Libera traduzione di un articolo
apparso sulla prima pagina del The Times of India di un paio di anni fa,
intitolato “India ranks with Congo on nutrition scale” (India al pari del Congo
nella scala nutrizionale).
L’India è sul fondo della scala
mondiale sulla nutrizione insieme a paesi quali Angola, Camerun, Congo e Yemen.
Questa classifica, resa pubblica
dall’associazione Save the Children, ha analizzato l’impegno dei governi e i
risultati ottenuti nel migliorare la nutrizione in 36 paesi che ospitano il 90%
globale dei bambini malnutriti.
Lo studio ha anche paragonato le
performance dei vari paesi nel contrastare la sottonutrizione e la mortalità
infantile.
Ed ha scoperto che la spettacolare
crescita economica dell’India non si è tradotta in una migliore nutrizione dei
propri bambini.
I dati mostrano che circa il 50% dei
bambini indiani sono sottopeso o deficitari e più del 70% di donne e bambini
hanno seri problemi causati da tali deficienze, come ad esempio l’anemia.
Il rapporto afferma che i bambini delle
famiglie povere hanno il doppio delle probabilità di essere malnutriti rispetto
a quelli provenienti da famiglie ricche.
Sebbene, perfino tra i più abbienti,
il 20%, cioè un bambino su cinque, è sottonutrito.
La performance dell’India in questa
scala denota un debole impegno e quindi scarsi risultati.
Il numero di bambini che muoiono prima
del V compleanno a livello mondiale è diminuito dai 12 milioni del 1990 ai 6,9
milioni del 2011.
Ma, in contrasto con questo trend
generale positivo, il progresso nel ridurre l’infanzia sottonutrita sono molto
lenti e rimane la causa di più di un terzo delle morti infantili con cifre che
globalmente hanno raggiunto i 2,3 milioni nel 2011.
Anche i paesi confinanti con l’India,
come Bangladesh, Pakistan e Nepal, sono inclusi nel rapporto ma si comportano
meglio del grande vicino per quanto riguarda la malnutrizione.
Il direttore di Save the Children,
Thomas Chandy, afferma: «Conosciamo le aree geografiche e i gruppi sociali dove
i livelli di malnutrizione sono i più elevati. E sappiamo anche i motivi. Il
rapporto è un’indicatore della necessità di supportare l’impegno politico con
adeguate risorse e meccanismi effettivi».
Egli inoltre aggiunge: «In India, gli
stati che stanno sostenendo le loro politiche e i loro schemi con adeguate
risorse e volontà politica miglioreranno nel contrastare la malnutrizione e la
mortalità infantile e materna».
Uno dei problemi più gravi risulta
però la ancora bassissima spesa destinata alla salute: solo l’1,67% del PIL.
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