venerdì 8 luglio 2016

La Valle di Kathmandu: geografia e storia

View over Kathmandu 2005.JPGLa Valle di Katmandu è un luogo estremamente interessante da numerosi punti di vista: naturalistico-geografico, storico, cultural-religioso ed artistico.
Purtroppo il terremoto del 2015 ha distrutto e danneggiato molti monumenti, ma grazie alla notevole abbondanza sono anche numerosi quelli che si sono salvati o che iniziano ad essere restaurati.
In questa prima parte descriveremo gli aspetti naturalistico-geografici e storici, nella seconda parte quelli religioso, culturale ed artistico.

Collocata geograficamente in mezzo alle verdissime colline pre-himalayane, ad un’altitudine di circa 1.300 m s.l.m., seppur vittima di un sempre crescente sovrappopolamento, la Valle di Kathmandu offre ancora numerose aree verdi coperte dai campi e da una lussureggiante vegetazione.
Anticamente infatti la zona era un enorme lago che si prosciugò improvvisamente a causa di movimenti sismici che crearono una spaccatura a sud, in una zona chiamata oggi Gola di Chobar, dalla quale defluì l’acqua, che lasciò dietro di sé terreni particolarmente fertili.
Purtroppo le foreste vere e proprie sono ormai pressoché sparite dalla pianura, ma occupano ancora, più o meno indisturbate, le colline che fanno da contorno, e grazie a questo, nella valle sono presenti numerosissime specie di piante, fiori, animali, uccelli e insetti.
A fare da cornice, verso nord, si estende la meravigliosa catena himalayana con le alte cime innevate, osservabili, durante le giornate serene, da molti punti della valle, tra cui panoramicissimi villaggi (come Nagarkot e Dhulikel) situati sulle colline nella zona orientale.

Dal punto di vista storico la Valle di Katmandu è sempre stata il fulcro della politica nepalese, visto che al suo interno si trovano le tre più importanti città del Nepal: Kathmandu, Patan e Bakhtapur.
Per lunghi anni questi nuclei urbani furono regni indipendenti, finché intorno al 1300 tutta la Valle fu sottomessa dalla dinastia Mallia di Kathmandu.
Questo però non segnò la fine della frammentazione della valle, poiché la dinastia si divise e nello stesso momento più di un re Mallia governava sulle tre città.
Bisognò quindi aspettare ancora quasi cinquecento anni (1768) prima che la valle venisse davvero unificata, ad opera però di una dinastia proveniente da fuori, precisamente dagli Shah di Gorkha (città situata a un’ottantina di chilometri a ovest).

Data la posizione alquanto remota, una caratteristica storica peculiare della Valle di Kathmandu, e più in generale del Nepal, è che non fu mai assoggettata da invasori stranieri, né dai mussulmani, né dagli inglesi.
I mussulmani governarono il nord dell’India per quasi 500 anni, ma in Nepal si limitarono a sporadiche scorribande, grazie anche a tatticissimi matrimoni di convenienze tra principi nepalesi e mussulmani, come testimoniato ampiamente dal nome stesso della dinastia governante: Shah.
E neppure gli inglesi governarono mai sul Nepal, sebbene le battaglie combattute tra le due parti li abbiano sempre visti uscire vittoriosi; data però la posizione remota e la limitata presenza di risorse (almeno in confronto all’India) gli inglesi non ne fecero mai una propria colonia, seppur ne abbiano limitato chiaramente le mire espansionistiche.
Bisogna ricordare che in passato il Nepal era molto più esteso dell’attuale territorio, arrivando a comprendere tutta l’area che va dal Kashmir fino al Bhutan, e a sud fin quasi alle rive del Gange.

Più recentemente, nel 1846, la dinastia Shah subì una strana congiura, fondamentalmente un intricato complotto di palazzo, che vide l’uccisione di un gran numero di nobili e portò al potere un giovane spietato quanto ambizioso, tal Jung Bahadur, che cambiò il nome della dinastia nel più prestigioso Rana e isolò completamente il paese per circa un centinaio di anni.
Finché i cambiamenti politici che interessavano le zone circostanti non giunsero nella valle, istigando il vecchio Re Shah Tribhuvan a rovesciare la dinastia Rana e costringere gli inoperosi e scialacquatori regnanti a fuggire dal paese.
Infine, quando il Nepal sembrava iniziare un lento ma progressivo sviluppo, il misterioso e ormai noto massacro al Palazzo Reale, nel Giugno 2001, diede il via ad una lunga serie di drammatici sconvolgimenti politici terminati in questi anni con la fine della monarchia e l’instaurazione della repubblica.

Tutti questi recenti avvenimenti sono accaduti a Kathmandu, ponendo ancora una volta la valle al centro della turbolenta storia nepalese.

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