lunedì 20 febbraio 2017

Breve cenno al Dr. Ambedkar

Ambedkar as a young manSeppur poco noto al di fuori dei confini nazionali dell’India, Bhimrao Ramji Ambedkar (1891-1956) è stato un giurista e politico indiano, la cui figura ha influito in maniera decisiva, e positiva, nella formazione dell’India moderna.
In particolare viene ricordato per essere stato a capo del comitato che compilò la costituzione indiana e per le battaglie politiche e sociali contro l’intoccabilità e la divisione castale.

Dr. Ambedkar stesso nacque in una famiglia dalit (cosiddetti intoccabili o fuori casta) ed ebbe modo di provare in prima persona i vari livelli di discriminazione presenti all’interno della società indiana.
Nonostante questo, grazie al lavoro del padre che, come da tradizione familiare, apparteneva all’esercito, il giovane Ambedkar ebbe modo di studiare, dimostrando una spiccata intelligenza che lo porterà a diventare il primo studente universitario indiano fuoricasta.
Nel 1912 ottenne la laurea in economia e scienze politiche presso l’Università di Bombay, ricevendo anche una borsa di studio promossa dal maharajà di Baroda, grazie alla quale ebbe modo di andare a studiare per tre anni alla Columbia University di New-York, quindi a Londra presso la London School of Economics and Political Science.
Dal 1922 al 1947, Dr. Ambedkar, tornato in India, svolse il lavoro di avvocato, dedicandosi il particolar modo a processi contro la discriminazione castale portata avanti dai bramini.

Con l’indipendenza dell’India, il Governo Indiano offrì a Dr. Ambedkar la carica di Ministro di Giustizia, con l’implicito incarico di redigere la nuova costituzione del paese.
Compito che Dr. Ambedkar, grazie alla vasta cultura socio-economica, svolse con particolare cura ed ingegno, garantendo grandi libertà civili ed individuali, ed avversando ogni tipo di discriminazione, concetti che ancora oggi, nonostante complicate dinamiche locali, costituiscono la base dello sviluppo della società indiana.

Un altro ruolo molto importante svolto da questa eminente figura, fu quello di esponente del Movimento Buddista Dalit, che promuoveva la conversione dei fuoricasta al buddismo, per sfuggire alle imposizioni castali.
Dr. Ambedkar stesso, già attento studioso del buddismo fin dalla gioventù, si convertì pochi mesi prima di morire, redigendo un documento dove prescriveva ai convertiti 22 voti, di cui molti consistono in un netto rifiuto dell’induismo, come il duro voto 19 “Rinuncio all’induismo che sfavorisce ed impedisce l’avanzamento e lo sviluppo dell’umanità perché basato sull’ineguaglianza, e adotto il buddismo come mia religione”.
In realtà queste conversioni di massa, avvenute anche in anni recenti, hanno più che altro valore politico e simbolico, e non offrono una completa protezione contro le discriminazioni, ma servono a mostrare e dare voce al livello di malcontento tra le classi più basse della società indiana.


Al giorno d’oggi Dr. Ambedkar è stimato e rispettato da tutti gli strati sociali, le sue statue sono presenti nelle piazze di città, villaggi e paesi, spesso nelle zone a maggioranza dalit, ed a lui sono dedicati strade, istituti, associazioni ed una delle poche festività nazionali indiane laiche, il 14 Aprile, giorno della sua nascita.

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