lunedì 7 novembre 2016

La colonizzazione dell'India, i francesi

Magasins de la Compagnie des Indes à Pondichéry.jpg
I magazzini francesi di Pondicherry
I francesi furono gli ultimi colonizzatori europei a giungere in India e per i primi anni, fino al 1741, si accontentarono di estendere solo gli interessi commerciali.
Acquistando dei terreni dal Sultano di Bijapur, nel 1673 venne fondata la prima base coloniale francese, a Pondicherry, che rimarrà il centro principale della Compagnia Francese dell’India dell’Est.
Dopo Pondicherry, gli interessi francesi si spotarono in Bengala dove già nel 1673 ottennero il permesso dal nababbo di intraprendere traffici commerciali, fino a formare una colonia permanente a Chandannagar nel 1688.
Sempre pacificamente, nel 1723 acquisteranno dagli olandesi Yanam, grossomodo a metà strada tra Pondicherry ed il Bengala, nel 1725 Mahé, sulla costa del Malabar, e nel 1739 Karaikal a sud di Pondicherry.

Nel 1741, con l’arrivo del governatore Dupleix, i francesi iniziarono a vagliare la possibilità di fondare un impero in India ed in breve tempo controllarono quasi tutta l’India del sud, da Hyderabad a Cape Comorin.
La reazione inglese non tardò ad arrivare, con l’invio di Robert Clive, proprio con lo scopo di frenare le ambizioni territoriali francesi, che infatti verranno di molto ridotte nel 1757 con la Battaglia di Plassey, combattuta tra l’esercito francese e quello del Nababbo del Bengala contro gli inglesi, che vedrà la vittoria di quest’ultimi.
Successivamente la Francia proverà a riconquistare parte dei territori persi, ma dopo un iniziale successo, alcune scelte tattiche poco felici porteranno addirittura all’assedio e distruzione di Pondicherry, che rimase in rovina dal 1761 al 1765, quando tornò ai francesi.
Negli anni successivi Pondicherry passò spesso di mano dai francesi agli inglesi, fino al 1816, quando, dopo le guerre napoleoniche, le quattro colonie di Chandannagar, Yanam, Karaikal e Mahé, più Pondicherry, torneranno in possesso dei francesi.

Nel 1947, con l’indipendenza dell’India dai britannici, la Francia restituì subito i “lodge”, basi commerciali minori, mentre nei rimanenti territori verranno indette delle elezioni, che nel 1950 porteranno alla cessione di Chandannagar, quindi nel 1954 passeranno all’India le altre 4 enclavi, che formeranno all’interno dell’Unione Indiana uno dei Territori dell’Unione, con capitale Pondicherry più i tre distretti di Yanam, Karaikal e Mahé.

L'edificio del Town Hall di Mahé
L’influenza culturale francese fu quindi ridotta e ad oggi le poche testimonianze si possono rintracciare solo in queste enclavi, dove comunque ha favorito un interessante connubio, come la presenza di edifici tipicamente europei in un contesto tropicale.
Ad esempio, Pondicherry conserva numerose costruzioni dell’epoca coloniale, nonché una piacevole promenade sul lungomare della città.
Tra gli edifici di maggior spicco vi sono il Palazzo del Governo, in un originale stile franco-indiano, il Palazzo del Consolato Francese, la residenza dell’ex-governatore e chiaramente alcune chiese, tra cui: la Cattedrale di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione, la Basilica del Sacro Cuore di Gesù e la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli.

Anche nell’ex possedimento bengalese di Chandannagar si trova una chiesa risalente al periodo coloniale francese, la Chiesa del Sacro Cuore, nonché un piccolo cimitero con circa 150 tombe.
A Yanam, oltre ad ampi viali, si possono ammirare il grande Palazzo di Giustizia, in perfetto stile francese, e la Chiesa di Sant’Anna.
Karaikal ospita la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli, buon esempio di architettura neo-gotica ed ancora attiva al giorno d’oggi.

Infine a Mahé, le testimonianze della colonizzazione francese sono una piccola chiesa ed il semplice ma grazioso edificio, tipicamente coloniale, del Town Hall.

Nessun commento:

Posta un commento