domenica 1 maggio 2016

Il pellegrinaggio Char Dham

image of the temple at night illuminated with green light
Entrata del tempio di Badrinath
Sebbene il concetto di pellegrinaggio sia presente in quasi tutte le religioni, è nell’induismo che questi trovano la loro massima espressione.
Grazie alla presenza di numerose divinità e ad un’ampissima mitologia, l’India è letteralmente costellata di luoghi sacri, chiamati dal sanscrito tirth, meta di grandi e piccoli pellegrinaggi di vario tipo.
Alcuni consistono semplicemente nella visita ad un particolare tempio, ma la maggior parte comprendono più luoghi sacri collegati tra loro e possono essere visitati sia con unico viaggio, che dividendoli in più escursioni.

Tra i più importanti pellegrinaggi indù, detti in sanscrito yatra, vi è il Char Dham, traducibile letteralmente  come “I quattro luoghi di residenza (di Dio chiaramente)”.
Istituito secondo la tradizione dal filosofo indù Adi Sankaracharya nell’VIII-IX secolo, prevede la visita di quattro località che sono considerate gli estremi del territorio sacro a forma di rombo che rappresenta l’India: a ovest Dwarka, a nord Badrinath, a est Puri e a sud Rameswaram.
Da notare che seppur questi punti non rappresentino i confini politici estremi dell’India, si trovano simmetricamente posti, a coppie, sulla medesima longitudine, Badrinath e Rameswaram, e sulla stessa latitudine, Dwarka e Puri.
Tre di questi tirth sono propriamente dedicati a Vishnu, cioè Dwarka, Badrinath e Puri, mentre Rameswaram è dedicato principalmente a Shiva.
Chiaramente questo pellegrinaggio, date le enormi distanze, di solito non viene compiuto in un unico viaggio, ma visitando i vari luoghi nell’arco di una vita.
Secondo la tradizione, la prima tappa è Puri, quindi si prosegue in senso orario con Rameswaram, Dwarka e Badrinath.

La cittadina di Puri è situata nello stato dell’Orissa sulla costa del Golfo del Bengala ed è un frequentatissimo centro per il culto di Krishna, oltre che una nota stazione balneare.
Il tempio più importante, facente parte del pellegrinaggio del Char Dham, è l’imponente e meraviglioso Jagannath Temple, in cui Krishna viene venerato come Jagannath, Signore dell’Universo, ma purtroppo i cittadini non indiani non possono entrare (seppur, tecnicamente, dovrebbero far parte anche loro dell’universo).
Oltre all’immagine principale, il complesso ospita numerosi templi e santuari nonché una gigantesca cucina, considerata la più grande al mondo, dove vengono preparate le numerose naivedhya, offerte di cibo da porgere alla divinità, che vengono poi distribuite ai devoti sotto forma di prasad, che significa di nuovo offerta, specificatamente della divinità ai devoti.
Altro importante luogo religioso della città è il Govardhana Math, un monastero fondato dal già citato filosofo Adi Shankacharya, sotto la cui giurisdizione cade praticamente tutta la parte orientale del sub-continente indiano, compresi Nepal e Bhutan.

A sud dell’India, proprio nella punta più meridionale della penisola indiana, di fronte allo Sri Lanka, si trova l’Isola di Pamban, collegata alla vicina terraferma da un grande ponte, e dove è situato il Ramanathaswami Temple, dedicato il dio Shiva.
L’importanza religiosa di Rameswaram, nome della cittadina che ospita il tempio, è legata alle vicende del dio Rama.
In particolare, a Rameswaram, Rama costruì il ponte per raggiungere l’Isola di Lanka dove era stata imprigionata sua moglie Sita, rapita dal potente demone Ravana.
Una volta terminata vittoriosamente la guerra contro Ravana e liberata Sita, qui Rama compì rituali in onore di Shiva affinché l’assolvesse da eventuali peccati commessi durante questa impresa.
Secondo la leggenda, Rama decise di installare qui un gigantesco lingam (simbolo fallico che rappresenta Shiva) e per fare questo chiese al fidato dio scimmia Hanuman di recarsi sull’Himalaya.
Siccome l’operazione richiese troppo tempo, nel frattempo Sita, la moglia di Rama, costruì un piccolo lingam con la sabbia presente sulla spiaggia.
Quindi all’interno della stanza principale del tempio sono due i lingam venerati: il Ramalingam costruito da Sita, ed il Vishwalingam, portato da Hanuman dall’Himalaya.
Sebbene non ci sia ben chiaro quale dei due, uno di questi fa parte della tradizione dei 12 jyotirlingam, lingam di luce (dove si ritiene Shiva risieda stabilmente), a ulteriore dimostrazione dell’importanza religiosa del luogo.
Oltre che per la sacralità, il Ramanathaswami Temple è anche noto per essere un magnifico esempio di architettura dravidica.

Dwarka è una piccola ma interessante città di mare situata sulla costa dello stato del Gujarat.
Identificata spesso con la mitica capitale del regno di Krishna, da molti secoli è un’importante luogo sacro, e parte del Char Dham, grazie alla presenza del Dwarkadhish Temple dedicato a Krishna.
Sebbene il luogo di culto sia antichissimo, l’attuale costruzione risale al XV-XVI secolo a causa di accanite distruzioni mussulmane e rappresenta un pregevole esempio di stile chalukya, dal nome dell’omonima dinastia che regnò nel centro-sud dell’India tra il VI ed il XII secolo.
Particolarmente suggestiva è anche la zona sacra situata dietro al tempio, dove il piccolo fiume Gomti sfocia nel mare e sono presenti alcuni ghat (gradini sacri) per le abluzioni.

Il paesino di Badrinath si trova sulle montagne dello stato dell’Uttarkhand ad un’altitudine di circa 3.300 m s.m.l. ed ospita l’importante Badrinath Temple dal quale prende il nome.
Come si può intuire dall’aspetto esterno, soprattutto i colori sgargianti, originariamente era un monastero buddista, convertito in tempio indù dal già citato filosofo Adi Shankaracharya nel VIII secolo.
Il nome sembra derivare dall’albero di giuggiolo, che anticamente cresceva abbondante nella zona, ed è legato ad un episodio della mitologia indù nel quale Vishnu, seduto per anni in meditazione, venne protetto da sua moglie Lakshmi che prese la forma di un albero di badri, il nome hindi per giuggiolo, in particolare gli eduli frutti.

Nonostante la posizione remota, a circa 300 chilometri a nord di Rishikesh, grazie alla notevole importanza religiosa, il tempio di Badrinath è uno dei luoghi di culto indù più visitati.

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