello robusto, di circa 17 centimetri, in cui il maschio ha un piumaggio arancione, escluso il dorso grigio, ali e coda neri, e sottocoda bianco; la femmina invece è quasi totalmente grigia, escluse le ali nere ed una tenue macchia gialla sul retro del collo.
Molto evidenti in entrambe le specie sono il corto becco ed il muso neri, e la grande striscia grigia sulle ali.

Il cardellino europeo (carduelis carduelis)
Genere Carduelis
All’interno della famiglia fringillidae e della sottofamiglia carduelinae, la tribù dei carduelini comprende una novantina di specie di uccelli la cui tassonomia, grazie ad analisi del DNA mitocondriale, è in continua evoluzione.
Seguendo la vecchia ma più semplice divisione, 7 specie di carduelis si possono incontrare in India, con almeno 2 presenti in areali abbastanza ampli e quindi facilmente avvistabili.
Il verdone pettogiallo (carduelis spinoides) è diffuso lungo quasi tutto l’arco himalayano, seppur ad elevate altitudini, in estate fin sopra i 4.000 metri, dove frequenta il limitare delle foreste, arbusti e giardini.
Il piumaggio tende al giallo, esluso il dorso scuro e le ali, comunque provviste di bande gialle; caratteristico è il pattern del muso con un lungo sopracciglio giallo su una base scura.

Il frosone dal collare (mycerobas affinis)
Il cardellino europeo (carduelis carduelis) è presente nella zona occidentale dell’Himalaya, ad altitudini tra i 2.000 ed i 4.200 metri, dove lo si può incontrare abbastanza facilmente tra il limitare delle foreste, i frutteti e le coltivazioni.
Il suo familiare aspetto, col caratteristico muso rosso fuoco, lo rendono un uccello molto facile da riconoscere.

Genere Mycerobas
Le 4 specie del genere mycerobas sono tutte presenti in India lungo l’arco himalayano e si tratta di uccelli molto robusti di circa 22 centimetri, dotati di becchi tozzi e corti, e di un piumaggio che nei maschi e essenzialmente nero e giallo.
In italiano vengono chiamati frosoni, mentre il nome comune inglese è grosbeak, proprio per il caratteristico ed evidente becco.
Abitanti di foreste di montagna con querce, rododendri, pini e cedri himalayani, 3 delle 4 specie sono considerate abbastanza comuni, mentre il frosone alimacchiate (mycerobas melanozanthos) è più raro, con un areale limitato a piccole zone molto frammentate.
Il frosone alibianche (mycerobas carnipes)
Il frosone dal collare (mycerobas affinis), il frosone alibianche (mycerobas carnipes) ed il frosone giallonero (mycerobas icterioides) si possono incontrare lungo quasi tutto l’arco himalayano e si possono distinguere chiaramente tra loro grazie alle caratteristiche riportate nei nomi.

A questi si può aggiungere il colore del vistoso becco: giallo-verde nel frosone dal collare, grigio nell’alibianche e giallo nel giallonero.

venerdì 30 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, passeriformes, famiglie ploceidae ed emberizidae

Il tessitore baya (ploceus philippinus)
Famiglia Ploceidae
I ploceidae sono una grande famiglia di uccelli di dimensioni medio-piccole, tra gli 11 ed i 24 centimetri di lunghezza, che abitano principalmente l’Africa sub-sahariana, ma alcune specie si trovano anche in Asia ed Australia.
Caratterizzati dal becco corto e tozzo, per sopperire alla loro dieta principalmente granivora, molte specie presentano anche un marcato dimorfismo sessuale, con i maschi che durante il periodo degli accoppiamenti assumono piumaggi spesso molto sgargianti.
Un’altra loro caratteristica, utile per indicarne la presenza, è l’abitudine di costruire nidi piuttosto complessi, talvolta molto grandi, che spesso vengono appesi in gran numero ai rami degli alberi; per questa loro capacità, in molte lingue i ploceidae vengono chiamati uccelli tessitori.
Gregari, spesso possono vivere in colonie anche molto numerose e talvolta nocive per le coltivazioni.
La quelea beccorosso dell’Africa sub-sahariana viene riconosciuta come l’uccello selvatico più numeroso al mondo, con stime che vanno da un minimo di 1.5 miliardi, fino ai 10 miliardi.

In India si possono incontrare 4 specie di ploceidae, tutte del genere ploceus, di cui 2 piuttosto diffuse e comuni.
Il tessitore baya, o di Baya (ploceus philippinus), è ben distribuito in tutto il subcontinente, escluse le montagne del nord e le aree più desertiche del Rajasthan.
Il tessitore del Bengala (ploceus benghalensis)
Al di fuori della stagione degli accoppiamenti, il maschio si presenta con testa, collo e petto marroni, più scuro sopra il capo, le ali ed il dorso marrone scuro striato di bianco, mentre in estate le testa si tinge di giallo ed il muso di nero.
La femmina ricorda invece il maschio durante il resto dell’anno, solo con tonalità più chiare, anche il becco è grigio chiaro invece che nero.

Il tessitore del Bengala (ploceus benghalensis) vive principalmente lungo tutta la parte settentrionale della pianura gangetica, dove è considerato endemico ed abbastanza comune.
Si distingue chiaramente dal tessitore baya, grazie al muso scuro con lunghe sopracciglia gialle, la gola anch’essa gialla ed il petto nero; la femmina è meno appariscente ma possiede caratteristiche simili.
Nel periodo degli accoppiamenti, il maschio può assumere due colorazioni, una più chiara ed una più scura.
Nella prima la parte superiore del capo sopra gli occhi diventa completamente gialla, bianca fino alla gola, mentre il petto è nero, in netto contrasto col ventre color crema; nella forma scura il muso diventa grigiastro.
In entrambe le forme, il becco, già normalmente chiaro, diventa quasi bianco.

Lo zigolo crstato (emberiza lathami)
Famiglia Emberizidae
Anche gli uccelli della famiglia emberizidae sono principalmente granivori, ma posseggono becchi più piccoli e molte specie hanno abitudini più montane.
Delle circa 170 specie presenti al mondo, poco meno di una ventina frequentano il subcontinente indiano, ma quasi tutte solo in inverno e in areali piuttosto ristretti.

Ciononostante, alcune specie sono abbastanza comuni, su tutte lo zigolo crestato (emberiza lathami) che si può incontrare durante tutto l’anno in Maharashtra, Madhya Pradesh e nel nord-est, mentre la popolazione lungo l’arco himalayano segue migrazioni altitudinali stagionali.
Uccello molto caratteristico ed inconfondibile, il maschio ha un piumaggio nero escluse le ali marroni, con una lunga cresta dietro alla testa.
La femmina invece ha un anonimo piumaggio marrone striato, molto simile a quello di molte specie della famiglia emberizidae, ma è l’unica ad avere la cresta sulla testa, meno marcata nel maschio ma pur sempre evidente.
Questo particolare rende però la femmina di zigolo crestato estremamente simile ad almeno 4 specie di allodole presenti nel subcontinente indiano, dalle quali si distingue per il becco più corto e tozzo.

Lo zigolo muciatto (emberiza cia)
Sulle montagne, probabilmente l’emberizidae più diffuso è lo zigolo muciatto (emberiza cia), presente in tutta l’area centro-occidentale dell’arco himalayano.
Seppur il piumaggio del corpo sia abbastanza anonimo e simile a quello degli altri suoi parenti, lo zigolo muciatto si distingue abbastanza facilmente per la testa grigia dotata di tre striscie nere: una sopra la fronte, una sugli occhi ed una sulla guancia a forma di V.
La femmina è leggermente più chiara, sembrando ancor più anonima, ma mantiente il caratteristico muso, quindi anche lei è facilmente riconoscibile.

Rispetto agli altri zigoli, il muciatto preferisce zone più rocciose, ma sempre ricche di cespugli, come il ginepro, e le foreste di pini, nonché i margini delle coltivazioni.

giovedì 29 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, passeriformes, famiglia passeridae

Il passero mattugio (passer montanus)
La famiglia dei passeridae comprende una cinquantina di specie di uccelli di piccole dimensioni, chiamati in italiano passeri, passere lagie e fringuelli alpini.
In India se ne possono incontrare una dozzina di specie, di 3 generi, alcune piuttosto comuni con areali molto vasti, in particolare quelli del genere passer, altri alquanto rari con areali limitati a remote regioni montane, quelli del genere montifringilla.

Genere Passer
Il passero comune (passer domesticus) è chiaramente uno degli uccelli più diffusi nel subcontinente, presente pressochè ovunque vi sia l’uomo.
Il passero cannella (passer rutilans)
Nelle regioni himalayane però, spesso condivide il suo areale con altre specie simili, come il diffuso passero mattugio (passer montanus), che si differenzia chiaramente da quello domestico, per la testa, priva di corona grigia, quindi totalmente castana, e per una piccola ma evidente macchia nera sulla guancia; anche le striature su dorso ed ali sono leggermente differenti, ma molto difficili da distinguere sul campo.
Particolare del passero mattugio rispetto agli altri passer è l’assenza di dimorfismo sessuale, con maschio e femmina che condividono l’identico piumaggio.

Il passero cannella (passer rutilans) è anche lui diffuso lungo tutto l’arco himalayano, sebbene sia leggermente più raro del mattugio.
La passera lagia golagialla (petonia xanthocollis)
Si riconosce abbastanza facilmente dall’altrimenti similissimo parente, grazie al colore castano della testa che scende anche sul collo e parzialmente sul dorso, mentre nel mattugio il collo è bianco.
Spesso lo si può incontrare in vicinanza di insediamenti umani di montagna, in sostituzione al passero domestico.

Genere Petronia
Il genere petronia non è molto ben definito ed alcune specie vengono ascritte anche ad altri generi, ma seguendo la tassonomia più semplice, si può affermare che nel subcontinente indiano siano presenti 3 specie di questi piccoli uccellli chiamati in italiano passere lagie.
In realtà una di queste specie, la passera lagia chiara (petronia brachydactyla), si può incontrare, solo molto raramente, in Baluchistan al confine tra il Pakistan e l’Iran, quindi non in India.
Delle due rimanenti, la passera lagia comune (petronia petronia) è presente solo in inverno nella zona nord-occidentale del Kashmir, rendendola quindi una specie piuttosto rara.

La passera lagia comune (petronia petronia)
La passera lagia golagialla (petronia xanthocollis) è invece molto ben distribuita su tutto il subcontinente ed è un uccello di 14 centimetri, dal piumaggio apparentemente anonimo, ma con caratteristiche distintive.
Il maschio in particolare ha il becco e gli occhi neri, che contrastano con il grigio del dorso ed il bianco scemante in crema del ventre.
Le ali hanno un pattern marrone striato simile a quello dei passeri, ma più semplice e con una caratteristica macchia marrone sulla spalla, da cui il nome inglese petronia dalle spalle castane.
Altra caratteristica, osservabile però solo nei maschi maturi, è una macchia gialla sulla gola, da cui il nome italiano.
La femmina invece ha becco ed occhi chiari ed è sprovvista sia della macchia gialla sulla gola che di quella castana sulle spalle, quindi risulta un uccellino abbastanza anonimo.
Il fringuello alpino di Blanford (montifringilla blanfordii)
Essendo comunque la passera lagia golagialla l’unica diffusa nel subcontinente indiano, il suo riconoscimento dovrebbe essere piuttosto semplice, tenendo presente che è piuttosto comune nelle foreste e le macchie vicino a coltivazioni e villaggi.

Genere Montifringilla
Come il petronia, anche il genere montifringilla non è ben definito, ma si può ragionevolmente affermare che nel subcontinente indiano ne vivono 4 specie, chiamate in italiano fringuelli alpini.
Come deducibile dal nome, si tratta di uccelli che vivono ad alte quote, al di sopra della linea degli alberi e prima delle nevi perenni, quindi sulle montagne, gli altipiani e le praterie tra i circa 3.500 ed i 5.000 metri.
I loro areali sono quindi limitati a piccole aree himalayane al confine con il Tibet, ma due specie sono in realtà piuttosto diffuse in Ladakh, la zona orientale del Kashmir.

Il fringuello alpino alinere (montifringilla adamsi)
Il fringuello alpino di Blanford (montifringilla blanfordi) è un uccello di 15 centimetri, dal piumaggio grigio-bianco piuttosto anonimo, ma con due caratteristiche bande nere sopra gli occhi ed una sotto alla gola.
Abitante delle steppe tibetane tra i 4.200 ed i 5.000 metri, è piuttosto facile da avvistare, soprattutto d’inverno quando si avvicina ai villaggi.

Il fringuello alpino alinere,  o di Adams (montifringilla adamsi), frequenta le stesse aree di quello di Blanford, dal quale si può distinguere per essere leggermente più grande, 17 centimetri, per avere solo la banda nera sotto la gola senza le due sopra agli occhi, ed anche per il piumaggio delle ali, con due grandi macchie bianche ed i bordi neri striati di bianco.

mercoledì 28 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglie didaeidae ed estrildidae

Il beccafiore beccochiaro (dicaeum erythrorhyncos)
Gli uccelli delle famiglie dicaeidae ed estrildidae sono accomunati dalle piccole dimensioni.
I primi si nutrono prevalentemente di nettare, bacche ed insetti, ed in italiano vengono chiamati beccafiore, mentre i secondi hanno una dieta prevalentemente granivora e sono caratterizzati da becchi corti e tozzi.

Famiglia Dicaeidae
Gli appartenenti alla famiglia dicaeidae non sono uccelli molto comuni da avvistare in India, nonostante alcuni abbiano areali piuttosto estesi.
Probabilmente il più diffuso è il beccafiore beccochiaro (dicaeum erythrorhynchos), un anonimo uccellino di 8 centimetri, col dorso marrone ed il ventre bianco, con unica caratteristica fisica evidente il becco rosato.
Il suo areale comprende quasi tutto il subcontinente escluse le aree occidentali ed è forse questa la differenza maggiore con il beccafiore disadorno (dicaeum concolor), che fisicamente è pressoché identico al beccochiaro ma con il becco scuro, ed il cui areale è ridotto al nord-est nell’India settentrionale, mentre a sud si trova all’interno della costa occidentale.

Il beccafiori igneo (dicaeum ignipectus)
Lungo l’arco himalayano il beccafiori più diffuso e meglio distribuito è il beccafiore pettoigneo (dicaeum ignipectus), un uccellino di appena 7 centimetri, il cui maschio è dotato di un gradevolissimo piumaggio blu nella parte superiore e crema in quella inferiore.
Caratteristica, da cui i nomi latino ed italiano, è la macchia rossa sul petto, seguita da una striscia blu in mezzo al ventre.

Famiglia Estrildidae
In India si possono incontrare 7 specie di uccelli della famiglia degli estrildidae, divisi in due generi, amandava e lonchura, seppur talvolta la lonchura malabarica venga ascritta al genere euodice.
Quasi tutte le specie sono piuttosto diffuse e comuni da osservare, purtroppo spesso anche all’interno di gabbie, essendo tra gli uccelli più graditi come animali domestici, grazie alle loro piccole dimensioni ed i particolari piumaggi.
Il bengalino verde (amandava formosa)
Bisogna anche notare che quelli che vengono venduti per le strade del subcontinente sono spesso colorati artificialmente.
Per fortuna, grazie al loro elevato numero, questo non incide sul loro stato di conservazione e l’unico decisamente raro è il bengalino verde (amandava formosa) la cui scarsità è dovuta alla diminuzione dell’habitat a lui favorevole.
Nonostante le piccole dimensioni ed i piumaggi apparentemente simili, gli estrildidae sono facili da riconoscere, anche grazie alle loro abitudini gregarie, muovendosi di solito in piccoli gruppi anche di specie diverse, permettendo utili confronti.

Il bengalino moscato, o comune (amandava amandava)
Genere Amandava
Del genere amandava fanno parte due specie di uccelli indiani, il già citato e raro bengalino verde ed il bengalino moscato, o comune (amandava amandava), un uccello di 10 centimetri, il cui maschio è dotato di un appariscente piumaggio rosso su quasi tutto il corpo, escluse le ali ed il sottocoda marroni; caratteristici sono anche i puntini bianchi presenti sulle ali e sul ventre.
La femmina è leggermente meno appariscente, ma dotata comunque di un piumaggio molto gradevole e distintivo: testa e dorso sono grigi, mentre il ventre è bianco-crema, ma l’occhio è rosso contornato di nero, le ali sono marroni con due striscie trasversali di puntini bianchi e la coda rossa con terminale nero.

Genere Lonchura
Il becco di piombo (lonchura malabarica)
Gli appartenenti al genere lonchura si distinguono per la mancanza di dimorfismo sessuale, ma su 5 specie ben 3 sono presenti con differenti sottospecie.
Il più diffuso è probabilmente il becco di piombo (lonchura malabarica), un uccello di 10 centimetri, dotato di un piumaggio abbastanza anonimo, marrone sul dorso, bianco sul ventre, con qualche striatura avvicinandosi alla coda, bordo delle ali nero, groppa bianca e coda nera.
Caratteristico è il tozzo becco grigio-piombo.
Il suo areale comprende tutto il subcontinente indiano, escluso l’arco himalayano ed il nord-est, dove abita macchie aperte e asciutte, coltivazioni e praterie, spesso vicino a centri urbani.
Areale e diffusione simili sono quelli del domino, o munia pettosquamato (lonchura punctulata), di colore marrone, castano sul viso, con piccole macchiette più chiare sul dorso ed il ventre a scaglie bianco-marroni.

Il domino o munia pettosquamato (lonchura punctulata)
Leggermente più raro è il passero striato, o munia groppabianca (lonchura striata), a causa di un areale piuttosto ridotto e frammentato.
Abbastanza diffuso al sud, nel nord abita il nord-est e la parte orientale dell’Himalaya, cui si aggiunge una popolazione stanziale nei pressi della capitale Delhi.

Le tre sottospecie presenti in India sono abbastanza simili e si distinguono per le tonalità di marrone su testa, dorso, ali e coda, mentre il ventre è bianco, grigiastro in una sottospecie, e tutte possiedono la distintiva groppa bianca.

martedì 27 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglia nectariniidae

La nettarinia purpurea (nectarinia asiatica)
I nectariniidae sono una famiglia di uccelli di piccole dimensioni specializzati nel succhiare il nettare dei fiori, seppur la dieta di molti di loro comprenda anche insetti e talvolta frutta.
Tra le loro caratteristiche fisiche più evidenti, comuni a quasi tutte le specie, si segnalano il lungo e sottile becco ricurvo, ed il dimorfismo sessuale, con i maschi spesso dotati di piumaggi molto colorati.
In totale ne esistono 143 specie divise in 16 generi, che abitano il Vecchio Mondo, Europa, Africa ed Asia, e l’Oceania, mentre nelle Americhe sono sostituiti dai colibrì, ai quali assomigliano per convergenza evolutiva.
In India se ne possono incontrare una quindicina di specie, alcune delle quali particolarmente comuni ed avvistabili.

La nettarinia codaverde (aethopyga nipalensis)
Genere Nectarinia
Il nectariniidae più diffuso è sicuramente la nettarinia purpurea (nectarinia asiatica), un piccolo uccello di appena 10 centimetri, estremamente comune anche nei parchi ed i giardini delle città.
Il maschio, durante la stagione degli accoppiamenti, assume un vistoso colore blu scuro metalizzato, quasi nero sulle ali.
Dopo questo periodo, assume invece un piumaggio eclissato, cioè molto simile a quello della femmina, con testa e dorso grigiastri, il petto crema, con ali e coda bluastre; nel maschio si può notare una striscia blu che scende in mezzo al petto dal becco fino alle zampe.

Genere Aethopyga
Le nettarinia codaverde (aethopyga nipalensis) vive sull’Himalaya, fino a quasi i 3.000 metri di altitudine, dove la si può incontrare all’interno di fitte foreste, ma anche tra gli arbusti ed i giardini di paesi e villaggi.
La lunga coda verde è chiaramente distintiva, ma tutta la colorazione del piumaggio di questo uccello risulta particolarmente gradevole, con la testa blu metallizzato, il ventre giallo, con larga banda arancione sul petto, le ali rossoscuro ed il dorso con una lunga striscia rossa ed un gialla prima della parte terminale verde.

La nettarinia dorsogiallo (aethopyga siparaja)
La nettarinia dorsogiallo, o cremisi (aethopyga siparaja), abita anch’essa l’Himalalaya ed è un piccolo uccello il cui maschio è caratterizzato da un’evidente colorazione rossa della parte superiore del corpo, con unica eccezione una maschera nera su occhi e fronte, e da una macchia gialla sulla groppa, poco prima della coda blu.

Genere Arachnothera
Un genere molto particolare di nectariniidae è quello arachnothera, uccelli chiamati in italiano mangiaragni, per la loro dieta specializzata in aracnidi.
Rispetto agli altri loro parenti, hanno dimensioni maggiori, becco ancora più lungo ed un dimorfismo sessuale quasi assente.
In India se ne possono incontrare 2 specie, dall’areale ridotto ma relativamente comuni.

Il mangiaragni striato (arachnothera magna) abita le dense foreste e gli alberi di banano della parte più orientale dell’Himalaya e del nord-est dell’India.
Si tratta di un uccello molto distintivo, grazie al piumaggio della parte superiore, verde coperto di striature più scure, mentre su petto e ventre le striature sono su una base bianca.

Il mangiaragni striato (arachnothera magna(
Il mangiaragni minore (arachnothera longirostris) ha dimensioni decisamente inferiori al precedente, 14 centimetri contro 17, e si distingue per il piumaggio verde omogeneo su testa, dorso e coda, mentre muso, collo e petto sono grigio chiaro, ed il ventre giallo.
Il suo areale nel nord dell’India è ridotto al Sikkim ed alcuni stati del nord-est, ma si può incontrare anche nell’entroterra della costa sud-occidentale della penisola.
Come lo striato, anche il mangiaragni minore abita fitte foreste e gli alberi di banano.


lunedì 26 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglie sittidae e cinclidae

Il picchio muratore panciacastana (sitta castanea)
Famiglia Sittidae
La famiglia sittidae comprende 28 specie di uccelli, raggruppati nel genere sitta, e chiamati in italiano picchi muratore o picchiotti.
Come i rampichini, anche i sittidae passano la maggior parte del tempo sui tronchi degli alberi in cerca di insetti, ma non usano la coda per bilanciarsi, bensì le robuste zampe.
Nonostante questo, al contrario dei picchi veri e propri, non sono zigodattili, ed hanno tre dita avanti ed una dietro; con i picchi condividono invece la forma a punta del becco.
In India se ne possono incontrare 7 specie di cui almeno un paio piuttosto comuni.
Il piumaggio spesso sembra simile, ma con piccole differenze e per il riconoscimento può essere utile anche il differente areale.

Il più comune è sicuramene il picchio muratore panciacastana (sitta castanea) con un areale abbastanza ampio che comprende gran parte della zona nord-orientale del subcontinente e parte delle aree nord-occidentali.
Il piumaggio è grigio su testa, dorso e ali, e con una lunga banda nera sugli occhi, come in quasi tutti i picchi muratore, ma il ventre è marrone, in due delle tre sottospecie castano, decisamente più scuro dei loro parenti sittidae; anche la macchia bianca sulla guancia è distintiva.

Il picchio uratore vellutato (sitta frontalis)
Il picchio muratore vellutato (sitta frontalis) ha un areale molto frammentato ma lo si può incontrare in quasi tutto il subcontinente, con popolazioni presenti sulle colline nord-occidentali, nella zona orientale dell’arco himalayano, nel nord-est, in Orissa, Madhya Pradesh, fino a tutta la costa sud-occidentale e Sri Lanka compreso.
Rispetto agli altri sittidae il picchio muratore vellutato è facilmente riconoscibile grazie al gradevole colore blu-violaceo di testa, dorso, ali e coda, con una banda nera sulle ali, e ad una macchia nera sulla fronte.
La banda nera sugli occhi comune ai picchi muratore è sostituita da una sottile sopracciglia nera ed il becco, invece che grigio-nero è corallino; anche l’occhio è caratteristico con pupilla chiara e grande iride nero.

Famiglia Cinclidae
I cinclidae sono una piccola famiglia di uccelli, che comprende 5 specie chiamate in italiano merlo acquaiolo.
Si tratta di uccelli paffuti, intorno ai 20 centimetri, con ali e coda molto corti e piumaggio sul marrone, che vivono nei pressi di fiumi e torrenti, dove hanno la caratteristica abitudine di tuffarsi per nuotare e camminare sul fondo, controcorrente, in cerca di larve di insetti.

Il merlo acquaiolo bruno (cinclus pallasii)
In India ne sono presenti 2 specie che vivono sui monti dell’Himalaya e si possono osservare tutto l’anno essendo residenti stanziali.
Il merlo acquaiolo bruno (cinclus pallasii) è il più diffuso ed è facile da riconoscere grazie ad un piumaggio marrone omogeneo su tutto il corpo, escluse le ali dove è leggermente più scuro.
Il suo areale comprende tutto l’arco himalayano, dal Pakistan fino agli stati del nord-est, dove vive nei pressi di fiumi, torrenti e rivoli, spesso con forte corrente.

Il merlo acquaiolo comune (cinclus cinclus)
Anche il merlo acquaiolo comune (cinclus cinclus) è distribuito lungo tutto l’Himalaya, ma il suo arele è piuttosto frammentato e vivendo a più elevate altitudini, dai 2.000 ai 4.800 metri, è leggermente meno comune.
Gli areali delle due specie possono sovrapporsi, ma si possono distinguere abbastanza facilmente grazie al differente piumaggio, con il merlo acquaiolo comune che presenta gola e petto di un vistoso bianco., mentre la testa è di un marrone più scuro e le ali sono grigiastre.

Nel subcontinente indiano ne vivono ben 3 sottospecie, che differiscono per il bianco sul ventre, con il leuocagster nel quale arriva fino alle zampe, mentre nel cashmerinensis si ferma sotto al petto; nella sottospecie sordidus il bianco nella parte inferiore è assente, sostituito dal marrone scuro di tutto il piumaggio, rendendolo abbastanza simile al merlo acquaiolo bruno, dal quale comunque si distingue per la tonalità più scura e le ali grigie, oltre che per il fatto che il sordidus è piuttosto raro.

sabato 24 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglie certhiidae e tichodromidae

Il rampichino codabarrata (certhia himalayana)
Le famiglie certhiidae, tichodromidae e sittidae, sono vagamente accomunate tra loro per alcune caratteristiche fisiche e comportamentali dei loro appartenenti, mentre i cinclidae sono piuttosto diversi, sebbene possano condividere l’habitat con i rappresentanti delle altre famiglie.
Si tratta infatti di uccelli che vivono in montagna, in zona rocciose, spesso nei pressi di fiumi e torrenti.
Di seguito accenneremo alle famiglie certhiidae e tichodromidae.

Famiglia Certhiidae
Le dieci specie di uccelli appartenenti alla famiglia certhiidae sono divisi in due generi, 8 fanno parte del certhia e 2 dello spilornis, e vengono chiamati in italiano rampichini.
Questi piccoli uccelli, dai 12 al massimo 18 centimetri, e dalla forma paffuta, si nutrono infatti arrampicandosi sui tronchi degli alberi in cerca degli insetti che vivono tra la corteccia e che stanano con il loro lungo becco leggermente curvato verso il basso.
La loro caratteristica è di volare, da soli e in coppia ma talvolta anche in piccoli gruppi od insieme ad altri uccelli di piccola taglia, verso la base degli alberi, quindi con piccoli saltelli iniziano a salire fino alla cima con un movimento a spirale.
Il rampichino macchiato (salporis spilonotus)
Gli appartenenti al genere certhia sono provvisti di una lunga e robusta coda che utilizzano, come i picchi, per appoggiarsi alle pareti dei tronchi, mentre gli spilornis ne sono sprovvisti.
Il piumaggio è generalmente marrone scuro con macchie e striature bianche, col ventre più chiaro, e sebbene sia piuttosto simile in tutte le specie, i rampichini si possono riconoscere abbastanza facilmente grazie al fatto di essere molto confidenti nei confronti dell’uomo, quindi si possono avvicinare abbastanza facilmente.

In India se ne possono incontrare 5 specie, 4 del genere certhia ed uno spilornis, con i primi piuttosto diffusi, seppur in areali abbastanza limitati, mentre lo spilornis ha un areale più ampio ma risulta non comune e raro.

Il rampichino codabarrata (certhia himalayana) è il più comune e li si può incontrare nelle foreste di conifere nella parte nord-occidentale dell’arco himalayano, con una piccola popolazione che in inverno scende fino all’area metropolitana di Delhi.
Caratteristica utile nel riconoscimente è la coda, dotata di numerose bande marroncino sulla base bianco-grigia.

Il rampichino alpestre (certhia familiaris)
Il rampichino alpestre (certhia familiaris) è leggermente meno diffuso a causa dell’areale, che riguarda quasi tutto l’arco himalayano ma in maniera frammentata.
Oltre a questo, il suo piumaggio è molto simile a quello delle altre due specie certhia, che hanno areali simili che talvolta si sovrappongono, quindi il suo riconoscimento può non essere facilissimo.
Caratteristica è la colorazione del ventre, decisamente più chiara, quasi bianca.

Il rampichino macchiato (salpornis spilonotus) vive invece nel centro della penisola indiana, con un areale che comprende tutto il Madhya Pradesh, la parte orientale di Gujarat e Rajasthan, la parte meridionale dell’Uttar Pradesh, una piccola porzione occidentale del Jarkhand e la parte settentrionale del Maharashtra.
Oltre che per il distintivo areale, il rampichino macchiato si può riconoscere grazie alla coda corta ed alle vistose striature marroni sul ventre bianco.
Come tutti i rampichini predilige foreste di alberi con cortecce molto “rugose” ricche di fessure, come le acacie, e le coltivazioni di mango.
Purtroppo però, come già detto, è un uccello piuttosto raro.


Il picchio muraiolo (tichdroma muraria)
Famiglia Tichodromidae
La famiglia tichodromidae comprende un unico genere ed un’unica specie, il picchio muraiolo (tichodroma muraria).
Con una lunghezza attorno ai 17 centimetri, il picchio muraiolo possiede un piumaggio inconfondibile, grigio su testa, dorso e ventre, con le grandi ali arrotondate di colore rosso e nero, con chiazze circolari bianche; il becco è lungo, sottile e nero, mentre la coda è nera e piuttosto corta.

Le grandi dimensioni delle ali gli donano un volo simile a quello delle farfalle, e vengono spesso usate anche per stanare gli insetti ed i piccoli invertebrati che vivono nelle spaccature delle rocce.

venerdì 23 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglie rhipiduridae, stenostiridae e monarchidae

Il codaventaglio golabianca (rhipidura albicollis)
Le famiglie rhipiduridae, stenostiridae e monarchidae in India non sono molto rappresentate, ma le specie presenti sono molto caratteristiche ed abbastanza diffuse.

Famiglia Rhipiduridae
I riphiduridae sono uccelli di piccole dimensioni, particolarmente graziosi per la lunga coda rotonda che viene spesso aperta a ventaglio quando posati, da cui il nome comune codaventaglio.
Le due specie di rhipiduridae presenti in India sono molto simili tra loro, ma facili da distinguere, grazie a piccole differenze fisiche e di areale.
Il codaventaglio golabianca (rhipidura albicollis) è un uccello nero, escluse le ciglia, una striscia sulla gola e le estremità della coda che sono bianche; nella sottospecie albogularis anche il ventre è bianco.
Il codaventaglio panciagialla (chelidorhynx ypoxantha)
Nel codaventaglio cigliabianche (rhipidura aureola) la riga sopra gli occhi è più marcata, il ventre è bianco e sul dorso vi sono due righe di puntini bianchi; anche il bianco all’estremità della coda è più evidente.
Per quanto riguarda l’areale, il codaventaglio golabianca nel subcontinente indiano è presente in quasi tutto il sud, quindi è assente nel centro e ricompare al nord lungo l’arco himalayano e nel nord-est.
Il cigliabianche è invece assente sull’Himalaya e nel nord-est, ma presente in tutto il resto della penisola.

Famiglia Stenostiridae
Il codaventaglio panciagialla (chelidorhynx hypoxantha) fino a poco tempo fa faceva parte dei riphiduridae ma esami del dna hanno evidenziato maggiori somiglianze con la recente famiglia degli stenostiridae, alla quale appartengono 9 specie di uccelli, chiamati pigliamosche, prima appartenenti alle famiglie muscicapidae e sylvidae.
Il pigliamosche canarino testagrigia (culicicapa ceylonensis)
In effetti, sebbene possegga una coda simile ai precedenti riphiduridae, il codaventaglio panciagialla si distingue chiaramente per le ridottissime dimensioni, appena 8 centimetri, e per il colore giallo di di muso, petto e ventre, con una banda sugli occhi di colore grigio scuro, lo stesso di dorso e ali.
Il suo areale comprende tutto l’arco himalayano, con migrazioni altimetriche stagionali, mentre è residente stanziale nel nord-est.

Sempre tra gli stenostiridae, piuttosto comune è il pigliamosche canarino testagrigia (culicicapa ceylonensis), anche lui di piccole dimensioni, 9 centimetri, ma dotato di un piumaggio molto distintivo: capo e petto grigi, dorso e ali verdi, e ventre giallo.
In inverno è presente nell’area centrale del nord dell’India, mentre in estate tende a salire sull’arco himalayano; nelle aree più meridionali del nord-est è stanziale e presente tutto l’anno.

Il pigliamosche del paradiso asiatico (terpsiphone paradisi)
Famiglia Monarchidae
Anche della famiglia monarchidae in India se ne possono incontrare due specie, entrambe piuttosto diffuse ed abbastanza comuni.
E seppur non abbiano particolari similitudini fisiche, sono accomunati da una particolare bellezza.

Il pigliamosche del paradiso asiatico (terpsiphone paradisi) è uno splendido uccello lungo 20 centimetri, che arrivano a 50 comprendendo le lunghe estensioni della coda dei maschi
La testa, con caratteristico ciuffo verso l’alto, è nera, il becco e l’anello intorno agli occhi grigio-azzurro, il ventre bianco, mentre dorso, ali e lunga coda sono arancioni; la femmina ha il ciuffo meno marcato e non possiede le estensioni sulla coda.
A questo si aggiunge anche una forma bianco-nera del pigliamosche del paradiso asiatico, con la testa nera identica, ma il corpo bianco, con macchioline e bordi delle ali neri; anche la coda possiede due lunghe linee nere, mentre le estensioni sono bianche.
La sua distribuzione nel subcontinente è piuttosto varia e nel nord dell’India è presente in estate sulle colline himalayane, nel nord-est ed in Bengala, mentre è assente nel centro e ad ovest.

La monarca nucanera (hypothymis azurea)
La monarca nucanera (hypothymis azurea) è un uccellino di 16 centimetri, il cui maschio è dotato di un gradevole piumaggio blu elettrico sulla parte superiore del corpo, con copolina nera, una riga nera sopra il becco ed una sul collo; il basso ventre è bianco, mentre la parte terminale delle ali presenta qualche striatura più scura.
La femmina ha solo il capo blu elettrico, senza copolina e riga nera sul collo, le ali grigio scure, mentre dorso e coda sono grigi; il ventre è bianco.

Abita aree fittamente alberate di tutto il subcontinente, escluse le regioni nord-occidentali.