giovedì 22 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, famiglia turdidae

Il tordo golascura (turdus ruficollis)
Sebbene la tassonomia dei turdidae sia recentemente in continua evoluzione, al momento comprende circa 170 specie di uccelli, di medie dimensioni, con lunghezze variabili dai 12 ai 33 centimetri.
Il becco è di solito molto robusto, per sopperire alla loro dieta onnivora, con le zampe anche queste robuste e protette da placche cornee, a causa delle loro abitudine terricole.
Grazie alla dieta molto varia, vivono in differenti tipi di habitat, in particolare quelli misti, con boschetti, cespugli, radure e prati; molte specie sono dotate di ottima vocalizzazione.

In India se ne possono incontrare circa una trentina di specie, ma hanno quasi tutte areali molto limitati e sparsi, principalmente lungo l’arco himalayano e nel nord-est, quindi non sono facilmente avvistabili.
La maggior parte delle specie appartengono ai generi turdus e zoothera, di cui fanno parte quegli uccelli chiamati in italiano tordi e merli.

Il tordo aligrigie (turdus boulboul)
Genere Turdus
Nel subcontinente indiano sono presenti circa 15-18 specie, in base ai differenti sistemi tassonomici, di uccelli appartenenti al genere turdus.
Almeno tre specie hanno un areale limitato all’Himalaya, ma almeno omogeneo lungo tutto l’arco montano e si possono quindi incontrare con una certa frequenza nell’India del nord.

L’areale maggiore, quindi anche la diffusione, è quello del tordo golascura (turdus ruficollis) che in inverno è presente dal Pakistan (dove scende anche lungo il fiume Indo), fino al confine con la Birmania, e lo si può osservare ai limiti delle foreste, tra gli arbusti e nei pressi di coltivazioni.
Si tratta di un uccello di circa 25 centimetri, dal piumaggio piuttosto anonimo, grigio su testa e dorso e bianco leggermente striato sul ventre, con le striature marroni più marcate su gola e petto, sfumando nel marrone chiaro scendendo verso la coda.
Le due sottospecie del subcontinente indiano si distinguono per la colorazione della gola durante il periodo degli accoppiamenti, in una si tinge di nero, nell’altra di arancione, ma in inverno, quando scendono in India, hanno il loro meno appariscente piumaggio standard.

Il tordo collobianco (turdus albocinctus)
Gli altri due tordi, residenti permanenti e distribuiti in maniera omogenea lungo tutto l’arco himalayano, sono il merlo aligrigie (turdus boulboul) ed il merlo collobianco (turdus albocinctus), estremamente simili, ma allo stesso tempo facili da distinguere.
Il merlo ali grigie è leggermente più comune, vivendo a minori altitudini (massimo 2.700 metri), tra foreste umide di alberi a foglia larga, e spesso, soprattutto d’inverno, nei pressi di villaggi.
È un uccello di 28 centimetri, dal becco arancione chiaro, il corpo nero e le ali grigie; gli occhi sono circondati da un sottile anello bianco.
Il merlo collobianco vive a maggiori altitudini, da un minimo di 900 metri fin sopra i 4.000, e si differenzia dall’aligrigie per essere completamente nero, comprese le ali, a parte un grande e vistoso collare bianco; anche il becco differisce leggermente essendo giallo.
Le femmine di entrambe le specie sono invece di un anonimo marrone, più scuro quello del collobianco, ma conservano entrambe le caratteristiche dei maschi, cioè le ali grigie ed il collare bianco.

Il tordo testarancio (zoothera citrina)
Genere Zoothera
Come i loro parenti turdus, anche gli appartenenti al genere zoothera sono uccelli che frequentano sparsamente l’arco himalayano ed il nord-est del subcontinente indiano e non sono molto comuni.
Parziale eccezione è il tordo testarancio (zoothera citrina) che è residente tutto l’anno in Bengala e nel centro-sud-ovest dell’India, in inverno si sposta sulla costa orientale e d’estate sale sull’Himalaya.
Con una lunghezza di 21 centimetri, il tordo testarancio possiede un caratteristico piumaggio arancione, non solo sulla testa, ma su quasi tutto il corpo, escludendo solo dorso ed ali che sono grigie.
Delle tre sottospecie, una possiede anche una macchiolina grigia dietro all’occhio ed una riga bianca sulle ali, un’altra invece ha il muso bianco solcato da due bande trasversali nere; nella femmina di quest’ultima sottospecie, il viso è crema e le bande, meno vistose, sono marroncine, come marrone è anche il colore delle ali, invece che grigo.

La grandala (grandala coelicolor)
Genere Grandala
Un ultimo turdidae indiano che merita una citazione è la grandala (grandala coelicolor), un uccello di 23 centimetri, il cui maschio è dotato di un caratteristico piumaggio blu scuro, escluse le lunghe ali nere; la femmina invece è marrone con striature bianche, mentre sulle ali presenta una-due macchiette bianche.
Purtroppo il suo range altimetrico è particolarmente elevato, da un minimo di 3.000 metri d’inverno fino a sopra i 5.000 d’estate, e la sua distribuzione frammentaria, quindi non è molto facile da incontrare.

In India è presente in Kashmir, Himachal Pradesh ed Uttarkhand nel nord-ovest, mentre nel nord-est si ferma al Sikkim.

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