giovedì 18 febbraio 2016

Le karela

La momordica charantia è una pianta rampicante della famiglia delle cucurbitaceae, originaria del subcontinente indiano, che produce dei frutti commestibili, chiamati in italiano ampalaya o zucca amara e karela in hindi, di forma oblunga, con lunghezza variabile fino ad una quindicina di centimetri, e caratterizzati da una superficie irregolare che si potrebbe definire verrucosa.
Il fresco profumo di campo delle karela verdi allo stato giovanile, quando sono adatte al consumo umano, contrasta notevolmente con il gusto molto amaro che viene però utilizzato da secoli in varie cucine asiatiche.
In India i frutti della momordica sono costantemente reperibili sul mercato a prezzi moderati, entrambi fattori che ne favoriscono il consumo a prescindere dai gusti personali, seppur il deciso sapore amaro non viene apprezzato proprio da tutti: i bambini, ad esempio, spesso odiano le karela.
Per le preparazioni più diffuse, le karela vengono tagliate a fettine sottili dalle quali rimuovere la parte interna composta da una sostanza bianca spugnosa, simile all’albedo della buccia degli agrumi, che racchiude dei semi legnosi non edibili, simili a piccoli fagioli piatti.
Oltre ad essere presente nei misti di verdure, le preparazioni più comuni prevedono di saltare in padella gli anelli di karela con sale, peperoncino e spezie (ma anche aglio e cipolla), finché non raggiungono una leggera doratura e vengono serviti nei thali, i tipici set di cibo indiano composti da riso, dal (brodo di lenticchie), verdure stufate e verdure saltate.
Anche senza essere amanti dell’amaro o del riso, un paio di karela saltate in padella, con un bel po’ di sale per stemperare l’amaro, ed accompagnate da riso basmati, ingiallito da una punta di curcuma, è sicuramente un piatto sano e vagamente saporito .
Oltre al peperoncino fresco, sempre per stemperare l’amaro delle karela e per rendere vagamente più consistente un pasto altrimenti leggerissimo, si combina molto bene un’insalatina indiana, che consiste in fettine di pomodoro, cetriolo, cipolla e carota.
Un ultimo fattore che incide sul consumo della karela, in aumento in tutta l’Asia, è dato dalle presunte proprietà benefiche utilizzate da secoli anche in Africa per curare vari tipi di malanni.
Prove scientifiche che provino l’efficacia di tali rimedi sono in corso, ma di certo rappresenta un cibo estremamente salutare.
In Europa la reperibilità dei frutti di momordica ci è ignota; climaticamente possono sicuramente essere presenti in zone favorevoli e sono noti, quindi presumibilmente coltivati, in Turchia.
Stando ad una breve ricerca internet vengono coltivati amatorialmente ed a scopo ornamentale anche in Italia, per la semplicità e velocità della crescita, e per le rigogliose foglie verde acceso.
Il loro utilizzo culinario al giorno d’oggi riguarda principalmente l’Asia, in minor misura Centro e Sud America e parti di Africa, mentre a livello mondiale stanno diventando sempre più popolari gli integratori a base di momordica che pare abbiano varie proprietà benefiche, tra cui il controllo del diabete.

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