sabato 10 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, passeriformes, famiglia pycnonotidae

MolpastesKeulemans.jpg
Il bulbul ventrerosso (pycnonotus cafer)
ed il bulbul orecchie bianche (pycnonotus leucotis)
La famiglia dei pycnonotidae comprende circa 130 specie di uccelli canori di piccole dimensioni, onnivori, molti dei quali vengono chiamati bulbul.
Dall’arabo, bulbul significa usignolo, al quale i bulbul sono accomunati per la piacevole voce, sebbene l’usignolo faccia parte di un’altra famiglia di passeriformes, i muscicapidae.
Tra le caratteristiche fisiche più evidenti, molte specie di bulbul presentano dei ciuffi sulla testa, talvolta appena accennati, spesso molto sviluppati.
In India se ne possono incontrare ben 19 specie di cui almeno 4 molto comuni ed altre 3-4 abbastanza diffuse.

Genere Pycnonotus
I 4 bulbul del genere pycnonotus presenti in India sono tra gli uccelli più facili da avvistare, molto diffusi anche nelle grandi città.
Il bulbul dal ventrerosso (pycnonotus cafer) si può incontrare ovunque e si distingue per aver la testa nera, leggermente a punta, il dorso grigio striato di bianco ed il sottocoda rosso vivo.

Simile per diffusione, seppur con un areale minore essendo assente nella zona centro-occidentale del subcontinente, è il bulbul dai mustacchi rossi (pycnonotus jocosus), di dimensioni identiche al ventrerosso (20 cm), ma con una distintiva cresta e le guance bianche con una macchiolina rossa.
Mauritius Rotohrbülbül.jpg
Il bulbul dai mustacchi rossi (pycnonotus jocosus)
La testa è nera, il dorso grigio scuro omogeneo, il ventre bianco, e come il precedente il sottocoda è rosso.

Il bulbul dalle orecchie bianche (pycnonotus leucotis) abita l’area occidentale dell’India, dove quindi sopperisce all’assenza del bulbul guancerosse, dal quale si distingue per numerose caratteristiche: le testa è priva di cresta, la guancia bianca è sprovvista della macchia rossa ed il sottocoda è giallo.

Il bulbul dell’Himalaya (pycnonotus leucogenys) sostituisce i precedenti bulbul sulle montagne, avendo un range altimetrico decisamente superiore, dai 300 ai 2.400 metri, mentre negli altri 3 va dal livello del mare al massimo ai 1.800 metri.
Come il bulbul guancerosse, anche quello dell’Himalaya possiede una vistosa cresta puntata in avanti; oltre a questo gli altri tratti sono: testa nera, guance bianche, dorso grigio, petto chiaro e sottocoda giallo.

Genere Hemixos
Piuttosto diffuso in Uttarkhand, Nepal ed il nord-est è il bulbul cenerino (hemixos flavala) con caratteristiche fisiche poco appariscenti ma varie, che ne fanno un uccello particolarmente grazioso se osservato da vicino.
HemixusCinereusKeulemans.jpg
Il bulbul di montagna (hemixos flavala)
Sulla testa possiede alcuni ciuffi che gli donano una forma a punta, il viso è nero, con guancia marroncino, la gola bianca, il dorso grigio, le ali verdi bordate di nero fino alla coda e ventre marroncino che scema sul bianco.

Genere Hypsipetes
Il bulbul di montagna (hypsipetes mcclellandii) ha un areale molto simile al bulbul cenerino, dal quale si distingue però molto facilmente per vari motivi.
Come dal nome, il bulbul di montagna vive a quote superiori, tra i 900 ed i 2.700 metri, mentre il cenerino si attesta tra i 700 ed i 1.600; le dimensioni anche sono maggiori, con il bulbul di montagna sui 23 centimetri contro 20; infine il piumaggio è molto diverso, con il bulbul di montagna dotato di varie tonalità di marrone, con striature su viso e collo.
Anche lui possiede dei ciuffi sulla testa che gli danno una forma leggermente a punta.

Il bulbul nero (hypsipetes leucocephalus) vive diffusamente su tutto l’arco himalayano, dall’Afghanistan alla Birmania, ed è presente anche nell’India meridionale, lungo tutta la costa occidentale a sud di Mumbai.
Come dal nome ha il corpo nero, o grigio scuro, qualche ciuffo in testa e becco e zampe coralline, caratteristiche che ne fanno un uccello molto facile da riconoscere.

Anche il bulbul nero è leggermente più grande della media, 23 centimetri e può vivere ad altitudini che raggiungono i 3.000 metri, in foreste mature, piantagioni, parchi e giardini.

Nessun commento:

Posta un commento