lunedì 8 maggio 2017

Breve cenno alla storia del Nepal, I parte

Flag of NepalLa storia del Nepal, seppur lunga ed in certi periodi alquanto complessa, può essere facilmente suddivisa in 6 grandi ere, che prendono il nome dalle dinastie che regnarono su vaste regioni del paese, soprattutto la centrale Valle di Kathmandu.
Convenzionalmente questi periodi sono quindi chiamati: era Kirati, Licchavi-Thakuri, Malla, Shah, Rana, un breve ritorno Shah, cui si aggiunge l’attuale era repubblicana.
In questa prima parte accenneremo alle prime quattro.

I kirati sono un gruppo di popolazioni di etnia tibeto-birmana, che migrarono in Nepal da est intorno all’VIII-VII secolo a.C..
Le notizie storiche su di loro sono molto scarse e quelle culturali poco affidabili, essendo menzionati molto genericamente in vari testi religiosi induisti, soprattutto il poema epico Mahabharata, come abitanti delle regioni himalayane.
In particolare il cosiddetto Regno Kirati probabilmente non fu una precisa entità politica, ma indicava geograficamente le aree abitate da queste genti.
Storicamente è comunque certo che furono i primi a regnare sulla Valle di Kathmandu, fino a circa il IV secolo, quando furono soppiantati dalla dinastia Licchavi proveniente da sud.

I Licchavi furono una dinastia originaria del subcontinente indiano (da non confondere con l’omonimo clan che regnò su una piccola porzione dell’India del nord nel IV secolo a.C.), in grado di soppiantare gli ultimi sovrani Kirati ed instaurarsi nella Valle di Kathmandu intorno al IV-V secolo.
L’era Licchavi durò fino al 1200, con la salita al potere della dinastia Malla, seppur, per lunghi periodi, parti del Nepal furono in realtà sotto il dominio dei Thakuri, una nobile casta proveniente dall’India, i cui membri erano spesso imparentati con Licchavi, rendendo spesso la distinzione tra i due gruppi molto incerta.
Di religione induista, i Licchavi-Thakuri furono dei grandi mecenati delle arti, in particolare architettura e scultura, ma purtroppo sono pochi gli esempi sopravvissuti fino ad oggi.
Per quanto riguarda l’architettura, i loro templi, costruiti principalmente in deperibile legno, sono da tempo scomparsi; l’unica eccezione era la Kasthamandap (Il riparo di legno), un edificio a tre piani costruito intorno al X-XII secolo, nella piazza reale di Kathmandu, che da questa costruzione prese il nome, ma che purtroppo venne distrutta dal terremoto dell’Aprile 2015.
Leggermente più fortunate sono state le sculture in pietra degli artisti Licchavi, tra le quali si conservano: le tre dedicate a Vishnu dormiente, su tutte quella meravigliosa di Budhanilkanta (http://informazioniindiaenepal.blogspot.com/2016/03/vishnu-budhanilkantha.html); l’antichissimo bassorilievo di Dum Varahi, risalente al V secolo, che rappresenta Varaha, la terza incarnazione di Vishnu sotto forma di un cinghiale; anche attorno al tempio di Changu Narayan (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2017/04/i-santuari-di-narayan.html) si possono osservare alcune statue e bassorilievi dell’era Licchavi e seppur l’area sia stata danneggiata dal terremoto, la maggior parte sono sopravvissute.

I Malla regnarono sulla Valle di Kathmandu per circa cinque secoli e mezzo, dal 1200 al 1769.
Facente parte dell’etnia newari, che si formò nella valle attraverso secolari scambi tra le genti tibeto-birmane e buddiste del nord con quelle indoariane induiste del sud, la ricchezza culturale e la passione per le arti della dinastia Malla è l’artefice della maggior parte delle opere artistiche del Nepal.
Fino al 1482 un unico sovrano Malla regnò su tutta la Valle di Kathmandu, ma successivamente i discendenti divisero il regno in tre parti: Kantipur (Kathmandu), Lalitpur (Patan) e Bhaktapur.
Purtroppo questa divisione, seppur favorì lo sviluppo artistico, facendone di tutte e tre le città dei rinomati centri, indebolì finanziariamente e militarmente la dinastia Malla che verrà definitivamente sconfitta dagli Shah, provenienti dalla città di Gorkha, nel 1769.

La dinastia Shah, di etnia khas indoeuropea, tipica delle colline del Nepal centrale, dapprima, nel 1559, costituì un piccolo regno con capitale la città di Gorkha, situata a circa 80 chilometri a ovest di Kathmandu, quindi, come abbiamo appena visto, nel 1769 si impadronì della Valle di Kathmandu ed unì i vari piccoli principati per formare il Regno del Nepal.
L’era Shah fu un periodo molto burrascoso caratterizzato da continue campagne militari espansionistiche, che portarono il Regno del Nepal ad occupare un vasto territorio che andava dal Kashmir a ovest fino al Sikkim ad est, mentre a sud arrivava fin quasi alle sponde del fiume Gange.
Successivamente, alcune sconfitte militari con il Tibet e la Cina, e soprattutto la disastrosa Guerra Anglo-Nepalese del 1814-1816, ridussero le mire espansionistiche della dinastia Shah ed il territorio del paese a quello attuale.

Il declino degli Shah culminò nel 1846, con il primo ministro Jung Bahadur Rana che rese la propria carica ereditaria, facendo della famiglia reale una figura puramente formale, ed instaurando l’era della dinastia Rana.

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