Vista frontale del Taj Mahal (photo by David Castor) |
Per completare degnamente la nostra panoramica dedicata
all’architettura indo-islamica, un breve cenno al monumento più famoso e bello
dell’India, il noto Taj Mahal di Agra.
Il Taj Mahal venne fatto costruire dal quinto imperatore
Moghul, Shah Jahan, in onore della moglie Mumtaz Mahal deceduta di parto nel
1631.
I lavori inziarono lo stesso anno, ma, nonostante l’elevato
numero di operai, artigiani ed artisti che vi lavorarono, venne terminato solo
nel 1653.
Costruito in marmo bianco rappresenta il punto più elevato
dell’architettura Moghul, con ampio utilizzo di decorazioni con intarsi a
pietra dura, motivi floreali realizzati con pietre semipreziose.
Il mausoleo è collocato in fondo ad un ampio giardino in
stile Moghul, al quale si accede attraverso un grande portale alto 30 metri,
prima del quale si trova un cortile dove si trovano altri 3 portali d’accesso più
piccoli, ovest, sud ed est, che oggi ospitano le biglietterie.
I giardini antistanti il Taj Mahal seguono il classico
stile Moghul, con una divisione in rettangoli ed un canale d’acqua centrale, e
seppur ben tenuti, sono piuttosto sobri, almeno rispetto ad altri dello stesso
stile, come quelli di Shalimar a Lahore, fatti costruire dallo stesso Shah
Jahan (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2016/10/lislam-in-india-lo-stile-architettonico_27.html).
Ai lati del Taj Mahal si trovano due edifici identici in arenari rossa, di cui quello di sinistra è una moschea, mentre quello di destra non può esserlo perché non è orientato in direzione della Mecca e venne costruito per pure esigenze di simmetria.
Secondo una chiara influenza induista dello stile
indo-islamico, il Taj Mahal è stato costruito sopra un basamento, anch’esso di
marmo, che ospita, oltre al mausoleo, quattro minareti posti agli angoli.
Questi sono rastremati verso l’alto e divisi in tre sezioni
da due balconi decorativi, più un terzo posto sulla cima sotto al chhatri
(chiosco a cupola).
Particolare degli intarsi a pietra dura (photo by David Castor) |
Il mausoleo vero e proprio ha una forma cubica con base
quadrata, ma con gli angoli cianfrinati, muniti di due archi sovrapposti, che creano
quindi un ottagono irregolare.
Le quattro facciate sono composte da un iwan (portale ad
arco tipico islamico) e due archi sovrapposti ai lati delle stesse dimensioni
di quelli delle cianfrinature, rendendo quindi il palazzo simmetrico da ogni
lato.
A sovrastare la struttura si trova una grande cupola a
cipolla, con un fastigio a forma di fiore di loto rovesciato ed affiancata da
quattro grandi chhatri agli angoli.
Venendo ai dettagli, quello che colpisce del Taj Mahal,
oltre alle sue proporzionate dimensioni, è proprio la cura nella precisione delle
numerose decorazioni.
Come già accennato, caratteristica notevole è l’ampio uso
di graziosi intarsi a pietra dura, per i quali sono stati utilizzati
soprattutto marmo giallo, diaspro e giada, ma abbondano anche raffinati jali
(pannelli di marmo traforati) e delicati bassorilievi a motivi floreali.
I pavimenti infine sono piastrellati con intricate
tassellature.
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