C’era una volta un
pover’uomo, di nome Bulaki Das, che lavorava come contadino per un grande
proprietario di terra, per guadagnare quel tanto che gli bastasse per mangiare.
Col tempo, prese
l’abitudine di prendere mezz’ora di pausa prima del pranzo per praticare
devozione mentale.
Dopo un po’ iniziò
a trovare questa pratica così piacevole che la mezz’ora diventò un’ora, quindi
due, tre e talvolta perfino di più.
Gli altri
braccianti non sapevano cosa facesse ed iniziarono a lamentarsi con il padrone,
il quale un giorno decise di recarsi nei campi per controllare di persona.
Vedendo che Bulaki
Das non stava lavorando, gli diede un calcio che fece ritornare Bulaki Das
dalla sua trance.
Accortosi
dell’accaduto disse “Guarda cosa avete combinato: stavo nutrendo tutti i miei
santi ed era rimasto solo lo yoghurt ma ormai avete rovinato tutto!”.
Quindi aprì le
mani, mostrando che effettivamente c’era dello yoghurt: la sua concentrazione
era così intensa che lo yoghurt si era materializzato nel mondo fisico come risultato
della sua devozione mentale.
Quando il padrone
vide lo yoghurt per terra vicino a Bulaki Das, subitò capì il suo errore, si
prostrò ai piedi di Bulaki Das e lo prese come maestro.
Col tempo entrambi
diventarono dei grandi santi.
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