martedì 18 aprile 2017

Il gioco da tavolo bagh-chal

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Tavoliere per il gioco bagh-chal
Il bagh-chal è un antico gioco da tavolo d’origine nepalese, diffuso con alcune varianti anche nel subcontinente indiano.
Il nome significa letteralmente muovere (chal) la tigre (bagh), mentre la versione del sud dell’India è chiamata aadu puli attam che vuol dire gioco della tigre e la capra.
Viene giocato su un tavoliere quadrato, diviso in altri 16 quadrati più piccoli come quello dell’alquerque, l’antico gioco mediorientale considerato l’antenato della dama e di molti altri passatempo simili.
Rispetto alla maggior parte di questi però, il bagh-chal si distingue per essere asimmetrico, nel senso che i giocatori non hanno lo stesso numero di pedine, ma uno possiede 4 tigri e l’altro 20 capre.
Anche lo scopo del gioco quindi è duplice: per chi muove le tigri consiste nel mangiare 5 capre, mentre per il giocatore che adotta le capre, lo scopo è bloccare le mosse delle tigri.

All’inizio del gioco le tigri vengono poste ai quattro angoli del tavoliere, quindi il giocatore con le capre piazza la sua prima pedina e si continua alternando una mossa ciascuno.
Durante i primi venti turni solo giocatore con le tigri può muovere le sue pedine, mentre quello con le capre deve, prima di iniziare a muoverle, piazzare tutte le sue venti.
Per mangiare una capra, la tigre deve poterla saltare, cioè avere a disposizione un posto libero dietro alla pedina da eliminare, come avviene nella dama, ma con due varianti: innanzitutto la tigre non è obbligata a mangiare la capra, ma per motivi tattici si può preferire di lasciare in vita la pedina saltata; secondo, si può mangiare solo una capra alla volta, senza poter fare le prese multiple tipiche della dama.
Quindi: le tigri sono libere di saltare sopra le capre in ogni direzione, fintanto che c’è uno spazio libero dietro, e possono decidere se eliminare o meno la pedina, ma non possono saltare sopra ad altre tigri.
Al contrario le capre non possono saltare sopra a nessuna pedina e si possono spostare solo nelle caselle vuote adiacenti.

Il motivo della passata diffusione del bagh-chal è dato dal fatto che per giocare non serve nessuna particolare attrezzatura, ma è possibile tracciare il tavoliere sul terreno, preferibilmente sabbioso o argilloso, oppure con del gesso su una pietra piatta, e munirsi di due tipologie di pietre, o semi o tappi, per creare le 4 tigri, magari di dimensioni maggiori delle altre, e le 20 capre.
Chiaramente oggigiorno esistono numerosi tipi di tavolieri portatili, da semplici mattonelle di legno quadrate o rotonde, a più elaborate opere artigianali in legno ma anche ottone o bronzo, munite di dettagliate pedine con la forma degli animali e che spesso si vedono in vendita come souvenir nei più forniti negozi d’oggettistica tradizionale nepalese.

Per stare a passo con i tempi, esistono anche alcune applicazioni per giocare a bagh-chal su smartphone e versioni per computer.

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