Un giorno l’imperatore Akbar, mentre camminava nel suo
giardino, inciampò su una roccia e si fece una brutta ferita all’alluce di un
piede.
Essendo già di cattivo umore per altri motivi, Akbar si
arrabbiò a tal punto che ordinò di catturare e mettere a morte il giardiniere
responsabile.
Il giorno dopo, quando gli venne chiesto quale fosse il suo
ultimo desiderio prima di essere impiccato, il giardiniere chiese di poter
conferire con l’imperatore.
Garantitogli, questi si avvicinò al trono, si raschiò la
gola molto rumorosamente e sputò ai piedi di Akbar.
L’imperatore, che si aspettava una supplichevole richiesta
di grazia, fu molto sorpreso e chiese al giardiniere il motivo di tale
comportamento.
Questi aveva agito su consiglio di Birbal, che avanzò per
prendere la parola e difendere il giardiniere “Sua Maestà, in tutto il Vostro
regno non c’è nessuno più leale di questo sfortunato uomo. Temendo che la gente
avrebbe potuto dire che Voi lo avevate condannato a morte per un’inezia, ha
deciso di darVi una vera ragione per impiccarlo!”.
Ridendo, Akbar si accorse che stava commettendo una grande
ingiustizia e lasciò andare il giardiniere.
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