martedì 25 aprile 2017

Le etnie del Nepal, I parte

Stando al censimento del 2011, in Nepal sono presenti 125 etnie riconosciute, un numero sorprendentemente alto considerate le dimensioni modeste del paese ed il relativamente basso numero di abitanti (superficie e popolazione del Nepal sono 147.181 km2 e 26.494.504 abitanti, entrambi i dati circa la metà di quelli dell’Italia).
Questo è dovuto alla posizione come crocevia di movimenti migratori provenienti principalmente da est e da sud, e in minor misura da nord ed ovest.
Le differenze tra le etnie possono essere notevoli, somatiche, linguistiche e religiose, e talvolta anche geografiche, con zone di appartenenza abbastanza definite.
Bisogna però anche notare che all’interno della società induista il concetto di etnia viene spesso sostituito o sovrapposto con quello di casta e comunità, come dimostrato anche dai dati del censimento, sul quale basiamo la nostra breve panoramica.

Nome
Percentuale
Definizione
Area Principale
Origine
Chhetri
16.6
Casta (khas)
Colline e pianure
Indoeuropea
Bahun (Brahman)
12.2
Casta (khas)
Colline e pianure
Indoeuropea
Magar
7.1
Etnia
Colline
Tibeto-birmano
Tharu
6.6
Etnia
Pianure
Mista
Tamang
5.8
Etnia
Colline e Montagne
Tibeto-birmano
Newar
5
Etnia
Colline
Mista
Kami
4.8
Casta
Colline
Indoeuropea
Muslim
4.4
Comunità
Pianure
Indoeuropea
Yadav
4
Casta
Pianure
Indoeuropea
Rai
2.3
Etnia
Colline
Tibeto-birmano
Gurung
2
Etnia
Colline e Montagne
Tibeto-birmano
Damai/Dholi
1.8
Casta
Pianure e Colline
Indoeuropea
Thakuri
1.6
Casta
Colline e Pianure
Indoeuropea
Limbu
1.5
Etnia
Colline
Tibeto-birmano
Sarki
1.4
Casta
Colline e Pianure
Indoeuropea
Teli
1.4
Casta
Pianure e Colline
Indoeuropea
Chamar/Harijan
1.3
Casta
Pianure e Colline
Indoeuropea
Koiri/Kushwaha
1.2
Casta
Pianure e Colline
Indoeuropea
Altri
19



Sherpa
0.4
Etnia
Montagne
Tibeto-birmano
Thakali
0.1
Etnia
Colline e Montagne
Tibeto-birmano

Come riportato nella quarta colonna della nostra tabella, utile per fini espositivi potrebbe essere anche la classica divisione del Nepal in tre fasce geografiche: le pianure del sud, dove abita circa il 50% della popolazione, le colline del centro, dimora del 43% dei nepalesi, e le montagne della fascia settentrionale, dove risiede il rimanente 7% degli abitanti del paese.

Un altro parametro con cui possono essere divise le etnie nepalesi è quello dell’origine che può essere indoeuropea o tibeto-birmana, cui si aggiungono i tharu ed i newari, abitanti originari delle pianure e delle colline, la cui provenienza è incerta e si sono formati nel corso dei secoli subendo influenze sia indoeuropee che tibeto-birmane.

Partendo dai gruppi più numerosi, Chhetri e Bahun non sono etnie bensì le caste indù più alte della società nepalese, rispettivamente guerrieri e sacerdoti.
Etnicamente fanno parte dell’etnia indoeuropea khas che si è creata con secoli di migrazioni provenienti dall’India, che subirono un’impennata nel medioevo con la conquista del subcontinente indiano da parte dei mussulmani.
Dapprima abitanti delle pianure, i khas col tempo iniziarono ad occupare le colline, creando piccoli regni, principalmente nella zona centro-occidentale del Nepal.
Tra questi si distinse il Regno di Gorkha, che nel 1759, sotto il re Prithvi Narayan Shah, conquisterà la Valle di Kathmandu e creerà il Regno del Grande Nepal; da questo deriva anche l’alternativo nome di gorkhali, attribuito sia all’etnia che alla lingua khas, che è diventata infine il nepalese, lingua nazionale del Nepal.
Chiaramente questo fece dell’etnia khas una delle più potenti e dominanti, ed ancora oggi mantengono un notevole controllo sul paese.
In realtà, al di fuori della Valle di Kathmandu, i chhetri ed i bahun non hanno una posizione privilegiata e l’unica distinzione con altre caste ed etnie è data da una leggermente maggiore disponibilità economica.
Costituendo l’etnia principale del Nepal, le genti khas hanno uniformato il paese secondo i propri costumi, ma col passare del tempo molte tradizioni sono state influenzate, se non proprio sostituite, da usi più moderni.
Unica caratteristica distintiva di chhetri e bahun, che li rende facilmente distinguibili, è l’uso di indossare il yajnopavita o janai, il cordone sacro tipico dei bramini in India, ma che in Nepal viene concesso anche ai chhetri che propriamente sono guerrieri (kshatriya).
Architettonicamente le loro case sono in pietra e mattoni, con tetti di paglia, ed i muri sono tradizionalmente colorati di verde chiaro o rosso ocra; le dimensioni dipendono dalle finanze dei proprietari.

L’etnia magar è la più numerosa tra quelle di origini tibeto-birmane, alla quale appartiene il 7.1% dei nepalesi che abitano principalmente le colline del Nepal centro-occidentale.
Originariamente la loro religione era animistico-sciamanica, ma i continui e stretti contatti con popolazioni indoeuropee ha portato ad una progressiva influenza induista ed oggigiorno è difficile distinguere i magar dai khas, almeno su base religiosa.
Abili agricoltori e ottimi soldati, i magar sono una delle maggiori etnie nella formazione delle famose truppe Gurkha (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2016/10/breve-cenno-ai-gurkha.html) utilizzate dall’esercito britannico e quello indiano, oltre chiaramente quello nepalese.
Le tipiche case magar hanno muri ricoperti di fango rosso ed il tetto di paglia, e solitamente a pianta quadrata o rettangolare, seppur in passato fossero diffuse anche di forma rotonda od ovale.


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