Pokhara è una città nepalese di circa 360 mila abitanti,
situata tra le verdeggianti collline ai piedi dell’Himalaya, ad un’altitudine
media di circa 1000 m s.l.m., sulle sponde di un placido lago.
Contrariamente a quasi tutte le altre città nepalesi, Pokhara
non è mai stata la capitale di alcun regno o principato, ma deve il suo
sviluppo alla posizione lungo un’antica rotta del sale verso il Tibet.
Nonostante questo, la città è stata in realtà per lunghissimo
tempo poco più di un villaggio, a causa dell’assenza di strade, fino al 1971
quando venne completata, con aiuti finanziari e tecnici dell’India, la Siddhartha
Highway, lunga circa 180 km, che collega Pokhara al confine indo-nepalese di
Sunauli; mentre successivamente, nel 1974, venne completata la Prithvi Highway
che con un percorso di circa 174 km unisce Pokhara alla Tribhuvan Highway, a 26
km da Kathmandu.
Questo purtroppo non fu comunque di molto aiuto allo
sviluppo economico della città, visto che l’avanzare della modernità aveva reso
obsoleta l’antica rotta del sale per il Tibet ma, grazie alla favorevole
posizione ai piedi dell’Himalaya ed altri piccoli fattori che vedremo più
avanti, Pokhara è stata in grado di trasformarsi in un ottimo centro turistico
internazionale.
Storicamente la “scoperta” di Pokhara da parte degli
occidentali viene attribuita agli hyppie, in viaggio verso Kathmandu, i quali
apprezzavano i paesaggi, il buon clima, l’economicità della vita e
probabilmente anche la cannabis che cresce spontanea un po’ ovunque nelle
vicine montagne.
Successivamente, grazie a leggi più restrittive in materia
di visti e di droghe, verso la metà degli anni ’70, Pokhara iniziò ad attirare l’attenzione
degli alpinisti e degli amanti dell’alta montagna in genere.
Dai primi anni ’90, grazie ai miglioramenti dei mezzi di
trasporto a livello internazionale, il Nepal è diventato una meta piuttosto
ambita da viaggiatori e turisti di tutto il mondo, attirati nel paese per vari
motivi, ma a Pokhara in particolare per poter osservare da vicino le
spettacolari cime innevate delle montagne.
Un altro fattore che rende un soggiorno a Pokhara
particolarmente piacevole è l’ottimo rapporto qualità prezzo dei servizi
rivolti ai turisti, soprattutto alberghi e ristoranti, nonostante sia in realtà
la città più costosa del Nepal, anche della capitale Kathmandu.
Infine, bisogna anche notare le grandi differenze che il
fato stesso ha assegnato alla fortunata Pokhara rispetto al destino tragico
della Valle di Kathmandu, dove avvenivano la maggior parte degli sconvolgimenti
politici e dei disordini che hanno interessato il Nepal fino a pochi anni fa.
Perfino durante il violento terremoto del 2015, seppur
l’epicentro della prima più grave scossa fosse esattamente a metà strada tra
Kathmandu e Pokhara, in quest’ultima i danni a persone e cose sono stati
decisamente inferiori grazie alla conformazione del terreno, che nel caso di
Pokhara è ben fermo su dure rocce che tendono ad attutire l’effetto delle onde
sismiche (al contrario la Valle di Kathmandu si è formata dal ritirarsi di un
antico lago ed il terreno soffice ha permesso alle onde di liberare la loro
devastante energia; per ulteriori dettagli http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2016/07/il-terremoto-nepalese-del-2015.html).
Oggigiorno il turismo di Pokhara è estremamente eterogeneo,
con visitatori stranieri di ogni sorta: ricchi signori attempati alloggiati
negli alberghi più comodi, famiglie benestanti semi-spartane, coppie giovani
avventurose, vecchi fricchettoni e viaggiatori dall’India.
A questi chiaramente si aggiungono anche le persone più
agiate del Nepal, i quali apprezzano le stesse identiche attrazioni dei loro
simili stranieri.
Oltre a trascorrere ore interminabili a mangiare e
rilassarsi nei vari locali situati soprattutto nella panoramica zona del
lungolago, magari in attesa di organizzare un trekking o per riposarsi dopo
averne percorso uno, Pokhara offre anche qualche simpatica attività da compiere
all’aria aperta.
Chiaramente molto popolari sono le camminate nei dintorni,
su tutte la salita verso la collina di Sarangkot, dalla cima della quale si
possono ammirare dei panorami delle montagne davvero mozzafiato.
Numerosi sono anche i negozi che affittano biciclette che
poter perlustrare i dintorni, ma utili anche per muoversi in città visto che il
traffico è quasi inesistente e le distanze spesso notevoli.
Simpatica è anche una gita sul lago, a bordo di barcone di
legno o di grandi pedalò, ma recentemente sono sempre di più le agenzie che
offrono l’affitto di canoe e kayak, che essendo più agili e veloci, permettono
di esplorare maggiormente il lago e con minor fatica.
Ma il re delle attività di Pokhara è sicuramente il
parapendio, grazie alla favorevolissima posizione della già citata collina di
Sarangkot (per più precisi dettagli rimandiamo ad un post dedicato all’argomento
http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2016/06/il-parapendio-in-nepal.html).
Per il resto, le numerosissime agenzie di viaggio di
Pokhara offrono ovviamente vari servizi per i trekking sulle vicine montagne (http://informazioniindiaenepal.blogspot.it/2016/07/trekking-in-nepal.html),
ma stanno diventando sempre più popolari anche il rafting ed altre attività che
si possono svolgere lungo i fiumi non molto lontano dalla città.
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