La maina comune (acridotheres tristis) |
L’ordine dei passeriformes comprende più della metà delle
specie di uccelli, intorno alle 5.300 sulle circa 10 mila totali, che seppur
possano sembrare talvolta alquanto differenti tra loro, sono accomunati da
diverse caratteristiche.
La più evidente, oltre alle piccole dimensioni di quasi
tutti gli esemplari (da cui il nome dell’ordine “simili a passeri”), è la anisodattilia,
cioè la presenza di 4 dita, di cui tre puntate in avanti ed una dietro, per
facilitarne la prensione.
Tra le numerose famiglie che si possono incontrare nel
subcontinente indiano, una delle più diffuse e più facile da incontrare è
quella degli sturnidae.
Sturnidae
La famiglia sturnidae comprende 123 specie di uccelli di
medio-piccola taglia, gregari, dal volo diretto, che si cibano prevalentemente
di insetti e frutta.
Tra le loro caratteristiche si segnala la complessa
vocalizzazione, con buone capacità di imitare rumori del loro ambiente, come
quelli di macchine, motori e la voce umana, che inseriscono all’interno dei
loro richiami.
Lo storno bianconero asiatico (gracupica contra) |
Delle 18 specie presenti in India, alcune sono estremamente
comuni e vivono a stretto contatto con l’uomo.
Diffusissima, ad esempio, è la maina comune (acridotheres tristis), molto facile da
riconoscere grazie al colore nero della testa, il marrone del resto del
piumaggio e soprattutto il becco giallo ed il contorno degli occhi glabro, di
nuovo di colore giallo.
La maina riparia (acridotheres
ginginianus) ha dimensioni simili e anch’essa la testa nera, ma il resto
del piumaggio è grigio, con le ali quasi nere, mentre il becco e la macchia
glabra dietro all’occhio sono arancioni.
Comunissima, si distingue dalla precedente e da altre maine
per essere maggiormente legata all’acqua, soprattutto dei fiumi, da cui il nome
riparia.
Lo storno bianconero asiatico (gracupica contra) è solo leggermente meno diffuso dei precedenti ed
altrettanto facile da riconoscere grazie alla parte superiore del corpo nera e
quella inferiore bianca.
Sul capo, dietro all’occhio contornato di arancione, è
presente una macchia bianca, mentre il becco ha base arancione e punta gialla.
Altra caratteristica dello storno bianconero asiatico è la
vocalizzazione particolarmente “liquida”, complessa e gradevole.
Lo storno roseo (pastor roseus) |
La maina della giungla (acridotheres
fuscus), come dal nome, è maggiormente attratta dalle foreste, ma sempre
nei pressi di centri abitati e coltivazioni.
Il colore è un grigio molto scuro nella parte superiore,
con una macchia bianca sulle ali, e grigio chiaro in quella inferiore.
Da vicino si può riconoscere facilmente anche dal ciuffo di
peli sopra il becco e la base di questo di color azzurro.
Le sottospecie mahrattensis,
che abita principalmente l’interno della costa occidentale della penisola
indiana, possiede anche l’iride azzurro, mentre nella specie nominale del nord,
che abita il Terai e tutta l’area nord-orientale dell’India, è gialla.
Lo storno comune (sturnus
vulgaris) in India è un visitatore invernale, proveniente da ovest, della
pianura gangetica centro-occidentale, come anche lo storno roseo (pastor roseus), che in inverno si può
incontrare dal Gujarat fino alla punta meridionale della penisola, ma è
facilmente avvistabile di passaggio in Rajasthan e più a nord, in primavera ed
autunno.
Il distintivo piumaggio roseo di quest’ultimo è presente
solo durante il periodo degli accoppiamenti, sostituito dal bianco durante il
resto dell’anno, ma la testa e le ali nere, e le abitudini gregarie, sono
comunque buoni indicatori per il riconoscimento.
Molto diffuso, spesso anche in città, è lo storno bramino (sturnus pagodarum), dal piumaggio crema-arancione,
ali grigie e la cima della testa nera, che negli individui adulti sviluppa
anche un caratteristico ciuffo nella parte posteriore.
Come la maina della giungla, anche lo storno bramino
possiede una distintiva colorazione azzurra alla base del becco.
Lo storno codacastana (sturnia
malabarica) è residente della zona nord-orientale dell’India e della costa
meridionale, mentre nella zona centro-orientale è presente solo in inverno, con
alcune popolazioni che in estate visitano le colline di Uttarkhand ed Himachal
Pradesh.
Data l’estensione del suo areale, lo storno codacastana è
piuttosto facile da incontrare e si distingue, non tanto per la anonima coda
marroncino da cui prende il nome, quanto per la testa ed il collo bianchi,
mentre il dorso è grigio, più scuro sulle penne remiganti al bordo delle ali, e
la parte inferiore rossastro-fulva.
Anche lo storno codacastana esibisce una macchia di colore
azzurro alla base del becco.
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