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Il fiume Chambal nei pressi di Kota in Rajasthan |
In questa seconda parte della nostra panoramica sui fiumi
più lunghi dell’India, accenneremo brevemente a 6 corsi d’acqua tra i 960 ed i
765 chilometri: Chenab, Chambal, Gomti, Mahanadi, Son e Kaveri.
Il Chenab è lungo circa 960 chilometri, partendo dalle
remote regioni montane dell’Himachal Pradesh, fino alle pianure del Pakistan,
dove merge nel fiume Indo, dopo aver assorbito gli altri 4 fiumi storici del
Punjab, Sutlej, Jhelum, Ravi e Beas (per ulteriori dettagli su questo bacino
idrico rimandiamo al primo post dedicato ai fiumi indiani http://informazioniindiaenepal.blogspot.in/2017/03/i-fiumi-indiani-introduzione-generale.html).
Oltre all’importanza del Chenab per l’agricoltura, di
notevole interesse storico è il luogo d’incontro di questo fiume con l’Indo, in
quanto pare ospitare le fondamenta dell’antica Alessandria sull’Indo, città
fondata da Alessandro Magno.
Stando a Diodoro Siculo, questa importante colonia macedone sulle
rive del fiume Acesines (nome greco del Chenab dall’originale sanscrito Asekini)
era abitata da circa 10.000 persone, principalmente veterani traci e locali.
Il fiume Chambal è lungo anch’esso circa 960 km ed è un
tributario dello Yamuna.
Originario delle colline Vindhya dello stato centrale del
Madhya Pradesh, scorre in direzione nord-nord est, bagnando il Rajasthan e
costituendo in alcuni tratti un confine naturale tra i due stati, prima di
entrare brevemente in Uttar Pradesh e sfociare nello Yamuna.
L’importanza del Chambal è soprattutto naturalistica,
grazie al fatto che, attraversando aree forestali scarsamente abitate, possiede
acque particolarmente pulite che ospitano flora e fauna molto varie, tra cui i
rari delfini del Gange, i gaviali e ben 8 specie di tartarughe.
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Il fiume Gomti presso Jaunpur all'inizio dell'800 |
Il fiume Gomti nasce da una riserva idrica nella zona
occidentale dello stato dell’Uttar Pradesh, che attraversa per lungo prima di
sfociare, dopo circa 900 km, nel Gange.
La sua portata è piuttosto irregolare in quanto dipende
principalmente da piccole sorgenti e dalle piogge monsoniche.
L’importanza religiosa del Gomti è abbastanza limitata,
mentre maggiore è quella storica, attraversando città dal ricco passato come
Lucknow (ancora oggi capitale dell’Uttar Pradesh), Sultanpur e Jaunpur (alcuni
secoli fa capitali di piccoli ma ricchi principati mussulmani).
Piccola curiosità, lungo le sponde di questo fiume sono
facilmente rinvenibili opercoli di alcune lumache di fiume, chiamati localmente
Gomti Chakra e considerati nell’induismo amuleti di buon auspicio per la
protezione dei bambini.
Il fiume Mahanadi in Chhattisgarh |
Il Mahanadi è un fiume di 858 chilometri che scorre nella
zona centro-orientale dell’India ed è il corso d’acqua più importante dello
stato dell’Orissa.
Come gli altri fiumi del centro del paese che non sgorgano
da ghiacciai di montagna, il Mahanadi è stagionale e si forma dalla confluenza
di numerosi rivoli, quindi è difficile individuare il punto preciso da cui far
partire il suo percorso, che comunque si trova tra le colline dello stato del
Chhattisgarh.
Di scarso interesse religioso, il Mahanadi (letteralmente
grande, maha, fiume, nadi) storicamente è stato sfruttato per fini commerciali
sfociando, con un vasto delta, presso alcuni centri urbani che in passato erano
fiorenti porti, come Cuttack e Sambalpur.
Fino a metà del secolo scorso infatti la parte finale del
Mahanadi era interamente navigabile per quasi 200 chilometri, permettendo
quindi un rapido trasporto delle merci che arrivavano dal mare verso il
centro-nord del paese, ma successivamente con la costruzione della diga di
Hirakud terminata nel 1957, la navigabilità del Mahanadi venne compromessa e
limitata ormai al solo delta ed alla grande riserva d’acqua creatasi con la
diga.
Costruzione della diga che, seppur abbia portato numerosi
disagi e controversie, si sta rivelando estremamente utile nel tenere sotto
controllo le periodiche e devastanti inondazioni che in passato avevano fatto
guadagnare al Mahanadi il poco edificante titolo di “Dispiacere dell’Orissa”.
Il fiume Son è il secondo tributario meridionale del Gange
dopo lo Yamuna, con una lunghezza di circa 784 chilometri.
La sorgente si trova ad Amarkantak, tra le colline del
Madhya Pradesh, non molto lontano da dove sgorga il fiume Narmada, solo che il
Son, invece di scorrere in direzione ovest, sale verso nord, entrando in Uttar
Pradesh, Jarkhand e Bihar, prima di confluire nel Gange presso la città di
Patna.
A causa della sua scarsa profondità ma notevole ampiezza,
il Son non è facilmente sfruttabile e rappresenta una discreta sfida dal punto
di vista ingegneristico, motivo del numero limitato di dighe e ponti.
Le cascate di Hogennakal sul fiume Kaveri |
Come il Godavari ed il Krishna, anche il Kaveri sgorga
presso la zona occidentale dell’altopiano del Deccan per andare a sfociare sul
lato opposto nel Golfo del Bengala.
Trovandosi però più a sud, dove il cono della penisola
indiana si restringe, il Kaveri ha una lunghezza decisamente inferiore, stimata
attorno ai 765 km.
Importante corso d’acqua fin dall’antichità, il Kaveri
ospita sulle proprie sponde alcuni centri religiosi, storiche cittadine, nonché
il primo impianto idroelettrico dell’Asia, costruito nel 1902 per rifornire di
elettricità la città di Bangalore.
Anche lo sfruttamento per l’irrigazione è notevole, con la
presenza di ben 12 dighe e vari canali.
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