Rallo acquaiolo pettobianco (amaurornis phoenicurus) |
Continuando la panoramica dei più diffusi uccelli indiani
tra quelli legati ad ambienti acquatici, accenneremo alle famiglie: rallidae,
phalacrocoracidae, podicipedidae, laridae e sternidae.
Rallidae
I rallidi sono una famiglia di uccelli di piccole-medie
dimensioni, legati quasi sempre ad ambienti umidi, di cui fanno parte ralli,
gallinelle, schiribille e folaghe.
Delle 18 specie presenti in India, alcune sono piuttosto
comuni e caratteristiche, come ad esempio il rallo acquaiolo pettobianco (amaurornis phoenicurus), col dorso nero
ed il sottocoda rossastro, che si incontra facilmente nei pressi di piccoli
specchi d’acqua, coperti di vegetazione, anche nei parchi delle città (ad
esempio, per alcuni anni ne abbiamo osservato un esemplare che stazionava in un
canale d’acqua appena all’interno del campus dell’università di Varanasi).
Gallinella d'acqua (gallinula chloropus) con pulcino |
La gallinella d’acqua (gallinula
chloropus) ha le stesse dimensioni del rallo acquaiolo pettobianco (32
cm), ma si distingue per essere quasi totalmente nera, per il vistoso becco
rosso con la punta gialla e per le abitudini più acquatiche: se il rallo
acquaiolo pettobianco si può notare soprattutto mentre zampetta tra la
vegetazione nei pressi dell’acqua, la gallinella la si osserva maggiormente
mentre nuota sulla superficie.
La folaga comune (fulica
atra) assomiglia alla gallinella d’acqua, ma si distingue per le maggiori
dimensioni, 42 cm, e per il becco bianco, mentre, sempre tra la vegetazione
degli specchi d’acqua, piuttosto comune in India è il pollo sultano (porphyrio porphyrio), la cui sottospecie
indiana esibisce un vivace colore violaceo, oltre un grosso becco arancione
munito di placca frontale.
Phalacrocoracidae
I cormorani, famiglia phalacrocoracidae, ordine suliformes,
sono presenti in India con tre specie: indiano, maggiore e minore, cui
aggiungere la simile aninga indiana (anhinga melanogaster), della
famiglia anhingidae, ma sempre ordine suliformes.
Accidentali sono invece eventuali osservazioni di marangone
minore (mycrocarbo o phalacrocorax pygmeus), registrate in
passato nell’area degli stati occidentali di Haryana e Punjab.
Le differenze tra il cormorano indiano (phalacrocorax fuscicollis) e quello
minore sono minime (phalacrocorax niger),
con l’indiano leggermente più grande (63 cm contro 51) e più chiaro, ed è
piuttosto difficile distinguerli tra loro.
L’indiano possiede dei caratteristici occhi blu, ma anche
muniti di buoni binocoli è raro riuscire ad avvicinarsi fino a scorgere questo
piccolo particolare.
Quello minore è più diffuso, quindi a lui andrebbero ascritti
la maggior parte degli avvistamenti, ma sono entrambi piuttosto comuni nei
pressi di grandi e piccoli fiumi, dove spesso stazionano, in piccoli gruppi, con
le ali aperte per asciugarle dopo essersi tuffati in acqua per pescare piccoli
pesci.
Il cormorano maggiore (phalacrocorax
carbo) si distingue chiaramente dai precedenti per le dimensioni, che arrivano
a circa 80 cm, mentre per quanto riguarda piumaggio e comportamenti, assomiglia
in tutto alle altre due specie.
L’aninga indiana, detta anche uccello seprente, è simile al
cormorano maggiore, ma possiede un corpo più slanciato, collo e becco più
lunghi, con i quali si immerge agilmente nell’acqua in cerca di pesci.
Quando nuota il corpo rimane sommerso, lasciando spuntare
solo il sinuoso collo, da cui il nome comune uccello serpente.
Podicipedidae
Il tuffetto comune (tachybaptus ruficollis) |
La famiglia dei podicipedidae, unica dell’ordine
podicipediformes, è composta da 22 specie di uccelli, chiamati in italiano
svassi e tuffetti, di cui 5 si possono osservare in India.
In realtà, di queste ben 3 sono piuttosto rare, tra cui due
invero solo accidentali, 1 è migratoria e presente in India solo in inverno, ma
meritano una citazione grazie alla notevole diffusione del tuffetto comune (tachybaptus ruficollis) , facilmente
avvistabile mentre nuota e si immerge in fiumi e laghi, anche di ridotte
dimensioni.
Con soli 27 cm il tuffetto è il più piccolo dei
podicipedidae, e possiede un piumaggio marroncino sul dorso e bianco sul
ventre, mentre durante la stagione degli accoppiamenti il collo e la parte inferiore
del muso diventano arancioni scuro.
Caratteristica è anche una piccola macchia gialla alla base
del becco, difficile comunque da distinguere data la prontezza del tuffetto di
immergersi nell’acqua e sparire al minimo segnale di pericolo.
Laridae e Sternidae
Primo piano di un gabbiano testanera (chroicocephalus ridibundus) |
Dell’ordine suliformes, di cui abbiamo poco fa visto i
cormorani, fanno parte anche altre due famiglie con tre specie presenti in
India, sulidae e fregatidae, ma si tratta di uccelli costieri ed oceanici, che
non frequentano il nord del paese.
Discorso simile si può fare anche per molte altre famiglie
di uccelli legati ad ambienti marini, ad esempio i procellaridae, seppur
occasionalmente, in zoo, minizoo o piccoli giardini ornitologici, si possono
ammirare dei grandi esemplari di pellicani, presenti in India con tre specie
diverse, che frequentano le coste del Gujarat ed i grandi specchi d’acqua del
Rajasthan, ma nessuna è molto diffusa.
Le uniche due famiglie di uccelli tendenzialmente marini ma
riscontrabili con frequenza anche nell’entroterra del nord dell’India sono i
laridae e gli sternidae, e l’unica specie della simile famiglia rynchophidae,
tutte appartenenti all’ordine charadriiformes.
I gabbiani (laridae), partendo dalle coste, risalgono
spesso i corsi dei fiumi e sul Gange, ad esempio, si possono incontrare a
Varanasi, Allahabad e perfino Haridwar, ai piedi delle colline che precedono
l’Himalaya.
Tra la dozzina di specie che frequentano il subcontinente
indiano, la più diffusa è il gabbiano comune o testa nera (chroicocephalus ridibundus).
Primo piano di una sterna indiana di fiume (sterna aurantia) |
Le terne (sternidae) sono uccelli molto simili ai gabbiani,
ma di minor dimensioni e più aerodinamici.
Ottimi volatori, afferrano i pesci o gli insetti che stanno
sulla superficie tuffandosi nell’acqua di grandi fiumi con poca corrente.
In India ne sono presenti 23 specie, tra cui la più diffusa
è probabilmente la sterna indiana di fiume (sterna
aurantia).
Ma il volatile maggiormente specializzato tra questi è
l’indian skimmer (rynchops albicollis),
dotato di un apposito becco con la parte inferiore decisamente più lunga (da cui il nome italiano becco a cesoie indiano), col
quale riesce a setacciare la superficie dell’acqua continuando a volare
velocemente.
Purtroppo il loro numero sta lentamente diminuendo, ma si
possono talvolta osservare nei grandi corsi d’acqua privi di corrente, in
particolare i fiumi Gange e Yamuna.
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