Stando al censimento del 2011, in Nepal sono presenti 125 etnie
riconosciute, un numero sorprendentemente alto considerate le dimensioni
modeste del paese ed il relativamente basso numero di abitanti (superficie e
popolazione del Nepal sono 147.181 km2 e 26.494.504 abitanti, entrambi
i dati circa la metà di quelli dell’Italia).
Questo è dovuto alla posizione come crocevia di movimenti migratori
provenienti principalmente da est e da sud, e in minor misura da nord ed ovest.
Le differenze tra le etnie possono essere notevoli, somatiche,
linguistiche e religiose, e talvolta anche geografiche, con zone di
appartenenza abbastanza definite.
Bisogna però anche notare che all’interno della società induista il
concetto di etnia viene spesso sostituito o sovrapposto con quello di casta e comunità,
come dimostrato anche dai dati del censimento, sul quale basiamo la nostra
breve panoramica.
Nome
|
Percentuale
|
Definizione
|
Area Principale
|
Origine
|
Chhetri
|
16.6
|
Casta (khas)
|
Colline e pianure
|
Indoeuropea
|
Bahun (Brahman)
|
12.2
|
Casta (khas)
|
Colline e pianure
|
Indoeuropea
|
Magar
|
7.1
|
Etnia
|
Colline
|
Tibeto-birmano
|
Tharu
|
6.6
|
Etnia
|
Pianure
|
Mista
|
Tamang
|
5.8
|
Etnia
|
Colline e Montagne
|
Tibeto-birmano
|
Newar
|
5
|
Etnia
|
Colline
|
Mista
|
Kami
|
4.8
|
Casta
|
Colline
|
Indoeuropea
|
Muslim
|
4.4
|
Comunità
|
Pianure
|
Indoeuropea
|
Yadav
|
4
|
Casta
|
Pianure
|
Indoeuropea
|
Rai
|
2.3
|
Etnia
|
Colline
|
Tibeto-birmano
|
Gurung
|
2
|
Etnia
|
Colline e Montagne
|
Tibeto-birmano
|
Damai/Dholi
|
1.8
|
Casta
|
Pianure e Colline
|
Indoeuropea
|
Thakuri
|
1.6
|
Casta
|
Colline e Pianure
|
Indoeuropea
|
Limbu
|
1.5
|
Etnia
|
Colline
|
Tibeto-birmano
|
Sarki
|
1.4
|
Casta
|
Colline e Pianure
|
Indoeuropea
|
Teli
|
1.4
|
Casta
|
Pianure e Colline
|
Indoeuropea
|
Chamar/Harijan
|
1.3
|
Casta
|
Pianure e Colline
|
Indoeuropea
|
Koiri/Kushwaha
|
1.2
|
Casta
|
Pianure e Colline
|
Indoeuropea
|
Altri
|
19
|
|||
Sherpa
|
0.4
|
Etnia
|
Montagne
|
Tibeto-birmano
|
Thakali
|
0.1
|
Etnia
|
Colline e Montagne
|
Tibeto-birmano
|
Come riportato nella quarta colonna della nostra tabella, utile per fini
espositivi potrebbe essere anche la classica divisione del Nepal in tre fasce
geografiche: le pianure del sud, dove abita circa il 50% della popolazione, le
colline del centro, dimora del 43% dei nepalesi, e le montagne della fascia
settentrionale, dove risiede il rimanente 7% degli abitanti del paese.
Un altro parametro con cui possono essere divise le etnie nepalesi è
quello dell’origine che può essere indoeuropea o tibeto-birmana, cui si
aggiungono i tharu ed i newari, abitanti originari delle pianure e delle
colline, la cui provenienza è incerta e si sono formati nel corso dei secoli
subendo influenze sia indoeuropee che tibeto-birmane.
Partendo dai gruppi più numerosi, Chhetri e Bahun non sono etnie bensì
le caste indù più alte della società nepalese, rispettivamente guerrieri e
sacerdoti.
Etnicamente fanno parte dell’etnia indoeuropea khas che si è creata con
secoli di migrazioni provenienti dall’India, che subirono un’impennata nel
medioevo con la conquista del subcontinente indiano da parte dei mussulmani.
Dapprima abitanti delle pianure, i khas col tempo iniziarono ad occupare
le colline, creando piccoli regni, principalmente nella zona centro-occidentale
del Nepal.
Tra questi si distinse il Regno di Gorkha, che nel 1759, sotto il re
Prithvi Narayan Shah, conquisterà la Valle di Kathmandu e creerà il Regno del
Grande Nepal; da questo deriva anche l’alternativo nome di gorkhali, attribuito
sia all’etnia che alla lingua khas, che è diventata infine il nepalese, lingua
nazionale del Nepal.
Chiaramente questo fece dell’etnia khas una delle più potenti e
dominanti, ed ancora oggi mantengono un notevole controllo sul paese.
In realtà, al di fuori della Valle di Kathmandu, i chhetri ed i bahun
non hanno una posizione privilegiata e l’unica distinzione con altre caste ed
etnie è data da una leggermente maggiore disponibilità economica.
Costituendo l’etnia principale del Nepal, le genti khas hanno uniformato
il paese secondo i propri costumi, ma col passare del tempo molte tradizioni
sono state influenzate, se non proprio sostituite, da usi più moderni.
Unica caratteristica distintiva di chhetri e bahun, che li rende
facilmente distinguibili, è l’uso di indossare il yajnopavita o janai, il
cordone sacro tipico dei bramini in India, ma che in Nepal viene concesso anche
ai chhetri che propriamente sono guerrieri (kshatriya).
Architettonicamente le loro case sono in pietra e mattoni, con tetti di
paglia, ed i muri sono tradizionalmente colorati di verde chiaro o rosso ocra;
le dimensioni dipendono dalle finanze dei proprietari.
L’etnia magar è la più numerosa tra quelle di origini tibeto-birmane, alla
quale appartiene il 7.1% dei nepalesi che abitano principalmente le colline del
Nepal centro-occidentale.
Originariamente la loro religione era animistico-sciamanica, ma i
continui e stretti contatti con popolazioni indoeuropee ha portato ad una
progressiva influenza induista ed oggigiorno è difficile distinguere i magar
dai khas, almeno su base religiosa.
Abili agricoltori e ottimi soldati, i magar sono una delle maggiori
etnie nella formazione delle famose truppe Gurkha (http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2016/10/breve-cenno-ai-gurkha.html) utilizzate dall’esercito britannico
e quello indiano, oltre chiaramente quello nepalese.
Le tipiche case magar hanno muri ricoperti di fango rosso ed il tetto di
paglia, e solitamente a pianta quadrata o rettangolare, seppur in passato
fossero diffuse anche di forma rotonda od ovale.
Nessun commento:
Posta un commento