martedì 29 novembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglia picidae

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Alcune specie di picidae
La famiglia dei picidae comprende più di duecento specie di uccelli chiamati in italiano picchi, picchioli e torcicollo.
Più di una trentina di questi sono presenti nel subcontinente indiano, dove abitano varie tipologie di foreste, in cui trovano il loro habitat arboricolo favorevole.
Purtroppo a causa della sempre minor presenza di aree verdeggianti, nelle città indiane i picchi ed i loro parenti non sono più molto diffusi, mentre nelle campagne, o ancor di più nei boschi di montagna, la loro presenza è alquanto cospicua.
Caratteristica peculiare di questi uccelli è di possedere un forte becco a cesoia, con il quale picchettano ripetutamente i tronchi degli alberi, sia in cerca di insetti, che catturano anche grazie ad una lingua particolarmente lunga, che per creare buchi dove dimorare e nidificare.
Oltre a questo, i diversi ritmi del picchettare hanno anche funzioni territoriali.
Per migliorare la presa, i picidae hanno sviluppato altre caratteristiche fisiche, come la zigodattilia, cioè zampe munite di due dita rivolte in avanti e due all’indietro (mentre nella maggior parte degli altri uccelli sono tre avanti ed una dietro) ed una coda molto robusta, usata come base di appoggio.

Il genere di picidae più diffuso in India è il dendrocopos, con ben 12 specie di cui alcune piuttosto comuni.
Le dimensioni vanno dai soli 13 centimetri del picchio capobruno (dendrocopos nanus) ai 25 del picchio dell’Himalaya (dendrocopos himalayensis).
I più facilmente avvistabili sono: il picchio frontebruna (dendrocopos auriceps), il picchio pettofulvo (dendrocopos macei) ed il picchio capogiallo (dendrocopos mahrattensis), tutti molto simili, esclusi i particolari da cui prendono il nome, con dimensioni attorno ai 20 centimetri e il dorso e le ali nere striate di bianco.
La loro identificazione è ulteriormente complicata dal dimorfismo sessuale, con i maschi dotati di piccole macchie rosso-arancioni su capo e sottocoda, ma sul campo possono essere facilmente distinti grazie alla diversa distribuzione geografica.
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Altre specie di picidae
Il picchio frontebruna è il più montano e lo si incontra nelle foreste di pini, querce e cedri himalayani, tra i 1.000 ed i 3.000 metri di altitudine; il picchio pettofulvo frequenta le foreste sotto i 2.000 metri; il picchio capogiallo abita le pianure tendenzialmente asciutte e semi-desertiche, ma anche parchi e giardini delle città, ed è quindi il più facilmente avvistabile.

I cosiddetti picchi dorso di fiamma sono caratterizzati dalla colorazione del dorso, tendenzialmente arancione vivo, ma in alcuni maschi proprio rosso fuoco.
Questo colore, sempre nei maschi ed in alcune femmine, è presente anche sul capo, sulla parte posteriore leggermente appuntita, mentre nelle maggior parte delle femmine il capo è nero con macchioline bianche; muso e collo di entrambi i sessi sono invece bianchi con bande nere.
Il dorso di fiamma groppa nera (dinopium benghalense) è il più comune nel subcontinente e lo si può incontrare in tutte le zone alberate, escluse le foreste più fitte.
Il dorso di fiamma maggiore (chrysocolaptes lucidus) assomiglia molto al groppa nera, dal quale si distingue per le dimensioni leggermente superiori (33 centimetri contro 29) e per essere l’unico dorso di fiamma con gli occhi chiari, seppur sia un particolare molto difficile da osservare.
Frequentatore di vari tipi di foreste e vecchie piantagioni, il dorso di fiamma nel subcontinente indiano è diffuso lungo la zona del Terai (le pianure che precedono le colline pre-himalayane), le grandi foreste del nord-est, dell’Orissa e quelle a ridosso della costa occidentale, dal Gujarat fino alla punta più meridionale della penisola, compresa anche la parte meridionale dello Sri Lanka.

Distribuzione simile ai dorso di fiamma è anche quella dei picchi nucagialla, presenti in India con il minore (picus chlorolophus) ed il maggiore (chrysophlegma flavinucha), seppur il secondo sia assente nel sud del paese.
Il nucagialla minore, come dal nome, ha la parte posteriore del capo di colore giallo ed il dorso verde, con i maschi riconoscibili grazie a due bande rosse, sopra agli occhi e dietro al becco.
Il nucagialla maggiore, oltre ad essere leggermente più grande (33 centimetri contro 27) è sostanzialmente marroncino, ma nel maschio il giallo della nuca si trova anche abbondantemente sul collo, dal becco fino al petto.
Del genere picus, in India si possono incontrare altre quattro specie, tutte molto simili, con dorso verdognolo, capo rosso nei maschi e nero nelle femmine, tra cui i più diffusi, ma non comunissimi: il picchio cenerino (picus canus), il picchio golastriata (picus xanthopygaeus) ed il picchio pancia squamata (picus squamatus).

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Il torcicollo (jinx torquilla)
Il vasto genere dei picumnus, detti picchioli, in India è rappresentato da un’unica specie, il picchiolo marezzato (picumnus innominatus) che ha una distribuzione simile ai precedenti picchi, quindi la zona del Terai (le pianure che precedono le colline pre-himalayane), le grandi foreste del nord-est, dell’Orissa e quelle a ridosso della costa sud-occidentale.
La caratteristica principale del picchiolo marezzato sono le dimensioni estremamente ridotte, appena 10 centimetri (minori dei passeri che sono attorno ai 15) e spesso lo si può incontrare nei cosiddetti “mix hunting flocks”, piccoli stormi di cacciatori misti, dove si mischia insieme a cince, yuhine ed altri uccelli di piccole dimensioni.
Frequentatore di foreste decidue umide e semi-sempreverdi, pare abbia una predilizione per il bambù.

Un ultimo rappresentante della famiglia dei picidae in India è il torcicollo eurasiatico (jynx torquilla), frequentatore invernale di tutto il nord del subcontinente, ma difficile da individuare per le sue note capacità mimetiche, visto che, contrariamente agli altri picidae, il torcicollo ha abitudini terricole e si nutre al suolo.
Possiede una lingua particolarmente lunga, con la quale è solito setacciare formicai e termitai, anche grazie al collo molto mobile che gli permette di girare la testa di 180 gradi.

Oltre che per il mimetismo, il torcicollo non è facilmente avvistabile anche perché essendo sprovvisto di richiamo, è un uccello sostanzialmente silenzioso.

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