domenica 21 febbraio 2016

La castagna d'acqua

Castagna d’acqua è il nome dato alle piante ed al frutto del genere trapa, del quale fanno parte tre specie, la trapa natans, la trapa bicornis e la trapa rossica.
Il nome deriva da calcitrapa, o piede di corvo, un’arma da guerra nota già ai romani, costituita da una specie di chiodo metallico a quattro punte, che vengono lanciati sul terreno per fermare le avanzate nemiche.
Il frutto castagna d’acqua infatti si presenta con una spessa buccia impermeabile, munita di 2 o 4 spine, che ricordano il piede di corvo, dentro al quale si trova un seme bianco a forma di cuore.
Originario di climi temperati di Africa ed Eurasia, il genera trapa è conosciuto dall’uomo fin dall’antichità, tanto che in India e Cina pare essere coltivato da più di tremila anni.
La diffusione globale è favorita dal fatto che essendo una pianta galleggiante annuale non ha bisogno di particolari requisiti climatico-ambientali, se non temperature miti ed acque lente con una profondità massima di 5 metri.
Ancorata al fondo da sottili radici, in superficie produce delle foglie gallegianti dai bordi seghettati a forma ovoidale o triangolare e dei fiori bianchi formati da quattro petali, mentre i semi-frutti nascono attaccatti a stemmi indipendenti.
Nelle Americhe ed in Oceania è considerata una pianta altamente infestante mentre in Europa l’ampia diffusione raggiunta nel medioevo è scemata fino ad essere considerata, al giorno d’oggi, piuttosto rara.
In Italia sono due le aree dove è presente la castagna d’acqua, del genere trapa natans: nella parte nordoccidentale del Lago Maggiore, in provincia di Verbania, si trova la sottospecie endemica trapa natans verbanesis, dalle caratteristiche 2 spine invece di 4; nei laghi del mantovano viene invece coltivata la specie più comune.
In Europa viene storicamente consumata arrostita, come le normali castagne, oppure fresca, mentre in India è consumata fresca, cucinata in speziati curry o appena saltata nell’olio, e sotto forma di farina.
Grazie al fatto di essere una pianta, per di più acquatica, nella gerarchica psicologia induista essa occupa un alto gradino nella scala degli alimenti più puri ed il suo consumo è consentito anche durante i giorni di digiuno, che nelle feste di Navratri, ad esempio, possono essere anche una decina.
In questi periodi in particolare viene usata la farina di singhara (nome hindi della trapa) per produrre del semplice pane.
In genere nei mercati indiani la specie più comune è di colore viola o verde scuro-nero di medio-grandi dimensioni, oppure completamente nere, di dimensioni minori.
Le seconde risultano essere meno saporite e meno dolci, quindi spesso vengono consumate accompagnate da sale e kala namak (il sale nero-viola-rosa di sapore sulfureo tipico indiano).
Grazie alle dimensioni ridotte sono anche preferibili per essere soffritte in padella.
In generale, il gusto leggermente dolce e floreale è piuttosto piacevole, seppur spesso se ne trovino di praticamente insapore e con la consistenza eccessivamente stopposa.
Purtroppo, a causa della spessa buccia che le rende tutte molto simili, non c’è modo di distinguere quelle più saporite dalle altre ed anche le dimensioni possono essere fuorvianti poiché quelle più piccole, che sarebbe logico desumere essere ancora giovani quindi più dolci, spesso non sanno di nulla o sono acidognole, come accade altrettanto sovente che quelle più grandi, che ci si aspetterebbe essere più farinose, siano molto gustose.
Per finire una breve parentesi sulle spine.
La specie indiana dovrebbe essere quella che ne possiede 4, ma della sottospecie che ne possiede 2, e comunque, ad un’attenta osservazione, esse sono effettivamente 3...
Soprattutto quelle più grandi, presentano una piccola spina, leggermente nascosta, al centro della punta piatta, alla quale comunque bisogna stare ben attenti quando si cerca di aprire avidamente la spessa buccia.
Inutile dire che un sacchetto di singara, come i mediterranei carciofi, può essere utilizzato con ottimi risultati come minaccia per farsi largo tra la folla dei mercati.

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