Il poeta Bihari rende omaggio a Radha e Krishna |
Riti Kal (1700-1900)
Il termine riti significa procedura, metodo e viene
attribuito ai due secoli di letteratura hindi in cui venne dato più risalto
all’aspetto teorico della poesia ed alla sua forma, piuttosto che ai contenuti.
Molte opere erano ancora legate al movimento Krishna
bhakti, ma spostando l’enfasi dalla totale devozione verso l’aspetto eroico
della divinità.
Probabilmente l’opera più importante di questo periodo è il
Bihari Satsai, i settecento versi di Bihari, un poeta che in realtà visse qualche
anno prima, 1595-1663, ma la cui opera viene considerata appartenente a questo
periodo letterario.
I suoi distici, molto curati nella metrica, sono infatti
improntati non solo sulla devozione, ma anche sulla morale e l’amore fisico.
Sebbene quindi la produzione letteraria di questo periodo
non fu particolarmente originale, durante il Riti Kal si verificarono due
importanti cambiamenti nella letteratura hindi.
Il primo fu l’affermarsi dei caratteri devnagari, su quelli
locali e persiani, con le prime stampe devnagari pubblicate già nel 1795.
Verso la fine del XIX secolo invece, comparirono le prime
opere in prosa, con la composizione di alcuni romanzi nel 1886 e 1888.
Adhunik Kal (1900-presente)
Il periodo moderno vide innanzitutto un sempre maggior numero
di opere in prosa, che diversificò molto la produzione e gli argomenti, con
romanzi, racconti, commedie e saggi, improntati al realismo ed a descrivere la
società, piuttosto che su favole e mitologia sui quali si era basata fino ad
allora la letteratura hindi.
Il maggior esponente della prosa realistica indiana fu
sicuramente Premchand, la cui vasta produzione comprende 15 romanzi, circa 250
racconti, 5 commedie, 2 saggi ed un gran numero di traduzioni di autori
stranieri.
Successivamente, dal 1950-60, si affermò e distinse anche
uno stile ironico, dove gli autori si dedicarono alla descrizione della società
ma con sarcasmo e talvolta un certa dose di umorismo.
Per quanto riguarda la produzione di poesie, l’Adhunik Kal
viene tradizionalmente diviso in tre periodi: il Dwiwedi Yug, l’era di Dwiwedi,
dal 1900 al 1918; il Chhayavaad Yug, l’era del romanticismo, dal 1918 al 1937;
e l’Adhunik Sahitya, modernismo, successivo al 1937.
Mahavir Prasad Dwiwedi (1864-1938) ebbe un ruolo
fondamentale nello stabilire la moderna lingua hindi in poesia e soprattutto ad
ampliare gli argomenti accettabili al suo interno, al di là dei tradizionali
devozione ed amore.
In particolare Dwiwedi si impegnò e cercò di diffondere una
poesia basata anche sul nazionalismo e le riforme sociali.
Il breve romanticismo moderno indiano, Chhayavaad, venne
dapprima accolto con favore da critica e pubblico, ma ben presto mostrò i suoi
limiti, in particolare l’uso di un linguaggio esageratamente decorativo e
romantico, completamente fuori dal contesto sociale di quegli anni.
Dopo il più o meno fallito esperimento romantico, la poesia
hindi tornò quindi ad interessarsi all’attualità ed al sociale, spinta anche
dagli sconvolgimenti storico-politici di quel periodo, con l’indipendenza
dell’India nel 1947.
Figura di spicco di questo periodo fu Gajanan Madhav
Mukhtibodh (1917-1964) le cui opere, basate su marxismo, socialismo ed
esistenzialismo, vengono inquadrate all’interno dello sperimentalismo,
prayogvaad, e del progressismo, pragativaad, che saranno le basi del modernismo
attuale.
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