martedì 17 gennaio 2017

I siti indiani protetti dall'UNESCO, IV parte

Group of monuments At Pattadakal
Panoramica dei templi di Pattadakal
Tra i siti indiani protetti dall’UNESCO, di seguito ne descriveremo 3 d’importanza artistico-culturale, situati nel sud dell’India: Pattadakal, Mahabalipuram ed i templi della dinastia Chola.

Il piccolo villaggio di Pattadakal si trova nello stato del Karnataka ed è un sito protetto dall’UNESCO dal 1987, per la presenza di numerosi templi indù fatti edificare dalla dinastia Chalukya, che regnò su questa regione da circa il VI al XII secolo.
La maggior parte dei templi venne costruita intorno al VII ed VIII secolo e sono di notevole importanza artistica per l’originale stile, considerato in certi casi un sincretismo tra quello nagara del nord dell’India, con le tipiche shikara (torri piramidali), e quello dravidico del sud, in particolare i lunghi colonnati.
Oltre agli 11 tempi indù principali, si possono ammirare anche un tempio jaina e due iscrizioni in lingua kannada su colonne risalenti all’XVIII e XII secolo.
Il più grandioso edificio di Pattadakal è sicuramente il Virupaksha Temple, risalente al 745, e fatto edificare dalla regina Lokamahadevi per commemorare le vittorie del marito Vikramaditya II sui vicini sovrani Pallava.

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Esempio dei templi carro di Mahabalipuram
Il gruppo di monumenti di Mahabalipuram costituisce un sito protetto dall’UNESCO fin dal 1984 ed è situato nei pressi dell’oceano indiano, sulla costa settentrionale dello stato del Tamil Nadu.
Importante porto già nel I secolo, nel VII secolo Mahabalipuram divenne il centro dei commerci tra i più potenti regni del sud dell’Asia, il Kambuja dell’attuale Cambogia, il Shrivijaya dell’attuale Malesia, Sumatra e Java, ed il Champasak del Laos.
Grazie alle ricchezze provenienti da questi fiorenti commerci, la dinastia Pallava che regnò su quest’area tra il IV ed il IX secolo, fece costruire un gran numero di templi ed edifici religiosi.
Quelli conservatisi fino ai giorni nostri sono divisi in 3 categorie.
I più antichi sono i 6 pregevoli templi costruiti intorno al VII secolo chiamati Ratha Temples, in quanto hanno la forma di carri, dal sanscrito ratha.
Di questi, 5 sono dedicati ai 5 fratelli della dinastia Pandava, protagonisti del poema epico Mahabharata, mentre 1 è dedicato al dio Ganesha.
I mandapa sono invece dei templi-grotta, le cui pareti sono interamente ricoperte da bassorilievi raffiguranti divinità e scene mitologiche indù; ben 11 di questi templi sono oggi parte del sito di Mahabalipuram.
Dopo l’VIII secolo iniziò invece la costruzione di templi in stile classico dravidico, tra i quali il grande Shore Temple, con la sua caratteristica alta torre a cinque livelli.
Un’altra particolarità del sito di Mahabalipuram è la presenza di numerosi bassorilievi scavati nella roccia, tra cui spicca La discesa del Gange, considerato il bassorilievo a cielo perto più grande al mondo.

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Acquarello del Tempio di Brihadeeswar di Tanjavur
I Templi Chola, dal nome della dinastia che li fece erigere, sono un gruppo di 3 templi che fanno parte del sito dell’UNESCO denominato Great Living Chola Temples e si trovano nello stato del Tamil Nadu.
Il Tempio di Brihadeeswar di Tanjavur venne completato nel 1010 dal sovrano Raja Raja Chola I ed è composto da un lungo porticato ed una vimana (la torre che nei templi indù sovrasta il sanctum sanctorum) alta ben 60 metri.
Costruito in solido granito, si è quindi conservato piuttosto bene ed ancora oggi si possono ammirare quasi tutte le graziose sculture che l’ardornano, soprattutto quelle dei muri esterni.
Sopra all’entrata principale si trova un gopuram, torre con in cima le corna della mucca, alto ben 30 metri, quindi, al contrario di quello che accade solitamente nei templi in stile dravidico, più basso della torre del tempio.
Anche il tempio Chola di Gangaikonda è dedicato ad una forma di Shiva detta Brihadeeswar, ma per distinguerlo dal precedente viene spesso chiamato Gangaikonda Cholapuram Temple.
Terminato nel 1035 dal sovrano Rajendra Chola I, è modellato sullo stile del precedente, con una torre di 55 metri e numerose sculture che adornano i muri esterni; pregevole è anche la statua del toro Nandi, veicolo di Shiva, posta di fronte all’entrata principale.
Il terzo tempio della dinastia Chola protetto dall’UNESCO si trova nella cittadina di Darasuram, è dedicato a Shiva nella forma Airavatesvara e venne fatto costruire dal sovrano Raja Raja Chola II, nel XII secolo.
Di dimensioni minori ai precedenti è però fornito di un numero ancora maggiore di sculture, di cui traboccano letteralmente tutti i muri del tempio principale ed i porticati ospitati nel grande giardino protetto da un alto muro.
Molto diffuse sono immagini animali, tra cui elefanti, tenendo presente che Airavatesvara è la forma di Shiva che significa Signore di Airavata, l’elefante bianco veicolo di Indra, che in questo luogo venerò il dio Shiva.

A causa di una maledizione del saggio Durvasa, Airavata aveva cambiato colore, che ritornò al bianco originale solo dopo aver fatto un bagno nella vasca situata all’interno del complesso del tempio.

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