Un giorno il dio Indra decise di mettere
alla prova il suo carattere prendendo la forma di un falco ed inseguendo
Dharma, il dio della giustizia, che in quel momento aveva preso le sembianze di
una tortora.
Questa scappò spaventata ed andò a
rifugiarsi nel grembo di re Sivi.
Avvicinatosi, il falco disse con voce
umana “O Re, questo è il mio cibo naturale; dammi la tortora, ho fame! Sapendo
che io morirò se tu non ascolterai la mia preghiera, potresti considerarti
corretto e giusto?”.
Sivi rispose “Questa creatura è volata
nel mio grembo per protezione, non posso abbandonarla, quindi ti darò
dell’altra carne per l’equivalente del suo peso”.
Il falco annuì “Va bene, dammi la tua
carne”.
Il re acconsentì, ma appena si tagliava
un pezzo di carne e lo metteva sul piatto della bilancia, la tortora sembrava
pesare sempre di più, finché re Sivi non mise tutto sé stesso sul piatto.
A quel punto si udì una voce celestiale
“Ben fatto, questo è l’equivalente del peso della tortora”.
Quindi Indra e Dharma abbandonarono la
forma animale e benedirono re Sivi.
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