sabato 6 febbraio 2016

Storia di Tukaram e del discepolo avido

Gli ordini di un vero maestro vanno seguiti alla lettera, solo allora un discepolo otterrà dei risultati.
Un giorno il grande santo Tukaram diede un sasso ad un uomo che stava partendo per un lungo pellegrinaggio.
Chiaramente non era un sasso qualsiasi, bensì una pietra filosofale, in grado di trasformare metalli vili in oro.
L’uomo quindi ebbe un ottimo pellegrinaggio, creando oro qua e là ogniqualvolta avesse bisogno di soldi per il suo viaggio.
Finito il pellegrinaggio si accorse che ormai era troppo attaccato al sasso e non volendo restituirlo a Tukaram decise di inventare una semplice scusa.
Nascose la pietra in casa sua e si recò da Tukaram, il quale, appena lo vide, gli chiese come era andato il suo pellegrinaggio.
Finito il racconto, Tukaram chiese distrattamente “Ah, a proposito, dov’è la pietra che ti avevo dato?”.
L’uomo rispose “Mi dispiace Maharaj, ma mentre facevo il bagno nel Gange la pietra mi è caduta e non sono riuscito a ritrovarla. Sembrerebbe che Madre Ganga se la sia voluta riprendere”.
“Così sia”, rispose distrattamente Tukaram.
Appena ritornato a casa l’uomo andò a controllare il nascodiglio e scoprì che la pietra era sparita.
Corse quindi da Tukaram e gli disse trafelato “Maestro, la pietra è sparita!”.
Tukaram rispose “Certo stupido, mi hai appena detto tu stesso che Madre Ganga se l’è ripresa!”.

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