Grazie alle enormi estensioni del
territorio ed alla varietà del clima, l’India è tra i maggiori produttori mondiali di frutta, sia quella tipica delle zone temperate, che sub-tropicale e
tropicale.
Questo articolo, pur cercando di
descrivere i frutti dell’India in generale, si basa principalmente sull’osservazione
dei mercati del nord del paese.
In questa prima parte verrà trattata
la frutta delle zone temperate, o comunque diffusa anche sulle tavole europee,
mentre nella seconda parte descriveremo la frutta indiana più esotica.
La frutta delle zone temperate, in
realtà in India non risulta essere particolarmente gustosa né varia, mentre
decisamente migliore è la qualità della frutta sub-tropicale e tropicale.
Partendo dalle comunissime mele,
quelle reperibili nei mercati indiani sono di solito rosse e gialle, entrambe farinose
e poco saporite.
Talvolta, nei fruttivendoli meglio
forniti, è possibile trovare mele importate (dall’Australia o dal Sud Africa),
decisamente più buone ma anche più costose.
Migliore è la situazione sulle
montagne, dove il clima più favorevole permette la produzione di mele fragranti
e gustose: importanti zone di produzione sono l’area di Manali, in Himachal
Pradesh, ed il Kashmir, ma anche nello stato montano dell’Uttarkhand è possibile
trovarne di ottima qualità.
Queste mele però, purtroppo, sono
stagionali e raggiungono i mercati di pianura solo in brevi periodi invernali.
Anche le pere, diffuse ma meno delle
mele, sono generalmente gialle, piccole, farinose e poco gustose, seppur nelle
zone di montagna e nei periodi più freddi è possibile trovarne di almeno una
qualità decisamente accettabile, piccole e molto croccanti.
Perfino le banane, dalle quali i
mercati ortofrutticoli indiani sono costantemente invasi, non risultano essere
particolarmente gustose (niente a che vedere, ad esempio, con quelle del
sud-est asiatico), almeno nel nord dell’India, mentre al sud il clima più caldo
consente la produzione di banane piuttosto saporite.
Lo stesso discorso riguarda le arance,
molto diffuse, presenti sul mercato con una specie di medie dimensioni, dalla
buccia piuttosto sottile ed in genere dal gusto ai limiti dell’inesistente.
Talvolta sono presenti arance di una
seconda specie, leggermente più grandi, con la buccia spessa e bitorzoluta, un
tantino più saporite, poiché provenienti da regioni montane.
Come per le mele, i negozi più ben
forniti offrono anche arance importate, presumibilmente dalla Cina, buone ma
costose.
Rimanendo nel campo degli agrumi, in
India sono rarissimi i limoni, citrus
lemon, mentre invece il paese è il maggior produttore mondiale di limette, citrus aurantifolia, notoriamente chiamati
in inglese lime.
A parte le dimensioni ridotte, il
gusto è molto simile a quello dei limoni, solo leggermente meno aspro, sebbene
questo dipenda anche dal grado di maturazione, che caratterizza pure le
differenze cromatiche: verdi da acerbe e gialle da mature.
Tra gli agrumi possiamo anche
segnalare la presenza di due specie tipiche indiane, il mausambi e il pomelo.
Il mausambi, citrus limetta, che grazie alla fruttificazione che dura tutto
l’anno è costantemente presente sul mercato, assomiglia ad un’arancia di colore
verde ed il suo gusto aspro, una via di mezzo tra un limone e un pompelmo dolce,
si presta molto bene per dissetanti succhi.
Il pomelo, citrus maxima, è più diffuso nel sud dell’India, mentre al nord una
nota zona di produzione è l’area attorno a Rishikesh, ed è un agrume molto
interessante per storia e caratteristiche.
Esso è infatti ritenuto, insieme al
cedro e al mandarino, l’antenato di tutti gli agrumi oggi conosciuti ed è sicuramente
quello di maggiori dimensioni arrivando ad avere addirittura 30 cm di diametro
ed un peso superiore ai 5-6 chili; anche la forma è decisamente inusuale
rispetto agli altri agrumi in quanto non è rotonda od ovoidale, ma “a pera”.
La buccia del pomelo, di tonalità giallo-verdino,
è molto spessa e sotto di essa si trova una notevole quantità di albedo, la
sostanza bianca spugnosa tipica degli agrumi, della quale è composta anche tutta
la protuberanza che dona al pomelo la forma a pera.
Îl gusto dei giganteschi spicchi
rosati, quando maturi al punto giusto, è molto gradevole, dolce e poco aspro,
seppur, date le dimensioni, sia poco pratico da consumare, a meno che non venga
pulito dai pratici venditori, e di solito viene condiviso fra più persone.
Tornando ai frutti comuni anche sulle
tavole italiane, piuttosto diffusa è l’uva, disponibile in due qualità, gialla
e nera, dai cicchi piuttosto piccoli ed allungati, e seppur entrambe siano poco
gustose, durante la stagione calda sono un’apprezzatissima risorsa di liquidi.
Molto comune è anche secca, sotto
forma di uvetta
I datteri, spesso in vendita sia freschi
che secchi nelle aree mussulmane, sono di scarsa qualità ed i migliori sono
notoriamente quelli importati dai paesi arabi.
Un frutto presente tutto l’anno poiché
originario del nord dell’India è il melograno, che viene utilizzato soprattutto
per ottimi succhi ricchi di vitamina C, potassio e antiossidanti.
Tra i frutti tipici dei climi temperati,
bisogna citare i prodotti degli alberi del genere prunus, quali pesche, albicocche e prugne, i quali purtroppo, per
questioni climatiche, in India non sono molto diffusi né particolarmente
saporiti e solo saltuariamente fanno la loro inaspettata e breve comparsa sul
mercato.
Passando alla frutta estiva, abbondantissime,
e di nuovo apprezzatissime durante i lunghi mesi caldi, sono le angurie, queste
sì spesso molto buone, da non aver nulla da invidiare a quelle mediterranee.
Talvolta sono presenti anche quelle
verdi ovoidali, chiamate angurie cinesi, seppur di solito siano prodotte
localmente.
I meloni invece sono generalmente del
gruppo reticulatus, come quelli comuni
in Italia, ma di dimensioni ridotte, tondeggianti e di solito meno saporiti; un’altra
varietà di meloni, che ricordano piccole zucche (parenti dei meloni nella
famiglia cucurbitaceae), probabilmente
fa parte del gruppo inodorus, ed ha
la buccia più liscia, verdeggiante e la polpa di colore giallo-verdino dal
gusto leggero ma piacevolmente dolce.
I meloni del gruppo cantaluopensis, quelli con la buccia
gialla, sono presenti solo in alcuni banchetti di frutta particolarmente ben
forniti ed a prezzi piuttosto elevati poiché importati dalla Cina.
Molto diffuse e di buona qualità sono
le ananas, che spesso vengono servite a fette da banchetti ambulanti oppure
sono oggetto di ottimi succhi.
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