Prima di dedicarci al vasto ordine dei passeriformi, che
comprende più del 50% degli uccelli esistenti al mondo, accenniamo brevemente
ad ancora due famiglie di volatili di cui alcune specie piuttosto diffuse nel
subcontinente indiano: gli apodidae (i rondoni) ed i bucerotidae (i buceri).
Il rondone comune (apus apus) |
Apodidae
I rondoni assomigliano molto alle rondini, seppur la due
famiglie non siano imparentate, con gli apodidae facenti parte dell’ordine
apodiformes, mentre gli hirundinidae sono considerati passeriformes.
Le similitudini sono dovute ad una convergenza evolutiva
che riflette lo stile di vita adatto alla cattura di insetti in volo e le differenze
tra le due famiglie sono minime: i rondoni hanno ali leggermente più lunghe e
sottili (a forma di falce) ed il loro volo consiste in veloci battiti d’ali,
intervallati da lunghe planate.
Grazie alla capacità di dormire in volo, i rondoni si
vedono raramente appollaiati, mentre le rondini spesso sostano su cavi
elettrici o altri punti di osservazione, e per questo motivo hanno zampe e
piedi molto piccoli e poco sviluppati, da cui il nome apodidae, dal termine
greco apous, che significa senza piede.
In India se ne possono incontrare 16 specie, di cui 3
diffuse su gran parte del subcontinente e quindi facili da incontrare.
Molto difficile è invece il loro riconoscimento
tassonomico, non solo per la già citata somiglianza con le rondini ma anche tra
loro, avendo tutte un piumaggio tra il grigio e il marroncino; purtroppo anche
il loro volo veloce ed il fatto che si osservino raramente posati non aiutano.
Il rondone minore o indiano (apus affinis) è di gran lunga il più diffuso, quindi il più
probabile da incontrare, e può essere riconosciuto grazie alle modeste
dimensioni (15 cm), il colore grigio scuro e la coda solo leggermente
biforcuta.
La sottospecie nipalensis
viene talvolta considerata una specie a
parte, seppur le uniche piccole differenze sono date dalle macchie bianche sul
muso e sulla coda leggermente più piccole della specie nominale.
Spesso nidifica in città, nei pressi di grandi muraglioni,
oppure tra rocce e in grotte, di solito in grandi colonie.
Il rondone comune (apus
apus) in India lo si può incontrare, abbastanza facilmente. solo nelle aree
del nord-ovest, negli stati dell’Himachal Pradesh e del Jammu-Kashmir, dove
nidifica in estate e sostituisce il rondone minore, che non frequenta quelle
zone.
Il rondone delle palme asiatico (cypsiurus balasiensis) abita tutto il sucontinente escluse le zone
più occidentali ed è facilmente distinguibile dagli altri rondoni per il colore
marroncino e la lunga coda, fortemente biforcuta quando aperta, oppure molto
sottile, “ad ago”, quando chiusa.
Il rondone arboricolo crestato (hemiprocne coronata), dall’areale simile al precedente, è piuttosto
diffuso e possiede alcune caratteristiche che lo rendono leggermente più facile
da riconoscere.
Innanzitutto la cresta sulla fronte, il colore grigio
chiaro, più scuro sulle ali, il ventre bianco e la coda biforcuta; e grazie
alla abitudini arboricole, talvolta è possibile osservarlo posato sui rami
spogli di grandi alberi, quando si riesce a scorgere la cresta, che altrimenti,
in volo, rimane abbassata.
Il bucero grigio indiano (ocyeros birostris), maschio (sopra) e femmina. |
Bucerotidae
I bucerotidae sono una delle quattro famiglie dell’ordine
bucerotiformes ed è composta da una sessantina di specie di uccelli dotati di un
grande becco ricurvo, a forma di corno di bue (da cui il nome, dal greco buceros,
bue), sormontato da un elmetto, una struttura che nelle specie in cui è più
sviluppato funge da cassa di risonanza per i richiami.
Solitamente l’interno di questi elmetti è spugnoso, a parte
nel bucero dall’elmo (rhinoplax vigil),
che abita la penisola malesiana, Borneo e Sumatra, dove è composto da keratina
solida, chiamata in inglese hornbill ivory, avorio dei becchi a corno (nome
anglosassone dei buceri).
Spesso hanno un piumaggio nero, grigio o marrone, mentre il
becco ed il muso possono avere colori molto sgargianti.
Caratteristica peculiare dei bucerotidae è l’avere una
visione binoculare, compromessa in parte dal grande becco, ma in questo modo,
potendo vederne la punta, possono essere molto precisi nell’utilizzarlo.
Le dimensioni sono di solito notevoli, con la maggior parte
delle specie tra i 60 e i 90 centimetri, con testa e collo robuste (per reggere
il grande becco), grandi ali e lunga coda.
La loro dieta è onnivora, ma quelli che vivono nelle
foreste, la maggior parte, tendono a nutrirsi di frutta, mentre quelli che
abitano le savane sono soprattutto carnivori.
In India sono presenti 9 specie di buceri, tutti
arboricoli, e nonostante siano piuttosto facili da riconoscere, il loro habitat
prettamente forestale rende il loro areale ridotto e sono abbastanza rari da
avvistare.
L’unica specie diffusa su tutto il subcontinente e
piuttosto comune è il bucero grigio indiano (ocyceros birostris), lungo una sessantina di centimetri, con il
becco ed il sottile elmetto neri.
Prettamente arboricoli, vivono spesso in parchi, giardini,
boschetti e frutteti, dove si nutrono di frutta, ma anche di piccoli rettili,
molluschi, insetti e talvolta di pulcini di altri uccelli.
Gli altri buceri indiani sono molto meno comuni ed hanno un
areale molto circoscritto: l’interno della costa del Malabar (sud-occidentale)
e la zona del nord-est.
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