Com’è piuttosto noto, la bandiera nepalese è l’unica tra quelle
nazionali a non essere di forma quadrangolare, ma composta da due triangoli
rettangoli posti uno sopra l’altro, con quello inferiore leggermente più
grande.
Questi erano originariamente due vessilli separati, appartenenti a due
diversi rami della dinastia Rana che regnò sul Nepal dal 1846 al 1951, che vennero
uniti all’inizio del ‘900, per arrivare infine alla forma attuale adottata nel
1962.
Secondo la varie interpretazioni simboliche, i due triangoli possono
rappresentare le montagne del Nepal, ma è anche curioso osservare come possano ricordare
il profilo, o un taglio trasversale, dei tetti dei tipici templi a pagoda.
Il bordo è blu, che dovrebbe simboleggiare pace ed armonia; condizionale
d’obbligo visto che la storia del paese ha visto ben poca sia dell’una che dell’altra.
Il colore interno è il rosso cremisi, che rappresenta il coraggio dei
nepalesi, ma soprattutto è il colore nazionale, per motivi religiosi e
naturalistici, in quanto preferito dalle potenti e veneratissime dee indù, ed
essendo molto comune tra i fiori di rododendro, simbolo nazionale del Nepal.
Nel triangolo superiore è presente una falce di luna orizzontale, dietro
alla quale sorge un sole a otto punte, mentre in quello inferiore c’è un sole a
12 punte; entrambi i simboli sono bianchi e fino al 1962 i soli contenevano una
faccia.
I due disegni hanno probabilmente origini molto antiche ed essendo stati
adottati come vessilli dalla stessa famiglia, seppur rami diversi, hanno anche
simbologie molto simili.
Uniti nella forma attuale si prestano ad interpretazioni di vario tipo e
possono rappresentare: la speranza che il Nepal duri quanto il sole e la luna; la
luna la calma e tranquillità dei nepalesi, mentre il sole la loro fierezza; la
luna il clima fresco dell’Himalaya, il sole il caldo delle pianure.
Come ultima curiosità, a causa dell’unicità della forma, per omologarla,
per motivi pratici, a quella delle altre nazioni, la bandiera nepalese viene
talvolta creata quadrangolare, ponendo i due triangoli sul lato sinistro e
lasciando bianco il resto, come adottato durante le Olimpiadi del 2016; oltre a
perdere l’originalità, il risultato estetico è ben poco riuscito.
Ultimo emblema del Nepal di stampo monarchico |
L’emblema del Nepal è il simbolo araldico del paese, adottato nella
forma attuale nel Maggio del 2008 al termine della guerra civile che vide l’abdicazione
del re e l’instaurazione della repubblica, passando quindi da una simbologia
monarchica ad una più socialista.
Dal 1962 al 2008, il simbolo araldico del Nepal comprendeva, partendo
dall’alto: il cappello con pennacchio simbolo della dinastia Shah; sotto a
questo l’impronta di due piedi, appartenenti al santo Gorakhnath, patrono della
dinastia, originaria non a caso della città di Gorkha; ai loro lati vi sono due
bandiere del Nepal incrociate tra loro, come i due kukri, coltelli ricurvi, posti
alla base delle aste delle bandiere.
Al centro sono presenti quattro cime di montagne innevate, con i simboli
sole-luna e sole presenti nella bandiera, posti rispettivamente a sinistra e a
destra (e muniti dell’originale faccina).
Sotto alle montagne innevate vi è una fascia di colline marroni, quindi
una prateria che ospita: un albero, un tempio dorato, una mucca bianca, un
fiume ed un lofoforo splendido, uccello nazionale del Nepal.
A circondare il disegno vi sono sei fiori di rododendro rossi, tre per
lato, mentre alle estremità sono presenti due guerrieri gurkha, di cui quello a
sinistra in uniforme moderna e munito di fucile, mentre quello a destra è
vestito in modo più tradizionale ed è armato di arco e freccia, oltre ad un
kukri infilato nella cintola.
Infine, la parte più bassa dell’emblema nepalese durante la monarchia è
occupata da una banda rossa con la scritta sanscrita “Janani janmabhumisca svargadapi
gariyasi”, la madre e la madrepatria sono più grandi del paradiso.
Questa frase venne pronunciata dal dio Rama nel poema epico Ramayana,
quando, dopo aver sconfitto i demoni nell’Isola di Lanka, suo fratello Lakshman
propone di fermarsi lì, almeno per qualche tempo.
Ma Rama rispose “Non mi interessa Lanka, o Lakshman, seppur sia fatta d’oro,
la madre e la madrepatria sono più grandi del paradiso”.
Attuale emblema del Nepal |
Il nuovo simbolo araldico del Nepal venne adottato nel 2008 con l’istituzione
della repubblica ed è composto, sempre partendo dall’alto: da una piccola
bandiera nepalese al centro, ai lati della quale si dipartono due semicerchi
composti da sette fiori rossi di rododendro.
Sotto alla bandiera è situato il Monte Everest, di colore blu, quindi
una banda verde che rappresenta le colline e sulla quale è ritratta una silhouette
bianca con la forma del Nepal.
Sotto vi sono due mani che si stringono, con quella sinistra di donna,
riconoscibile grazie ai tipici braccialetti colorati.
Quindi è presente una fascia di colore giallo, con due fili di spighe
stilizzate, che rappresenta le fertili pianure del Terai a sud del paese.
Infine, come nel precedente simbolo araldico di stampo monarchico, in
basso è situata la banda rossa con il motto del dio Rama.
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