Panorama della moderna città di Tabriz |
Shams Tabrizi (Sole
di Tabriz) era un fachiro (storicamente un sufi del XII-XIII secolo,
accreditato di essere stato il maestro del grande poeta Rumi), che ricevette
questo nome per il suo grande potere spirituale.
Divenne noto a
Tabriz, nell’attuale Iran occidentale, per essere in grado di fare miracoli e
naturalmente si fece dei nemici, invidiosi delle sue capacità.
Un giorno, per
metterlo alla prova, il capo dei magistrati religiosi lo fece chiamare e gli
disse “Abbiamo sentito che puoi fare molte cose impossibili. Riporteresti in
vita questo ragazzo, per piacere?”, indicando il cadavere lì accanto, quello
dell’unico figlio del Re.
Shams Tabrizi
acconsentì e chiese al ragazzo di alzarsi nel nome di Allah.
Dopo alcuni
tentativi infruttuosi, si arrabbiò e gridò “Va bene, allora, nel mio nome
alzati!”.
Come terminò di
pronunciare queste parole, il ragazzo fu riportato in vita.
Naturalmente tutti
pensarono che Shams Tabrizi sarebbe stato ricompensato per aver resuscitato il
figlio del Re, ma il magistrato disse “Poiché ha fatto resuscitare il cadavere
nel suo nome, è un infedele e dev’essere scorticato vivo”.
Shams Tabrizi
dovette far risorgere il ragazzo nel proprio nome perché era la sua personale shakti
(energia spirituale) che gli dava così tanto potere.
Comunque fu
scorticato vivo e mentre questo avveniva, non rinunciando ai suoi principi
spirituali, disse “Non importa, pensano forse di stare colpendo me, mentre
torturano questo corpo?”.
Vi era però una
buona ragione per cui Shams Tabrizi dovesse terminare la sua esistenza mortale
scorticato vivo.
Alcuni anni prima,
mentre si trovava nei pressi della città ora chiamata Abbottabad, in Pakistan (nota
recentemente come ultima dimora di Bin Laden), si era inebriato del suo stesso
potere.
Un giorno, giunto
nei pressi di un fiume, aveva fame e disse ai pesci del fiume “Venite qui!”, ed
essi saltarono sulla sabbia.
Poi guardò il sole
e disse “Shams (sole), cuocili!”, ed il sole arrostì i pesci per lui.
Facendo questo
però, non si curò delle altre creature animali e vegetali che vivevano nella
zona, le quali furono anch’esse bruciate dal sole.
Grave errore per un
grande santo come lui, che infatti, più in là nella sua vita, dovette pagare
per aver ecceduto oltre i limiti nell’uso dei propri poteri, ed ancora oggi Abbottabad
è uno dei posti più caldi dell’Asia.
(Ultima nota
storica: a parte questa leggenda, la morte di Shams Tabrizi fu davvero
misteriosa, in quanto sembra che sparì all’improvviso e non è chiaro se di
propria volontà o assassinato dai numerosi nemici che aveva, compresi alcuni
discepoli di Rumi, invidiosi della speciale relazione tra i due).
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