martedì 9 febbraio 2016

Cibo di strada, 5 snack chaat vari

Dopo i chaat a base di puri presentiamo quelli che ne sono sprovvisti: papri phaat, aloo tikki, aloo chaat, dahi vada, samosa, kachori e pakora.

Papri chaat
Il papri chaat è costituito chiaramente da papri, cialde triangolari a più strati preparati dalla farina di maida, serviti insieme a patate, ceci bolliti e peperoncino, quindi affogati dentro alla salsa di yoghurt, a cui viene aggiunto del chutney al tamarindo, del chaat masala e talvolta dei sev, vermicelli di farina di ceci speziati e fritti.
Essenzialmente il papri chaat è una versione piu comoda dei precedenti chaat a base di puri e vengono serviti su piattini insieme ad un cucchiaio o un pezzetto di legno per lo stesso scopo.
Anche il gusto non si differenzia molto, seppur, essendo i papri più spessi dei puri, il papri chaat risulti essere più croccante.

Aloo tikki
L’aloo tikki è uno dei chaat più diffusi sulle bancarelle che vendono i pani-puri ed è composto da delle polpette (tikki) di puré di patate (aloo), che vengono soffritte su una grande piastra cosparsa d’olio.
Le patate bollite vengono mischiate insieme a coriandolo, semi di senape e peperoncino, e se ne formano delle palline che vengono pigiate durante la cottura per dargli la forma di spessi dischetti.
In poco tempo all’esterno si forma una sottile crosticina scura, quindi vengono servite in un piattino insieme a vari chutney, come ketch-up, salsa al peperoncino e crema di yoghurt, sopra ai quali vengono sbriciolati uno o due puri, spizzicate delle scaglie di cipolla e delle foglie di coriandolo.
Sebbene il risultato finale non si disconti di molto dagli altri tipi di chaat, le aloo tikki sono leggermente più cucinate e possono essere considerate una mini-pietanza, piuttosto che uno snack freddo.

Aloo chaat
Le aloo chat sono una versione più semplice delle aloo tikki, nel senso che le patate non sono preparate sotto forma di puré, bensì tagliate a cubetti e abbrustolite sulla medesima piastra unta.
Il condimento successivo è lo stesso saporito mix delle aloo tikki e, come l’aloo chaat, sono apprezzate, soprattutto durante i brevi ma intensi periodi freddi, per essere uno snack caldo.
Come i precedentemente citati jalebi, anche l’aloo chaat viene servito lungo la nota via principale di Paharganj, l’area turistica situata di fronte alla stazione ferroviaria di New Delhi.

Dahi Vada
I dahi vada possono essere considerati l’unico chaat con origini nel sud dell’India.
Le vada, che come abbiamo visto nelle colazioni sono infatti frittelle di farina di lenticchie tipiche del sud del paese, vengono ammorbidite tenendole in ammollo nell’acqua, quindi vengono ricoperte dalla crema di yoghurt, sulla quale si aggiungono i due chutney rosso e verde (ketch-up e salsa di peperoncino), una spruzzatina di foglie di coriandolo, peperoncino e la polvere del chaat masala.
La consistenza spugnosa del vada può essere leggermente pesante ma si sposa ottimamente con la crema di yoghurt per stemperare il piccante.

Samosa
Le samosa sono dei fagottini di forma piramidale ripieni di patate e verdure speziate.
Come per la colazione puri-sabgi, i migliori produttori di samosa sono i negozi di dolci che di solito iniziano a friggere questi appetitosi snack dalla tarda mattinata fino a prima di sera.
La pasta delle samosa è composta da farina maida, ne viene staccata una pallina, appiattita col mattarello, vi si posa sopra della mistura di verdure e viene quindi richiusa, pronta per essere fritta.
Le dimensioni variano ma di solito una samosa viene cosumata in 4-5 bocconi.
Oltre alle patate sono presenti anche altri comuni ingredienti da snack, cipolla, ceci, piselli, zenzero, aglio, coriandolo e semi di senape.
Essendo piuttosto saporite e piccanti, le samosa possono essere consumate “lisce”, ma è consuetudine accompagnarle con delle salsine, motivo per cui rientrano nella categoria dei chaat.
I chutney tipici delle samosa vendute su bancarelle sono ketch-up e chilly sauce, ma talvolta vengono anche servite con una leggera mistura di ceci.

Kachori
I kachori come principio sono simili alle samosa, cioè sono snack fritti ripieni di verdure, dalle quali si distinguono per la forma a disco e i differenti ingredienti.
La farina non è la raffinata e leggera maida, bensì la più consistente farina di ceci, talvolta di lenticchie; il ripieno si basa di solito su ceci piuttosto che patate; mentre tra le spezie va notato il notevole utilizzo di pepe nero piuttosto che peperoncino.
In generale risultano leggermente più stopposi delle samosa ma sono più consistenti ed il gusto leggermente più inusuale.

Pakora
Probabilmente le pakora sono lo snack indiano più diffuso e consistono semplicemente in frittelle di farina di ceci.
Per aumentare il sapore, altrimenti decisamente piatto, alla pastella si possono aggiungere alcune spezie classiche: aglio, zenzero, peperoncino, coriandolo fresco e semi di ajowan (erba del vescovo).
Le verdure migliori per essere “pakorizzate” sono sicuramente patate, cipolle, cavolo, melanzane e spinaci, ma si possono preparare anche ottime pakora con il paneer (la ricotta fresca indiana) ed il pollo.
Una varietà molto diffusa sono le bread pakora, in cui la pastella di farina di ceci viene utilizzata per ricoprire dei piccoli sandwich triangolari, di pane confezionato a fette, farciti con patate bollite speziate.
Seppur solitamente le verdure per le pakora siano tagliate a fette, le più appetitose sono quelle in cui le verdure sono sminuzzate e mischiate nella pastella.
Patate e cipolle sono, come sempre, una garanzia di successo, ma sono apprezzabili anche di spinaci, non “pakorizzando” le foglie (soluzione comunque sfiziosa), bensì tagliandole a strisce e mischiandole, come dicevamo, nella pastella.
Nonostante siano spesso molto appetitose anche senza condimenti, le pakora rientrano nella categoria dei chaat, in quanto, soprattutto quando sono vendute dai banchetti, vengono servite con un intingolo olioso a base di peperoncino.

Molto comune sono anche il ketch-up e la chilly sauce, che si sposano bene con qualunque tipologia di pakora. 

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