Terminando la panoramica sui muscicapidae, breve cenno ai
generi: enicrurus, in italiano codaforcuta, saxicola, detti saltimpalo, e
oenanthe, chiamati monachelle o sassicole.
Il codaforcuta macchiato (enicurus ,aculatus) |
Genere Enicurus
Il genere enicurus comprende 8 specie di uccelli, di cui
ben 5 vivono lungo l’arco himalayano.
In realtà 3 specie hanno un areale molto frammentato e
ridotto, in particolare al nord-est dell’India, ma si possono comunque
incontrare abbastanza spesso nei pressi dei corsi d’acqua e dei laghi di
colline e montagne.
Caratteristica comune di tutti gli enicurus sono il
piumaggio bianco-nero e la lunga coda biforcuta, mentre i richiami sono spesso
fischi e squittii emessi volando a pelo d’acqua in cerca di insetti e piccoli
invertebrati.
Il più comune è il codaforcuta macchiato (enicurus maculatus) un elegante uccello
con testa, petto, dorso ed ali neri, ma con una macchia sulla fronte,
macchioline sul dorso, banda sulle ali e ventre bianchi.
La lunga coda è nera con quattro bande bianche, compresa la
parte terminale.
Il codaforcuta dorsonero (enicurus immaculatus) ed il codaforcuta dorsoardesia (enicurus schistaceus) assomigliano molto
al precedente, dal quale si distinguono per la macchia sulla fronte che
raggiunge gli occhi, l’assenza di macchie sul dorso ed un ulteriore striscietta
bianca sulle ali.
Tra di loro invece si distinguono facilmente per il colore
del dorso da cui il nome.
Entrambi residenti del nord-est, il loro frammentato areale
comprende anche le colline dello stato dell’Uttarkhand al confine con il Nepal,
dove invece è diffuso soprattutto nelle zone centro-orientali.
Il codaforcuta minre (enicurus scouleri) |
Il codaforcuta minore (enicurus
scouleri) è decisamente il più piccolo degli enicurus, arrivando ad appena
12 centimetri di lunghezza, anche a causa della coda molto corta, almeno
rispetto ai suoi più appariscenti parenti.
Testa, petto e dorso sono neri, esclusa una macchia bianca
sulla fronte, il ventre è bianco, mentre ali e parte terminale del dorso sono
neri con piccole striscie bianche.
Il suo areale è molto ampio, lungo tutto l’Himalaya, dove
lo si può incontrare ad altitudini tra i 900 ed i 3.300 metri, tra le rocce dei
torrenti di montagna.
Genere Saxicola
Il genere saxicola comprende 15 specie di uccelli di cui 7
presenti nel subcontinente indiano.
Si tratta di passeriformi di piccole dimensioni,
insettivori, che abitano macchie di boscaglia e praterie dotate di arbusti.
Il saltimpalo bianconero (saxicola caprata) è un uccellino di 13 centimetri, completamente
nero, escluse una striscia sulle ali, la parte terminale del ventre ed il
sottocoda che sono bianchi.
Distribuito su quasi tutto il subcontinente, dove abita
cespugli ed arbusti nei pressi di coltivazioni e villaggi, si riconosce
piuttosto facilmente.
In primo piano, il saltimpalo bianconero (saxicola caprata) |
Anche il saltimpalo africano (saxicola torquata) è presente su tutto il subcontinente, seppur
solo d’inverno, e non è molto facile da riconoscere per la presenza di 2
sottospecie, per il cambiamento dei colori durante il periodo
dell’accoppiamento ed il dimorfismo sessuale, presentandosi quindi con 6
piumaggi differenti.
Tuttavia, la distribuzione può essere indicativa, come il petto
e il ventre bianco o rossiccio, e la macchia bianca sotto alla guancia che
assumono i maschi durante l’accoppiamento.
Al contrario, il saltimpalo grigio (saxicola ferrea) ha un areale limitato all’arco himalayano, dove è
piuttosto comune e facilmente riconoscibile dalle tonalità grigiastre del
maschio, che possiede anche una caratteristica banda nera sugli occhi e lunghe
sopracciglia bianche.
Anche la femmina, seppur anonimamente marrone sul dorso e
bianca sul ventre, si può riconoscere grazie alle sopracciglia bianche.
Genere Oenanthe
Tra le 23 specie del genere oenanthe, in India se ne
possono incontrare una decina, seppur siano uccelli poco comuni, presenti,
quasi sempre solo in inverno, prevalentemente nella parte occidentale del
subcontinente.
Il codineto indiano (oenanthe fusca) |
La specie più diffusa è la monachella del deserto (oenanthe deserti) che in inverno si
incontra piuttosto facilmente nelle aree aride e semidesertiche della parte
occidentale della penisola indiana, mentre in estate sale in Kashmir per
nidificare.
Dal piumaggio molto simile ad altri appartenenti al suo
genere, la monachella del deserto si distingue per la parte superiore della
testa ed il dorso marroncino-grigio chiaro, muso e gola neri, ventre bianco,
mentre ali, parte terminale del dorso e coda sono neri.
Eccezione del genere oenanthe è la sassicola bruna, o
codinero indiano (oenanthe fusca),
che fino a non molto tempo fa faceva parte del genere cercomela.
Endemico dell’area centro-occidentale della penisola
indiana, il codinero indiano, lungo circa 17 centimetri, è uno degli uccelli
più diffusi nelle città, caratterizzato da una forma esile e piumaggio marrone
scuro omogeneo, leggermente più chiaro sul ventre.
Oltre alla diffusione ed al distintivo piumaggio, si tratta
di uno degli uccelli più audaci, vivendo a stretto contatto con l’uomo e non
esitando ad entrare anche nella abitazioni, soprattutto alla mattina presto, in
cerca di qualche piccolo insetto volante morto durante la notte.
La vocalizzazione comprende brevi composizioni, alcune
imitazioni, ma soprattutto un leggero ma penetrante pigolio.
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