Un giorno Narada (un mitologico saggio)
chiese al dio Vishnu quale fosse la differenza tra uno yogi, seguace
della conoscenza, e un bhakta, un devoto di Dio.
Vishnu per potergli spiegare per bene
il concetto gli disse allora di seguirlo sulla terra.
Dopo un po’ che camminavano nella
foresta, giunti nei pressi di una città, incontrarono uno yogi che pendeva a
testa giù dal ramo di un albero.
Vedendoli lo yogi chiese a Vishnu “Quante
nascite dovrò ancora aspettare prima di essere libero dal ciclo di nascita e
morte? Le mie austerità sono così dure che dovrò realizzare molto presto”.
Vishnu gli rispose “Mi spiace, ma
nonostante questo dovrai aspettare ancora due rinascite”.
Sentite queste parole, lo yogi scese
dall’albero e disse “Allora non c’è motivo che io continui con le mie pratiche”
e abbandonò la vita ascetica.
Proseguendo oltre, Vishnu e Narada
incontrarono un devoto che cantava il nome di Dio e danzava all’ombra di un
gigantesco albero banyan.
Vedendoli egli chiese a Vishnu “O mio
Signore, come sei stato gentile a venirmi a trovare! Com’è meraviglioso che mi
sia concesso di vederTi! Per piacere ditemi, quante vite dovrò ancora aspettare
prima di essere liberato dalla ruota dell’esistenza?”.
Vishnu rispose “Sono davvero
addolorato nel dirti questo, ma dovrai rinascere ancora tante volte quante sono
le foglie di quest’albero”.
Udite queste parole, il devoto urlò di
gioia “Davvero solo queste volte? Credevo non ci fosse limite! Cantando il Tuo
nome, il tempo passerà senza neanche accorgermene!” e riprese a cantare e
danzare.
Vishnu allora sorrise e disse “Va
bene, se è così che la prendi, allora vieni subito da me!”.
Quindi Vishnu si rivolse a Narada “Vedi
la differenza tra uno yogi e un devoto? Gli yogi cercano ancora di attaccarsi
al loro ego e cosa ne ottengono? Nulla! Il devoto invece realizza grandi cose
offrendo il proprio ego alla sua amata divinità!”.
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