giovedì 13 ottobre 2016

Breve cenno ai gurkha

Un coltello khukuri
Il termine gurkha (anche gorkha) possiede diversi significati, spesso legati a quello generico principale di soldati nepalesi.
In particolare sono piuttosto famosi a livello internazionale i reggimenti gurkha dell’esercito nepalese, inglese ed indiano, per i quali questi prodi e valorosi guerrieri hanno servito e servono tuttora con notevole ed apprezzata perizia.

L’origine etimologica del termine, seppur lunga, è facilmente rintracciabile grazie ad affidabili riscontri storici.
Partendo dal significato più antico di protettore, rakkha, delle mucche, gao, si giunge all’asceta-santo indiano Gorakhnath, personaggio di notevole importanza per numerose tradizioni dell’ascetismo indiano e legato indissolubilmente con il Nepal grazie ad una sua lunga e significativa visita.
Purtroppo le notizie storiche certe su Gorakhnath sono alquanto scarse, mentre abbondano racconti semi-mitologici e folkloristici, per cui è davvero difficile fidarsi delle informazioni che lo riguardano.

Secondo la tradizione, alla morte di Gorakhnath nel XII secolo, un suo discepolo fondò una dinastia in Rajasthan, che si spostò sempre più ad est, fino ad insediarsi intorno al XV secolo, sulle colline nepalesi a circa 70-80 chilometri dalla Valle di Kathmandu.
Chiamata la propria capitale Gorkha, in onore di Gorakhnath, e definendosi quindi dinastia Gorkha, questi regnanti, partendo dalla loro capitale sulle colline, conquistarono la Valle di Kathmandu, ponendo fine alla frammentazione dei principati nepalesi ed instaurando il grande Regno Gorkha, da cui si è evoluto, dopo non poche vicissitudini, l’attuale Repubblica del Nepal (dal 2008).
Il termine Nepal infatti, dapprima si riferiva solo alla Valle di Kathmandu, mentre il nome del regno era Gorkha, che venne sostituito nel 1930 con Nepal, come avvenne anche con la lingua nepali, chiamata fino al 1933 gorkhali.

I soldati nepalesi invece, vengono ancora oggi chiamati gurkha e sono piuttosto famosi, come già accennato, per essere degli ottimi militari.
La loro fama internazionale iniziò nel 1814-1816 durante la Guerra Anglo-Gurkha, che li vide sconfitti, ma gli fece guadagnare il rispetto e l’ammirazioni dei britannici che da allora iniziarono a creare corpi e reggimenti di soldati gurkha, che si distinsero spesso sul campo di battaglia per capacità ma anche per coraggio e lealtà.
Originariamente i soldati gurkha appartenevano alle etnie Chhetri, Gurung e Magar, ma successivamente l’appartenenza etnica perse importanza e ad oggi i gurkha nepalesi possono appartenere anche ad altre etnie come Rai, Limbu e Sunuwar.

Come ultima notazione di colore, i gurkha sono famosi per la presenza, nel loro equipaggiamento standard, del coltello khukuri, una grande arma da taglio tipica nepalese, usata anche come attrezzo quotidiano.
Nella cultura del Nepal il khukuri rappresenta il coraggio ed il valore dei guerrieri gurkha e viene rappresentato spesso con significati simbolici ma anche pubblicitari.
La sua tipica lunga lama ricurva è presente ad esempio nel logo della polizia nepalese e dà il nome a numerosi prodotti come le note sigarette Khukuri, economiche quindi di scarsa qualità, ma dal nome accattivante come il disegno composto da due coltelli ricurvi che si incrociano.
Di miglior qualità, almeno rispetto al basso prezzo, è invece il Khukuri Rhum del quale vengono chiaramente vendute anche delle grandi ed elaborate bottiglie di vetro con la forma del coltello.

Nelle zone turistiche del Nepal, sono numerosi i negozi che vendo quasi esclusivamente coltelli khukuri, di varie forme, materiali e prezzi, ma tutti piuttosto eleganti, specialmente quelli muniti di lame decorate.

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