Rishikesh (popolazione circa 100.000 abitanti) è una
cittadina sacra indiana, situata sulle rive del Gange a circa 400 m s.l.m.,
all’inizio delle verdeggianti colline pre-himalayane.
Grazie a favorevoli condizioni climatiche (né troppo caldo
come nelle pianure a sud, né troppo freddo come sulle montagne a nord), per
secoli l’area dove sorge attualmente la città è stata una meta molto ambita e
frequentata da asceti ed eremiti, mentre oggigiorno si è trasformata in un
importante centro per lo studio e la pratica dello yoga.
Geograficamente e socialmente, Rishikesh è divisa in due
zone ben distinte: la parte bassa, dove si trovano la maggior parte dei negozi
e dei servizi civici, e la parte alta costituita prevalentemente da ashram
(ostelli), templi ed alberghi.
La zona del bazar (mercato) risulta essere piuttosto
trafficata e caotica, come quasi tutte le città indiane, seppur la presenza
delle stazioni di autobus e treni stranamente non incida più di tanto, visto
che offrono servizi principalmente locali ed il nodo dei trasporti principale
si trova nella vicina (20 km) e più grande città di Haridwar (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2016/04/la-citta-di-haridwar.html)
La maggior parte dei visitatori stranieri e degli indiani
interessati a yoga e meditazione frequentano questa zona solo per motivi
pratici, mentre risulta essere piuttosto popolare tra i pellegrini indiani,
grazie alla presenza di un grande e interessante ghat sul fiume, considerato
luogo molto propizio per le abluzioni, e dove viene eseguita, al mattino e
soprattutto alla sera, l’elaborata Arti Pooja, cerimonia di offerta del
fuoco alla dea Ganga (il fiume Gange).
La zona alta di Rishikesh (chiamata anticamente Muni ki
reti La spiaggia dei Saggi) si è sviluppata principalmente attorno ai due ponti
pedonabili, il Ram Jhula e il Lakshman Jhula, ed all’area da questi delimitata,
per circa 3-4 chilometi, sulla riva opposta del Gange, dove sono presenti
numerosi templi, ghat, ashram e centri yoga, nonché modesti e discreti alberghi
e ristoranti.
Quest’area può essere a sua volta divisa in due: la zona
attorno al Ram Jhula, frequentata soprattutto da pellegrini indiani e spesso
alquanto caotica, e la zona attorno al Lakshman Jhula, leggermente più
tranquilla, dove si concentrano invece turisti e viaggiatori stranieri.
L’atmosfera generale di Rishikesh dipende enormemente
dall’afflusso di visitatori che, per ragioni principalmente climatiche,
nell’arco dell’anno subisce notevoli variazioni.
Gennaio e Febbraio sono i mesi più freddi e quindi i meno
frequentati, tenendo presente che in India gli unici rimedi contro le basse
temperature sono semplici coperte di lana e qualche fuocherello qua e là.
Le temperature comunque non scendono mai sotto allo zero,
quindi tutto sommato sono tollerabili e, soprattutto, si è ripagati da
un’atmosfera estremamente tranquilla e piacevole.
Da Marzo il numero di visitatori comincia ad aumentare fino
ad esplodere da circa metà Aprile, a causa di almeno 3 fattori: primo, nelle
vicine pianure il caldo inizia a farsi opprimente; secondo, più o meno in
questo periodo chiudono scuole elementari e medie; terzo, l’apertura del
pellegrinaggio montano del Chota Char Dham (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2016/05/il-pellegrinaggio-chota-char-dham.html),
del quale Rishikesh rappresenta l’ideale punto di partenza, non solo spirituale
ma anche logistico, partendo da qui le strade che portano ai quattro luoghi
sacri che formano il pellegrinaggio.
Verso metà-fine Giugno arrivano le piogge monsoniche, che
si protraggono fino a Settembre facendo quindi diminuire, in questo periodo, il
numero di visitatori.
Bisogna però notare che spesso il monsone è piuttosto
erratico, talvolta addirittura assente, per cui l’afflusso di indiani stremati
dal caldo delle pianure continua più o meno costante.
Da Ottobre a Dicembre ritorna un ottimo clima che attira la
maggior parte dei visitatori stranieri ed il solito elevato numero di indiani,
grazie anche al fatto che in questi mesi cadono molte delle più importanti
festività del calendario indiano (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/search/label/Feste).
Tra le attrazioni religiose si segnalano: i ghat e gli ostelli
situati nei pressi del Ram Jhula, su entrambe le sponde; in particolare sulla
riva opposta alla strada principale, all’imbrunire viene eseguita un’elaborata
e scenografica arti pooja che attrae sempre un gran numero di spettatori.
Anche attorno al Lakshman Jhula sono presenti ghat, ashram
e templi, in particolare i due alti Swarg Niwas e Shri Trayanbakshwar dai quali
si gode di una splendida vista sulla vallata attraversata dal Gange.
Molto piacevole a tutte le ore del giorno è la strada che
collega i due ponti, il cui traffico è piuttosto limitato a causa del fatto che
il più vicino ponte carrabile si trova a circa venti chilometri di distanza.
Presso il Ram Jhula si trova anche un piacevole sentiero
lastricato che passa tra piccoli ashram e la grande distesa di sabbia del letto
del Gange.
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