Un giorno l’Imperatore Akbar chiese al
suo cortigiano favorito Birbal “Qual è la madre di tutte le passioni? Se entro
tre mesi non scoprirai questo per me, ti farò tagliare la testa”.
Gli imperatori, si sa, sono un po’
imprevedibili e Birbal non potè far altro che accettare questo ordine del suo
padrone.
Nonostante la sua proverbiale sagacia
però, passati due mesi e mezzo, non era ancora riuscito a trovare una risposta
soddisfacente ed iniziava ad essere
molto preoccupato.
Sua figlia notò il suo scoraggiamento
e gli chiese qual era la causa.
Birbal quindi le raccontò della
domanda di Akbar, lei sorrise e gli disse “Invita a cena l’imperatore per stare
solo con me”.
Il giorno stabilito, la figlia di
Birbal cercò una serva che le somigliasse e la tenne nascosta in camera, mentre
lei intratteneva amabilmente l’Imperatore.
Akbar fu molto soddisfatto della
piacevole serata passata con la figlia del suo cortigiano e tra il buon cibo,
l’abbondante bevuta e l’atmosfera romantica, disse alla ragazza che sarebbe
stato felice di avere la sua compagnia a letto.
La figlia di Birbal, che l’aveva
previsto, chiese alcuni minuti per andare a prepararsi e quando invitò l’imperatore
nella stanza, in realtà nel letto vi era la serva-sosia.
Il giorno dopo Akbar, tornato a
palazzo, fu preso dal rimorso di aver deflorato la figlia del suo miglior amico
e mandò qualcuno a chiamarla.
Lei arrivò gaia e sorridente, mentre
Akbar si aspettava che anche lei si sentisse in colpa e avesse vergogna, invece
gli disse “Mio Imperatore, non ero io la ragazza che avete deflorato, era una
mia sosia”, e come prova fece entrare la serva che l’aveva accompagnata al
palazzo.
Sorridendo continuò “Volevo solo
dimostrarvi che la solitudine è la madre di tutte le passioni, così che non
avreste tagliato la testa a mio padre”.
Akbar fu molto soddisfatto, si
congratulò pubblicamente con Birbal per avere una figlia di tale bellezza e
intelligenza e donò un grande pezzo di terreno alla ragazza che aveva
deflorato, e che in realtà era già più che lusingata e soddisfatta di aver
fatto l’amore con l’imperatore.
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