Eknath fu un grande
santo del Maharashtra.
Il nome del suo
guru era Janardan Swami, il quale oggi viene ricordato, principalmente, proprio
per essere stato il maestro di Eknath.
Eknath significa
letteralmente “un (ek) maestro (nath)” e questo s’adattava perfettamente
ad Eknath, totalmente devoto a Janardan Swami.
Quando era ragazzo
Eknath aveva udito una voce dal cielo che gli diceva di andare da Janardan
Swami, così percorse a piedi le duecento miglia che separavano la sua città da
Deogarh, dove Janardan Swami era il signore del forte.
Per alcuni anni
Eknath servì Janardan Swami fedelmente, senza che gli fosse insegnato
assolutamente nulla di spiritualià, ma non obiettò mai.
Una volta
guadagnata la fiducia di Janardan Swami, questi diede ad Eknath l’incarico del
tesoro.
Una sera Eknath
ebbe dei problemi nel far quadrare i libri contabili poiché i suoi conti non
tornavano per un solo pie (una frazione di un centesimo).
Rimase quindi
impegnato fino a notte fonda facendo del suo meglio per trovare quel piccolo errore
e quando trovò il pie mancante, la sua gioia fu così grande che lanciò un grido.
Questo svegliò
Janardan Swami che entrò nella stanza e chiese preoccupato ad Eknath cosa
stesse succedendo.
Udita la storia,
Janardan Swami disse “Figlio mio, se la scoperta di un solo pie perso può
procurarti questa grande gioia, puoi immaginare quale sarebbe stata la tua
gioia se avessi scoperto Dio?”.
Eknath rispose
umilmente “Maharaja, non so come andare a cercare Dio, me lo insegneresti?”.
Janardan Swami non
disse nulla, ma alcuni giorni dopo chiese ad Eknath di accompagnarlo in un
viaggio fuori Deogarh.
Lo Swami guidava un
cavallo, mentre Eknath dovette seguirlo a piedi per circa 50 miglia e per stare
al passo del cavallo non potè neppure fermarsi per bere.
A notte inoltrata, poco
dopo essersi fermati a riposare in un posto solitario, si presentò loro un uomo
scarmigliato, seguito ad una certa distanza da una cagna.
Porgendo una
ciotola ad Eknath, questi gli ordinò di mungere la cagna e portargli il latte
da bere.
Dopo aver bevuto l’uomo
chiese di nuovo ad Eknath di mungere la cagna e dare il latte a Janardan Swami.
Quando la ciotola
fu svuotata disse ad Eknath di andare a lavarla nel vicino ruscello.
Seppur nessuno gli
avesse detto nulla, Eknath era convinto che l’uomo scarmigliato non fosse altri
che Dattatreya (una potente divinità considerata il guru di Shiva e quindi di
tutti gli asceti), perché Dattatreya ha sempre un aspetto selvaggio ed un cane
che lo accompagna, per allontanare e spaventare i comuni mortali.
Così Eknath mise un
po’ d’acqua nella ciotola per lavare le gocce di latte che erano rimaste sul
fondo e bevve quella mistura.
Immediatamente potè
vedere l’uomo nella sua vera forma e sì, era proprio Dattatreya.
Questi fu molto
compiaciuto dell’intelligenza di Eknath e lo benedì, e da allora è riconosciuto
come uno dei più grandi santi che l’India abbia prodotto.
Tutto solo grazie
alla ferma devozione per il proprio guru.
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