Una mattina un passero trovò un fagiolo, lo nascose su un
ponte, quindi scese al fiume per bere, contento per aver trovato qualcosa da
mangiare.
Una volta tornato sul ponte scoprì che il suo fagiolo era
sparito e vedendo un muratore camminare verso di lui, gli si avvicinò e gli
disse “Ho perso il mio fagiolo, per favore, aiutatemi a trovarlo!”.
Il muratore rispose “Ma chi vuoi che si metta ad aiutare un
passero...” e proseguì per la sua strada.
Nel frattempo il passero vide un soldato che avanzava sul
ponte, gli andò incontro e gli fece la stessa domanda, ma ricevette la medesima
risposta.
Poco dopo passarono sul ponte un generale e quindi un
ministro, ai quali il passero chiese aiuto ma anche loro non si degnarono neppure
di fermarsi.
Il passero stava iniziando a disperarsi, quando vide
arrivare il re in persona a dorso di un grande elefante, gli si avvicinò per
chiedere aiuto, ma il re fece finta di non sentire.
Completamente frustrato, il passero si posò sulla ringhiera
dove in quel momento stava passando una formica, che vedendo il passero
disperato gli chiese cos’era successo; una volta venutone a conoscenza, la
formica gli disse “Non ti preoccupare, in qualche modo troveremo il tuo fagiolo”.
Quindi pensò per qualche secondo, salì sull’elefante e gli
disse “Dì al re di aiutare il passero a trovare il suo fagiolo, altrimenti ti
entro in un’orecchio e ti mordo”.
L’elefante spaventato si voltò verso il re “Sua Maestà,
aiutate il passero a trovare il fagiolo, se no vi scaravento a terra”.
Il re fu molto sorpreso, chiamò il ministro e gli ordinò “Aiuta
il passero o ti licenzio”.
Il ministro allora chiamò il generale e gli disse “Fa ciò
che ti dice il passero, altrimenti per te saranno guai”.
Il generale quindi si rivolse al soldato con un ordine
esplicito e questi andò dal muratore dicendogli “Se non trovi il fagiolo, ti
impicco su questo stesso ponte”.
Il muratore cercò per quasi mezza giornata, ma alla fine
trovò il fagiolo ed il passero ebbe finalmente il suo pasto.
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