lunedì 8 febbraio 2016

Monete nepalesi

Come per le banconote, anche le monete nepalesi mostrano l’effetto causato dai recenti cambiamenti politici del paese.
Solitamente un lato era riservato allo yantra (mistico simbolo sacro) della casa regnante, composto da un cerchio che contiene un quadrato, circondato da simboli rappresentanti Vishnu (la divinità delle dinastia Shah), diviso in quattro parti, all’interno delle quali sono scritti i nomi del re di turno.
Le nuove monete emesse dopo la destituzione della monarchia, di denominazione 1 e 2 rupie, dentro al quadrato, al posto dei nomi del re, presentano invece la cima dell’Everest, come riprodotta sulle banconote.
Sull’altro lato bisogna invece segnalare una svolta atea: per quanto riguarda le monete da 1 rupia, si è passati infatti dalle raffigurazioni di importanti templi ad una cartina del paese, che si staglia su un classico sfondo di cime himalayane, accompagnata da una poco elegante scritta “Nepal”; mentre in quelle da 2 viene raffigurato un contadino dietro a due buoi, e sullo sfondo le solite montagne.
Le numerose evoluzioni delle monete nepalesi possono essere sintetizzate dando uno sguardo alla storia recente della moneta da una rupia.
Tra le edizioni moderne, la più datata (circa i primi anni ‘90) e prima moneta in materiale “dorato” anzichè “argentato”, è piuttosto piccola, sottile e rappresenta il tempio di Bagheshwari, sotto al quale è impresso il numero 1 scritto nel carattere devanagari più antico.
La successiva emissione fu identica per quanto riguarda le immagini, ma furono modificate le dimensioni rendendola più piccola, ma leggermente più spessa.
Nell’evoluzione successiva, l’unico cambiamento fu quello del numero, poiché la forma stilizzata dell’1 devanagari antico assomigliava notevolmente al numero 2; la nuova forma invece è identica al 9 arabo.
Quindi, salito al trono Re Gyanendra, oltre a sostituire il nome di Birendra dentro allo yantra con il suo, modificò anche l’altro lato, sostituendo il Tempio di Bagheshwari con quello di Talvarahai e apportando lievi modifiche grafiche, come ad esempio mettere il nome del tempio sotto invece che sopra, e scrivere Nepal anche in caratteri latini.
Infine, dopo l’instaurazione della repubblica, la moneta da 1 rupia è stata completamente rivoluzionata, sostituendo, come già detto, il tempio con una cartina del paese, e il nome del Re all’interno dello yantra con la cima dell’Everest.
Riguardo invece le vecchie denominazioni da meno di una rupia, tipo 50, 25, 20, 10, 5, 2, 1 paise, di materiale simile alla latta, non più prodotte e sparite dal commercio da anni, si possono però ancora trovare nei pressi di templi e santuari, su delle bancarelle dove vengono vendute per le offerte; spesso vengono anche lanciate durante le processioni ed è il motivo per cui talvolta si possono rinvenire lungo la strada.

Ultimo particolare recente delle monete del Nepal è l’improvvisa scomparsa della denominazione da 5 rupie, che sembrava molto utile, ma è sparita misteriosamente dalla circolazione.

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