mercoledì 8 giugno 2016

Storia sul fachiro Shams Tabrizi

Panorama della moderna città di Tabriz
Shams Tabrizi (Sole di Tabriz) era un fachiro (storicamente un sufi del XII-XIII secolo, accreditato di essere stato il maestro del grande poeta Rumi), che ricevette questo nome per il suo grande potere spirituale.
Divenne noto a Tabriz, nell’attuale Iran occidentale, per essere in grado di fare miracoli e naturalmente si fece dei nemici, invidiosi delle sue capacità.
Un giorno, per metterlo alla prova, il capo dei magistrati religiosi lo fece chiamare e gli disse “Abbiamo sentito che puoi fare molte cose impossibili. Riporteresti in vita questo ragazzo, per piacere?”, indicando il cadavere lì accanto, quello dell’unico figlio del Re.
Shams Tabrizi acconsentì e chiese al ragazzo di alzarsi nel nome di Allah.
Dopo alcuni tentativi infruttuosi, si arrabbiò e gridò “Va bene, allora, nel mio nome alzati!”.
Come terminò di pronunciare queste parole, il ragazzo fu riportato in vita.
Naturalmente tutti pensarono che Shams Tabrizi sarebbe stato ricompensato per aver resuscitato il figlio del Re, ma il magistrato disse “Poiché ha fatto resuscitare il cadavere nel suo nome, è un infedele e dev’essere scorticato vivo”.
Shams Tabrizi dovette far risorgere il ragazzo nel proprio nome perché era la sua personale shakti (energia spirituale) che gli dava così tanto potere.
Comunque fu scorticato vivo e mentre questo avveniva, non rinunciando ai suoi principi spirituali, disse “Non importa, pensano forse di stare colpendo me, mentre torturano questo corpo?”.

Vi era però una buona ragione per cui Shams Tabrizi dovesse terminare la sua esistenza mortale scorticato vivo.
Alcuni anni prima, mentre si trovava nei pressi della città ora chiamata Abbottabad, in Pakistan (nota recentemente come ultima dimora di Bin Laden), si era inebriato del suo stesso potere.
Un giorno, giunto nei pressi di un fiume, aveva fame e disse ai pesci del fiume “Venite qui!”, ed essi saltarono sulla sabbia.
Poi guardò il sole e disse “Shams (sole), cuocili!”, ed il sole arrostì i pesci per lui.
Facendo questo però, non si curò delle altre creature animali e vegetali che vivevano nella zona, le quali furono anch’esse bruciate dal sole.
Grave errore per un grande santo come lui, che infatti, più in là nella sua vita, dovette pagare per aver ecceduto oltre i limiti nell’uso dei propri poteri, ed ancora oggi Abbottabad è uno dei posti più caldi dell’Asia.

(Ultima nota storica: a parte questa leggenda, la morte di Shams Tabrizi fu davvero misteriosa, in quanto sembra che sparì all’improvviso e non è chiaro se di propria volontà o assassinato dai numerosi nemici che aveva, compresi alcuni discepoli di Rumi, invidiosi della speciale relazione tra i due).

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