
Indra, il Re degli Dei, aveva un
pappagallo domestico.
Un giorno pensò “Prima o poi il mio
bellissimo pappagallo morirà. Quando succederà?”.
Quest’idea si insinuò a tal punto
nella mente di Indra che decise di andare a chiederlo al dio Brahma, il
Creatore.
Egli però rispose “Mi spiace, Indra,
ma io sono solo il Creatore, non conosco cose come la morte. Ma ora mi hai
incuriosito, andiamo a chiedere a Vishnu, il Conservatore”.
Ma anche Vishnu rispose “Io sono solo
il Conservatore, non so nulla sulla distruzione, per questo dobbiamo andare da
Shiva, il Distruttore”.
Così si recarono da Shiva, il quale
rispose “Sebbene sia vero che sono il Distruttore, io non faccio nulla di mia
volontà, seguo solo il Fato. Quando nel destino di qualcuno è scritto che è
arrivata la sua ora, io vado a prenderlo. Se vogliamo sapere quando il
pappagallo morirà, dobbiamo andare da Vidhata (la personificazione del fato)”.
Indra, il pappagallo, Brahma, Vishnu e
Shiva si recarono quindi da Vidhata e appena furono ammessi alla sua presenza
posero la loro domanda sul pappagallo.
Vidhata li squadrò per un attimo e
disse “Guardate nella gabbia”.
All’interno, sul fondo, giaceva il
pappagallo, morto.
Scioccati, i quattro Dei chiesero
spiegazione.
Vidhata disse “Era scritto che
l’uccello sarebbe morto quando lui, Indra, Brahma, Vishnu e Shiva si sarebbero
incontrati con me nello stesso momento. Questo era l’unico modo in cui
sarebbero stati soddisfatti i prerequisiti per la sua morte. Siccome era
arrivata l’ora del pappagallo tu Indra ti sei posto quella domanda e sei venuto
fin qui per saperne la risposta; se tu avessi ignorato quella domanda, il
pappagallo sarebbe ancora vivo”.
Indra e la Trinità impararono quindi
una buona lezione ma dovettero tornare a casa senza pappagallo.
Da un punto di vista mitologico Indra
è il Re degli Dei ma nel contesto del corpo umano egli rappresenta indriya, gli organi di senso.
Quello che fanno continuamente gli organi
di senso è porsi domande, sono sempre alla ricerca di qualcosa da sentire,
toccare, vedere, annusare e gustare.
Porsi domande è quindi quello che
fanno per natura, ma se Indra fosse stato in grado di controllare la sua
natura, si sarebbe chiesto perché si era posto quella domanda e probabilmente
avrebbe conservato ancora a lungo il suo bel pappagallo.
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