Il larice del Sikkim (larix griffithii) |
In questa seconda parte dedicata alle conifere del Nepal, descriveremo
brevemente le rimanenti specie della famiglia pinaceae: i 2 generi picea
(pecci), i 2 larix (larici) e l’1 di cedrus (cedro) e tsuga (tsuga).
Famiglia Pinaceae
Genere Picea
I pecci sono conifere di grandi dimensioni utilizzate dall’uomo fin
dall’antichità per numerose caratteristiche: il resistente legno per l’edilizia
e la liuteria, la buona cellulosa per la produzione di carta, l’abbondante
resina per la produzione di pece (che prende il nome proprio da queste
conifere) ed a scopo ornamentale, grazie al portamento simmetrico, che ne fa
anche una delle specie più diffuse come albero natalizio.
Riguardo alla somiglianza con altre specie di conifere, i pecci si
distinguono facilmente dagli abeti per avere le pigne pendule invece che
erette, mentre la differenza con pini, larici e cedri è data dagli aghi che
sono attaccati al ramo singolarmente invece che a mazzetti.
Altra caratteristica tipica dei pecci è l’aspetto dei rami una volta che
hanno perso gli aghi, sui quali sono presenti i resti del pulvino
(l’attaccatura dell’ago al ramo), mentre negli altri genere i rami risultano
completamente lisci.
Delle due specie presenti in Nepal, il peccio morinda, o dell’Himalaya
Occidentale (picea smithiana) è il
più diffuso, reperibile ad altitudini tra i 2.400 ed i 3.600 metri, con dimensioni
raggiungono in media i 40-55 metri di altezza.
Come nel caso dell’abete pindrow (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2017/05/le-conifere-del-nepal-i-parte.html)
anche il termine morinda deriva dall’orginale termine nepalese che ne certifica
l’abbondanza locale.
Il peccio del Sikkim (picea
spinulosa) è estremamente simile al precente per altitudine e dimensioni, e
si distingue principalmente per la distribuzione nella parte più orientale
dell’Himalaya: Nepal, Sikkim e Bhutan.
Genere Larix
Il genere larix comprende circa 10-15 specie di conifere, le uniche
decidue e non sempreverdi, perdendo i loro aghi in autunno ed inverno.
Altra caratteristica degli aghi dei larici è quella di essere
relativamente corti, dai 2 ai 4 cm, e raggruppati su brachiblati a gruppi molto
numerosi di 20-40 (per fare un confronto, i gruppi di brachiblasti dei pini
sono composti da 2, 3 o 5 aghi).
Le specie di larix presenti in Nepal sono due: il larice del Sikkim (larix griffithii) ed il larica del
Langtang (larix himalaica).
Reperibile tra i 3.000 ed i 4.000 metri di altitudine, nella regione
orientale dell’Himalaya, il larice del Sikkim è un albero di medie dimensioni,
con un’altezza intorno ai 20-25 metri, mentre il diametro non supera il metro.
Il larice del Langtang è molto simile al precedente, dal quale si
distingue per l’areale leggermente più occidentale, essendo l’area del Langtang
situata nella zona centrale del Nepal, e dell’Himalaya, a nord della Valle di
Kathmandu.
Genere Cedrus
Il cedro deodara (cedrus deodara) |
I cedri sono conifere tipiche dell’area mediterranea, dove ne sono
presenti 3 specie, e della zona occidentale dell’Himalaya, che ospita il cedro
deodara (cedrus deodara), ad
altitudini comprese tra i 1.500 ed i 3.200 metri.
Si tratta di una grande albero che raggiunge in media i 40-50 metri di
altezza, con aghi tra i 3 ed i 5 cm, raggruppati su brachiblasti in ciuffetti
da 20-30.
Come nel caso dei suoi parenti mediterranei, il cedro dell’Himalaya
(altro nome comune del cedro deodara) è ampiamente coltivato per il legno, noto
per la sua eccezionale durata, seppur non sia molto resistente e viene usato
principalmente per grandi lavori, come nel campo dell’edilizia, piuttosto che
per prodotti di piccole dimensioni come tavoli e sedie.
Nel subcontinente indiano il cedro deodara è da secoli utilizzato per
l’aroma ed alcune proprietà antimicotiche, sfruttate per tenere al sicuro
spezie, granaglie e carne, mentre in occidente è noto soprattutto come pianta
ornamentale per parchi a giardini.
Genere Tsuga
Le tsuga sono conifere originarie di Asia e Nord America, che ne
ospitano rispettivamente 5 e 4 specie.
Di varie dimensioni, alcune possono raggiungere i 70 metri, le tsughe si
distinguono da pini, cedri e larici per avere aghi singoli invece che a
mazzetti, dagli abeti per avere le pigne pendule e dai pecci per gli aghi
piatti invece che a sezione romboidale.
L’unica specie presente in Nepal è la tsuga dumosa, chiamata in inglese cicuta himalayana, seppur non
abbia nessuna relazione con la pianta di cicuta (conium maculatum) ed il nome le è stato dato per l’odore delle
foglie che ricorda quello della pianta velenosa.
Rinvenibile anche a basse quote, da circa i 1.500 m s.l.m., la tsuga
dumosa raggiunge un’altezza tra i 20 ed i 25 metri, e si distingue dalle altre
conifere, per la caratteristica, tipica di quasi tutte le specie tsuga, di
avere aghi con due striscie bianche nella parte inferiore.
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