martedì 19 luglio 2016

Furti di mucche a Delhi

Vaches Inde 2006.JPGInteressante articolo, di alcuni mesi fa, tratto dalla versione internet del The Times of India, il quotidiano in lingua inglese più diffuso nel subcontinente, sulla questione dei furti di mucche a Delhi e dell’aumento del consumo di carne, anche bovina, da parte degli indiani. Libera traduzione.

Furti di mucche in aumento in India: per le nuove generazioni di ladri di bestiame nulla è sacro.
Nuova Delhi: quando la notte scende su questa arcigna capitale, varie bande vagano per le buie strade in cerca di facili prede tra la vasta popolazione di senza tetto della città; negli ultimi anni migliaia sono state radunate e portate via a bordo di camion.
La polizia afferma di aver aumentato i pattugliamenti ed i posti di blocco per cercare di fermare il contrabbando. In alcuni casi gli agenti si sono infiltrati nelle bande per cercare di coglilerli sul fatto ma le brutali catture continuano e le vittime – scheletriche mucche che stanno rapidamente perdendo il loro status sacro per alcuni indinai – vengono macellate e vendute per carne e pelle.

Il contrabbando di bestiame, qui chiamato “sollevamento”, è una piaga in crescita a Nuova Delhi, poiché un sempre maggior numero di facoltosi indiani stanno sviluppando il piacere di gustare carne, perfino quella di mucca, notoriamente sacra nell’induismo. I criminali catturano alcune delle circa 40.000 mucche che vagano per le strade di questa metropoli e le vendono a macelli illegali in villaggi non molto lontani.
Molte mucche di Delhi sono attive nella produzione di latticini ed i loro padroni non hanno abbastanza soldi o terreno per poterle tenere rinchiuse in recinti, quindi gli animali pascolano le verdeggianti mezzerie e gli onnipresenti cumuli di rifiuti. Altre, troppo vecchie per essere munte, spesso vengono abbandonate e lasciate vagare nelle strade finché non muoiono, o vengono raccolte dai ladri di bestiame.

Gruppi di agenti di polizia inseguono i criminali ma i desperados – alla guida di vecchi camion – non si fanno molti problemi a speronare le auto della polizia e passare attraverso i posti di blocco. Addirittura spingono le mucche sulla strada, forzando gli inorriditi agenti a sterzare all’improvviso per evitare di commettere ciò che molti ancora considerano un grave peccato (l’uccisione di una mucca).
“Queste bande di criminali, di solito, sono alla ricerca di mucche randagie, ma rubano anche motociclette e scooter. – afferma in un’intervista l’agente Bhisham Singh – Recentemente hanno anche rapito una donna per poi sottoporla ad una violenza di gruppo”.

Dietro a questi furti di bestiame c’è un profondo cambiamento nella società indiana. Il consumo di carne – principalmente di pollo – sta diventando ammissibile anche tra gli indù. L’India oggigiorno è il più grande produttore di latticini e di bovini, ed è il più grande esportatore di carne bovina, avendo superato l’anno scorso il Brasile, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli USA.
La mggior parte di quella carne bovina è di bufalo (l’India possiede il 50% della popolazione mondiale di bufali) che non sono considerati sacri, ma alcune stime ufficiali in Andra Pradesh mostrano che ci sono 3.100 macelli illegali in quello stato, a fronte di soli sei muniti di licenza. Recentemente un’investigazione da parte di un giornale ha scoperto che decine di migliaia di bovini vengono venduti annualmente per la macellazione nel mercato di uno solo dei 64 distretti. Uccidere mucche è ilegale nella maggior parte del territorio indiano ed in alcuni stati lo è anche il solo possesso di carne di mucca.

Gran parte di mucche e manzi illegali viene probabilmente venduta come bufalo, un semplice modo per nascondere un atto sacrilego, ma talvolta giunge fino a venditori di carne di Delhi, i numeri di cellulari dei quali girano sottovoce, ed è possibile ordinare bistecche da questi venditori illegali, attraverso transazioni simili a quelle del traffico di stupefacenti.
La carne di mucca e manzo è anche consumata comunemente da mussulmani e dalit (fuoricasta), tra gli abitanti più marginalizzati del paese. Infatti, il consumo di carne sta aumentando tra i poveri, secondo statistiche del governo.
Anuj Agrawal, 28 anni, è cresciuto in una famiglia indù strettamente vegetariana ma ha provato la carne di pollo durante l’adolescenza mentre era al ristorante con degli amici. Ora mangia ogni tipo di carna, comprese bistecche di manzo ed hamburger. “Una volta assaggiata la carne, non torni indietro a frutta e verdura” afferma Agrawal.
Sostiene inoltre che molti suoi amici stanno facendo un simile passaggio, ma non mangia carne con i suoi nonni “Sarei scomunicato! Quando sono con loto mangio vegetariano, voglio ereditare qualcosa!” (a dimostrazione di come anni di cultura e regole imposte vengano sconfitti con poco).
“In un certo modo, l’aumento del gradimento di mucca e manzo è il risultato dell’intenso sforzo del governo per aumentare la produzione di latte, che ha portato ad un proliferare di razze straniere che non godono della stessa reverenza di quelle idigene”, afferma Clementien Pauws, presidente della Karuna Society for Animals and Nature, un’agenzia per il benessere degli animali in Andra Pradesh.
“Ora le mucche sono viste solo come soldi e business, non da un punto di vista religioso.”, continua la signora Pauws “Vengono semplicemente portate ai macelli: è terribile”.
Ciò non vuol dire che mangiare carne di mucca o manzo sia ancora largamente accettato. La maggior parte degli indù adora le mucche ed il BJP, attualmente primo partito politico del paese, ha chiesto che le leggi contro la macellazione delle mucche vengano rafforzate.
Alcuni proprietari di terreni ed abitazioni rifiutano addirittura di accettare affittuari che confessano di non essere vegetariani.

Ma la domanda di carne di mucca e manzo continua a crescere, dicono in molti, e con questo i furti di bestiame. “L’anno scorso la polizia ha arrestato 150 criminali a Delhi, un numero record, e quest’anno continuano ad aumentare”, afferma il già citato agente di polizia Bhisham Singh.
Tipicamente i ladri di bestiame entrano di nascosto in città di notte e quando notano delle mucche randagie in zone poco frequentate fermano il camion, tirano fuori una rampa e con una corda sipngono la mucca verso il suo triste destino.
Di solito i ladri riescono a stipare 10 mucche su un camion ed ognuna vale circa 5.000 rupie (circa 70 euro). In un paese dove più di 500 milioni di persone vive con meno di 2 dollari al giorno, poterne guadagnare centinaia col lavoro di una singola notte rappresenta una seria tentazione.
Un uomo che ha aiutato la polizia nel vicino stato dell’Uttar Pradesh afferma, in condizioni di anonimato per paura di ritorsioni, che i ladri di bestiame spesso riescono a farla franca grazie alla corruzione “Perfino se riescono a mandarli in galera, ne escono dopo 10-15 giorni e ricommettono lo stesso crimine”.

Questo triste destino delle mucche di Delhi ha spinto alcuni indù a creare dei ricoveri alla periferi della metropoli, tra i quali uno dei più grandi è il Shri Mataji Gaushal, dove vivono migliaia di mucche su 42 acri di terreno (circa 17 ettari).
Talvolta però l’aiuto arriva in ritardo. Brijinder Sharma il manager del ricovero, i muri del quale sono decorati con disegni di Krishna che abbraccia un vitello, ha mostrato un video di un camion stipato di mucche bloccato mentre procedeva verso un macello illegale. Molte mucche erano già morte a causa del caldo.
“Lo stato sociale e religioso delle mucche in India è sotto attacco”, afferma il signor Sharma, ma spera che il suo ricovero, con un budget di circa 5,4 milioni di dollari, sponsorizzati quasi interamente da ricchi indiani residenti negl Stati Uniti, possa aiutare ad invertire questo trend.

La pomeridiana nutrizione presso il ricovero attrae una folla di allegri spettatori. Il mandriano Abhishek chiama a gran voce tra la moltitudine “Sakhi! Sakhi!”. Una grande mucca con enormi corna si precipita in fronte alla mandria e lui la baci sul naso, la mucca risponde leccando metà viso di un raggiante Abhishek.

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