Un giorno l’Imperatore Akbar si
svegliò molto presto, si affacciò alla finestra e la prima persona che vide fu
un lavandaio con un occhio solo intento a lavare i panni nel fiume Yamuna.
Mentre Akbar si chiedeva che tipo di
presagio potesse essere, il lavandaio alzò la testa, lo vide e si inchinò per
salutarlo.
Durante la mattinata, Akbar inciampò
nelle scale e si tagliò un dito del piede; un’ape lo punse sulla mano mentre
era in giardino; l’Imperatrice si ammalò; e vi fu un incendio nelle cucine
imperiali che causò il ritardo nel pranzo.
Gli ossequiosi cortigiani gli dissero “Che
giornata sfortunata, nostro Signore, chi avete visto per primo questa mattina
quando vi siete svegliati?”.
“Il lavandaio con un occhio solo”
rispose Akbar.
“La sua faccia è di malaugurio Sire,
condannatelo a morte!” invocarono i cortigiani.
E un gruppo di soldati uscì dal
palazzo per andare ad arrestare il lavandaio.
Mentre questi si trovava tremante e
spaventato in attesa del giudizio dell’Imperatore, il saggio cortigiano Birbal,
che aveva seguito tutta la faccenda, lo chiamò in disparte e gli diede alcuni
suggerimenti.
Quandò Akbar si presentò e gli disse
quanto malaugurante fosse il suo volto, il lavandaio rispose umilmente “Chiedo
il Vostro perdono, mio Signore, ma devo farvi una domanda: quale viso è più di
cattivo presagio, il mio o il Vostro?”.
Tutti i cortigiani furono scandalizzati
dall’impertinenza dell’uomo, ma Akbar fece loro cenno di fare silenzio e chiese
al lavandaio “Cosa intendi dire con questo?”.
“O mio Padrone, il Vostro viso è il
primo che ho visto questa mattina e ora sto per essere condannato a morte!”.
Nonostante i tentativi di rimanere
serio, Akbar scoppiò a ridere e chiese al lavandaio “Chi ti ha suggerito di
rispondermi in questo modo?”.
“È stato Birbal, mio Signore”.
“Bene, buon uomo, Birbal ti ha salvato
la vita” e ordinò che il lavandaio fosse lautamente ricompensato per il grande
spavento.
Nessun commento:
Posta un commento