La storia del Nepal, seppur lunga ed in certi periodi alquanto
complessa, può essere facilmente suddivisa in 6 grandi ere, che prendono il
nome dalle dinastie che regnarono su vaste regioni del paese, soprattutto la centrale
Valle di Kathmandu.
Convenzionalmente questi periodi sono quindi chiamati: era Kirati,
Licchavi-Thakuri, Malla, Shah, Rana, un breve ritorno Shah, cui si aggiunge
l’attuale era repubblicana.
In questa prima parte accenneremo alle prime quattro.
I kirati sono un gruppo di popolazioni di etnia tibeto-birmana, che
migrarono in Nepal da est intorno all’VIII-VII secolo a.C..
Le notizie storiche su di loro sono molto scarse e quelle culturali poco
affidabili, essendo menzionati molto genericamente in vari testi religiosi
induisti, soprattutto il poema epico Mahabharata, come abitanti delle regioni
himalayane.
In particolare il cosiddetto Regno Kirati probabilmente non fu una
precisa entità politica, ma indicava geograficamente le aree abitate da queste
genti.
Storicamente è comunque certo che furono i primi a regnare sulla Valle
di Kathmandu, fino a circa il IV secolo, quando furono soppiantati dalla
dinastia Licchavi proveniente da sud.
I Licchavi furono una dinastia originaria del subcontinente indiano (da
non confondere con l’omonimo clan che regnò su una piccola porzione dell’India
del nord nel IV secolo a.C.), in grado di soppiantare gli ultimi sovrani Kirati
ed instaurarsi nella Valle di Kathmandu intorno al IV-V secolo.
L’era Licchavi durò fino al 1200, con la salita al potere della dinastia
Malla, seppur, per lunghi periodi, parti del Nepal furono in realtà sotto il
dominio dei Thakuri, una nobile casta proveniente dall’India, i cui membri
erano spesso imparentati con Licchavi, rendendo spesso la distinzione tra i due
gruppi molto incerta.
Di religione induista, i Licchavi-Thakuri furono dei grandi mecenati
delle arti, in particolare architettura e scultura, ma purtroppo sono pochi gli
esempi sopravvissuti fino ad oggi.
Per quanto riguarda l’architettura, i loro templi, costruiti principalmente
in deperibile legno, sono da tempo scomparsi; l’unica eccezione era la
Kasthamandap (Il riparo di legno), un edificio a tre piani costruito intorno al
X-XII secolo, nella piazza reale di Kathmandu, che da questa costruzione prese
il nome, ma che purtroppo venne distrutta dal terremoto dell’Aprile 2015.
Leggermente più fortunate sono state le sculture in pietra degli artisti
Licchavi, tra le quali si conservano: le tre dedicate a Vishnu dormiente, su
tutte quella meravigliosa di Budhanilkanta (http://informazioniindiaenepal.blogspot.com/2016/03/vishnu-budhanilkantha.html);
l’antichissimo bassorilievo di Dum Varahi, risalente al V secolo, che
rappresenta Varaha, la terza incarnazione di Vishnu sotto forma di un cinghiale;
anche attorno al tempio di Changu Narayan (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2017/04/i-santuari-di-narayan.html)
si possono osservare alcune statue e bassorilievi dell’era Licchavi e seppur
l’area sia stata danneggiata dal terremoto, la maggior parte sono
sopravvissute.
I Malla regnarono sulla Valle di Kathmandu per circa cinque secoli e
mezzo, dal 1200 al 1769.
Facente parte dell’etnia newari, che si formò nella valle attraverso
secolari scambi tra le genti tibeto-birmane e buddiste del nord con quelle
indoariane induiste del sud, la ricchezza culturale e la passione per le arti
della dinastia Malla è l’artefice della maggior parte delle opere artistiche
del Nepal.
Fino al 1482 un unico sovrano Malla regnò su tutta la Valle di
Kathmandu, ma successivamente i discendenti divisero il regno in tre parti:
Kantipur (Kathmandu), Lalitpur (Patan) e Bhaktapur.
Purtroppo questa divisione, seppur favorì lo sviluppo artistico,
facendone di tutte e tre le città dei rinomati centri, indebolì
finanziariamente e militarmente la dinastia Malla che verrà definitivamente
sconfitta dagli Shah, provenienti dalla città di Gorkha, nel 1769.
La dinastia Shah, di etnia khas indoeuropea, tipica delle colline del
Nepal centrale, dapprima, nel 1559, costituì un piccolo regno con capitale la
città di Gorkha, situata a circa 80 chilometri a ovest di Kathmandu, quindi,
come abbiamo appena visto, nel 1769 si impadronì della Valle di Kathmandu ed
unì i vari piccoli principati per formare il Regno del Nepal.
L’era Shah fu un periodo molto burrascoso caratterizzato da continue
campagne militari espansionistiche, che portarono il Regno del Nepal ad
occupare un vasto territorio che andava dal Kashmir a ovest fino al Sikkim ad
est, mentre a sud arrivava fin quasi alle sponde del fiume Gange.
Successivamente, alcune sconfitte militari con il Tibet e la Cina, e
soprattutto la disastrosa Guerra Anglo-Nepalese del 1814-1816, ridussero le
mire espansionistiche della dinastia Shah ed il territorio del paese a quello
attuale.
Il declino degli Shah culminò nel 1846, con il primo ministro Jung
Bahadur Rana che rese la propria carica ereditaria, facendo della famiglia reale
una figura puramente formale, ed instaurando l’era della dinastia Rana.
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