Il beccafiore beccochiaro (dicaeum erythrorhyncos) |
Gli uccelli delle famiglie dicaeidae ed estrildidae sono
accomunati dalle piccole dimensioni.
I primi si nutrono prevalentemente di nettare, bacche ed
insetti, ed in italiano vengono chiamati beccafiore, mentre i secondi hanno una
dieta prevalentemente granivora e sono caratterizzati da becchi corti e tozzi.
Famiglia Dicaeidae
Gli appartenenti alla famiglia dicaeidae non sono uccelli
molto comuni da avvistare in India, nonostante alcuni abbiano areali piuttosto
estesi.
Probabilmente il più diffuso è il beccafiore beccochiaro (dicaeum erythrorhynchos), un anonimo
uccellino di 8 centimetri, col dorso marrone ed il ventre bianco, con unica
caratteristica fisica evidente il becco rosato.
Il suo areale comprende quasi tutto il subcontinente
escluse le aree occidentali ed è forse questa la differenza maggiore con il beccafiore
disadorno (dicaeum concolor), che
fisicamente è pressoché identico al beccochiaro ma con il becco scuro, ed il
cui areale è ridotto al nord-est nell’India settentrionale, mentre a sud si trova
all’interno della costa occidentale.
Il beccafiori igneo (dicaeum ignipectus) |
Lungo l’arco himalayano il beccafiori più diffuso e meglio
distribuito è il beccafiore pettoigneo (dicaeum
ignipectus), un uccellino di appena 7 centimetri, il cui maschio è dotato
di un gradevolissimo piumaggio blu nella parte superiore e crema in quella
inferiore.
Caratteristica, da cui i nomi latino ed italiano, è la macchia
rossa sul petto, seguita da una striscia blu in mezzo al ventre.
Famiglia Estrildidae
In India si possono incontrare 7 specie di uccelli della
famiglia degli estrildidae, divisi in due generi, amandava e lonchura, seppur
talvolta la lonchura malabarica venga
ascritta al genere euodice.
Quasi tutte le specie sono piuttosto diffuse e comuni da
osservare, purtroppo spesso anche all’interno di gabbie, essendo tra gli
uccelli più graditi come animali domestici, grazie alle loro piccole dimensioni
ed i particolari piumaggi.
Il bengalino verde (amandava formosa) |
Bisogna anche notare che quelli che vengono venduti per le
strade del subcontinente sono spesso colorati artificialmente.
Per fortuna, grazie al loro elevato numero, questo non
incide sul loro stato di conservazione e l’unico decisamente raro è il bengalino
verde (amandava formosa) la cui
scarsità è dovuta alla diminuzione dell’habitat a lui favorevole.
Nonostante le piccole dimensioni ed i piumaggi
apparentemente simili, gli estrildidae sono facili da riconoscere, anche grazie
alle loro abitudini gregarie, muovendosi di solito in piccoli gruppi anche di
specie diverse, permettendo utili confronti.
Il bengalino moscato, o comune (amandava amandava) |
Genere Amandava
Del genere amandava fanno parte due specie di uccelli
indiani, il già citato e raro bengalino verde ed il bengalino moscato, o comune
(amandava amandava), un uccello di 10
centimetri, il cui maschio è dotato di un appariscente piumaggio rosso su quasi
tutto il corpo, escluse le ali ed il sottocoda marroni; caratteristici sono
anche i puntini bianchi presenti sulle ali e sul ventre.
La femmina è leggermente meno appariscente, ma dotata
comunque di un piumaggio molto gradevole e distintivo: testa e dorso sono
grigi, mentre il ventre è bianco-crema, ma l’occhio è rosso contornato di nero,
le ali sono marroni con due striscie trasversali di puntini bianchi e la coda
rossa con terminale nero.
Genere Lonchura
Il becco di piombo (lonchura malabarica) |
Gli appartenenti al genere lonchura si distinguono per la
mancanza di dimorfismo sessuale, ma su 5 specie ben 3 sono presenti con
differenti sottospecie.
Il più diffuso è probabilmente il becco di piombo (lonchura malabarica), un uccello di 10
centimetri, dotato di un piumaggio abbastanza anonimo, marrone sul dorso,
bianco sul ventre, con qualche striatura avvicinandosi alla coda, bordo delle
ali nero, groppa bianca e coda nera.
Caratteristico è il tozzo becco grigio-piombo.
Il suo areale comprende tutto il subcontinente indiano,
escluso l’arco himalayano ed il nord-est, dove abita macchie aperte e asciutte,
coltivazioni e praterie, spesso vicino a centri urbani.
Areale e diffusione simili sono quelli del domino, o munia
pettosquamato (lonchura punctulata),
di colore marrone, castano sul viso, con piccole macchiette più chiare sul
dorso ed il ventre a scaglie bianco-marroni.
Il domino o munia pettosquamato (lonchura punctulata) |
Leggermente più raro è il passero striato, o munia
groppabianca (lonchura striata), a
causa di un areale piuttosto ridotto e frammentato.
Abbastanza diffuso al sud, nel nord abita il nord-est e la
parte orientale dell’Himalaya, cui si aggiunge una popolazione stanziale nei
pressi della capitale Delhi.
Le tre sottospecie presenti in India sono abbastanza simili
e si distinguono per le tonalità di marrone su testa, dorso, ali e coda, mentre
il ventre è bianco, grigiastro in una sottospecie, e tutte possiedono la
distintiva groppa bianca.
Nessun commento:
Posta un commento