martedì 20 dicembre 2016

Gli uccelli più comuni nel nord dell'India, passeriformes, famiglie phylloscopidae e cettiidae

Chiffchaff245.jpg
Il luì piccolo (phylloscopus collybita)
Le famiglie phylloscopidae, cettiidae, locustellidae, acrocephalidae e cisticolidae comprendono numerosi passeriformi di piccole dimensioni, chiamati comunemente in inglese warbler, uccelli canori.
Il motivo è dato dal fatto che piumaggio ed abitudini di questi uccelli sono piuttosto anonimi e molto simili, e spesso il loro riconoscimento è affidato al canto, al contrario solitamente molto elaborato e distintivo.
Grazie a recenti studi filogenetici negli ultimi anni si sta facendo un po’ di chiarezza sulla tassonomia di questo vasto gruppo, seppur al momento la situazione non sia definitiva.
Per motivi di chiarezza, abbiamo seguito le classificazioni più semplici, spesso quelle più vecchie basate sull’aspetto estetico, piuttosto che sulle analisi genetiche.
Di seguito accenneremo alle famiglie phylloscopidae e cettiidae.

Famiglia Phylloscopidae
La famiglia dei phylloscopidae comprende attualmente 2 generi, il phylloscopus, con più di 60 specie, ed il seicercus, al quale sono ascritte 11 specie, chiamate comunemente in italiano luì.

Phylloscopus affinis 1889.jpg
Il luì di Tickell (phylloscopus affinis)
Genere Phylloscopus
Gli appartenenti al genere phylloscopus sono uccelli di piccole dimensioni, che si cibano di insetti e ragni tra le foglie di alberi e cespugli.
Il piumaggio è generalmente marrone ed olivastro, con contrastanti macchie scure, gialle, castane e bianche, ed è sempre presente un più o meno marcato sopracciglio chiaro sopra ad una striscia scura sugli occhi.
Date quindi le dimensioni, lo stile di vita molto attivo ed il piumaggio molto simile tra tutte le specie, i luì sono tra gli uccelli più difficili da riconoscere, sebbene in India ne siano presenti più di venti specie, che si possono incontrare, in inverno, sparsi su tutto il subcontinente.

Il luì piccolo (phylloscopus collybita), il luì di Tickell (phylloscopus affinis), il luì verdastro (phylloscopus trochiloides), il luì di Hume (phylloscopus humei) ed il luì cinese (phylloscopus chloronotus) sono piuttosto diffusi ed hanno areali vasti ma definiti, che spesso possono essere d’aiuto per il riconoscimento.

Phylloscopus trochiloides NAUMANN.jpg
Il luì verdastro (phylloscopus trochiloides)
Genere Seicercus
I luì del genere seicercus sono leggermente più facili da riconoscere rispetto ai loro parenti phylloscopus, grazie ad un piumaggio più colorato, con dorso verde, ventre giallo e caratteristici pattern su testa e viso.
Il loro areale comprende l’arco himalayano ed il nord-est, con almeno un paio di specie molto diffuse ed avvistabili.

Il luì pigliamosche testagrigia (seicercus xanthoschistos) lo si può incontrare in foreste e frutteti dai piedi delle colline fino ai 2.300 metri di altitudine.
Come dal nome, la parte superiore della testa è grigia, seguita da una striscia nera, sopracciglio bianco ed un’altra striscia scura sugli occhi; il dorso, le ali e la coda sono verdi, il ventre giallo.
Recenti studi filogenetici hanno portato a spostare il luì pigliamosche testa grigia nel genere phylloscopus, sebbene il piumaggio sia più simile a quello dei seicercus, motivo per cui abbiamo seguito la vecchia tassonomia.

Phylloscopus humei Keulemans.jpg
Il luì di Hume (phylloscopus humei)
Il luì occhidorati (seicercus burkii) è anche lui ben distribuito lungo tutto l’arco himalayano, dove abita il sottobosco e gli arbusti, dai piedi delle colline in inverno, fino a quai i 4.000 metri d’estate.
Di dimensioni uguali al luì pigliamosche testagrigia, 10 centimetri, e dal piumaggio del corpo pressoché identico, il luì occhidorati si distingue per il semplice pattern della testa, verde con un grande sopracciglio scuro dal becco fino alla parte posteriore del collo, e da un caratteristico anello giallo intorno agli occhi, piuttosto evidente anche da una certa distanza.

Famiglia Cettiidae
La tassonomia dei cettiidae è in continua evoluzione ed al momento comprende circa 35 specie, di cui una quindicina vivono nel subcontinente indiano.
Nessuna delle specie però è molto diffusa ed avendo areali circoscritti all’arco himalayano ed il nord-est, non si incontrano molto facilmente.
A questo bisogna aggiungere che alcuni generi, il cettia e l’horornis, comprendono uccelli dotati di anonimi piumaggi marroni e sono riconoscibili più che altro dai canti ed i richiami o dalle differenze, minime, delle sopracciglia.
Parziale eccezione sono i tre tesia, appartenenti due a al genere tesia ed uno al cettia, caratterizzati da abitudini terricole, nutrendosi preferibilmente a terra, piuttosto che tra i cespugli, e dotati di piumaggi piuttosto colorati.
Phylloscopus xanthoschistos at Bhimtal.jpg
Il luì pigliamosche testagrigia (seicercus xanthoschistos)
Anche la forma del corpo è caratteristica, con ali corte, coda quasi assenti e robuste e lunghe zampe.
La tesia testacannella (cettia castaneocoronata) ha un areale che comprende quasi tutto l’arco himalayano, ed è caratterizzata dal castano della testa, che contrasta con il verde del dorso ed il giallo del ventre.

Come le altre due tesia, la panciagrigia e la panciardesia, la testacannella vive nel sottobosco, spesso umido e vicino a corsi d’acqua.

Nessun commento:

Posta un commento