Purtroppo il terremoto del 2015 ha distrutto e danneggiato
molti monumenti, ma grazie alla notevole abbondanza sono anche numerosi quelli
che si sono salvati o che iniziano ad essere restaurati.
In questa prima parte descriveremo gli aspetti
naturalistico-geografici e storici, nella seconda parte quelli religioso,
culturale ed artistico.
Collocata geograficamente in mezzo alle verdissime colline
pre-himalayane, ad un’altitudine di circa 1.300 m s.l.m., seppur vittima di un
sempre crescente sovrappopolamento, la Valle di Kathmandu offre ancora numerose
aree verdi coperte dai campi e da una lussureggiante vegetazione.
Anticamente infatti la zona era un enorme lago che si
prosciugò improvvisamente a causa di movimenti sismici che crearono una
spaccatura a sud, in una zona chiamata oggi Gola di Chobar, dalla quale defluì
l’acqua, che lasciò dietro di sé terreni particolarmente fertili.
Purtroppo le foreste vere e proprie sono ormai pressoché sparite
dalla pianura, ma occupano ancora, più o meno indisturbate, le colline che
fanno da contorno, e grazie a questo, nella valle sono presenti numerosissime
specie di piante, fiori, animali, uccelli e insetti.
A fare da cornice, verso nord, si estende la meravigliosa
catena himalayana con le alte cime innevate, osservabili, durante le giornate
serene, da molti punti della valle, tra cui panoramicissimi villaggi (come
Nagarkot e Dhulikel) situati sulle colline nella zona orientale.
Dal punto di vista storico la Valle di Katmandu è sempre
stata il fulcro della politica nepalese, visto che al suo interno si trovano le
tre più importanti città del Nepal: Kathmandu, Patan e Bakhtapur.
Per lunghi anni questi nuclei urbani furono regni
indipendenti, finché intorno al 1300 tutta la Valle fu sottomessa dalla
dinastia Mallia di Kathmandu.
Questo però non segnò la fine della frammentazione della
valle, poiché la dinastia si divise e nello stesso momento più di un re Mallia
governava sulle tre città.
Bisognò quindi aspettare ancora quasi cinquecento anni (1768)
prima che la valle venisse davvero unificata, ad opera però di una dinastia
proveniente da fuori, precisamente dagli Shah di Gorkha (città situata a
un’ottantina di chilometri a ovest).
Data la posizione alquanto remota, una caratteristica
storica peculiare della Valle di Kathmandu, e più in generale del Nepal, è che
non fu mai assoggettata da invasori stranieri, né dai mussulmani, né dagli
inglesi.
I mussulmani governarono il nord dell’India per quasi 500
anni, ma in Nepal si limitarono a sporadiche scorribande, grazie anche a
tatticissimi matrimoni di convenienze tra principi nepalesi e mussulmani, come
testimoniato ampiamente dal nome stesso della dinastia governante: Shah.
E neppure gli inglesi governarono mai sul Nepal, sebbene le
battaglie combattute tra le due parti li abbiano sempre visti uscire
vittoriosi; data però la posizione remota e la limitata presenza di risorse
(almeno in confronto all’India) gli inglesi non ne fecero mai una propria
colonia, seppur ne abbiano limitato chiaramente le mire espansionistiche.
Bisogna ricordare che in passato il Nepal era molto più
esteso dell’attuale territorio, arrivando a comprendere tutta l’area che va dal
Kashmir fino al Bhutan, e a sud fin quasi alle rive del Gange.
Più recentemente, nel 1846, la dinastia Shah subì una
strana congiura, fondamentalmente un intricato complotto di palazzo, che vide
l’uccisione di un gran numero di nobili e portò al potere un giovane spietato
quanto ambizioso, tal Jung Bahadur, che cambiò il nome della dinastia nel più
prestigioso Rana e isolò completamente il paese per circa un centinaio di anni.
Finché i cambiamenti politici che interessavano le zone circostanti
non giunsero nella valle, istigando il vecchio Re Shah Tribhuvan a rovesciare
la dinastia Rana e costringere gli inoperosi e scialacquatori regnanti a
fuggire dal paese.
Infine, quando il Nepal sembrava iniziare un lento ma
progressivo sviluppo, il misterioso e ormai noto massacro al Palazzo Reale, nel
Giugno 2001, diede il via ad una lunga serie di drammatici sconvolgimenti
politici terminati in questi anni con la fine della monarchia e l’instaurazione
della repubblica.
Tutti questi recenti avvenimenti sono accaduti a Kathmandu,
ponendo ancora una volta la valle al centro della turbolenta storia nepalese.
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