C’era una volta un inglese,
amministratore di un distretto indiano, che disse al suo servo “Dimmi quando
arriva un santo che voglio ricevere la Conoscenza”.
Un giorno un santo raggiunse la città
con un folto gruppo di seguaci, cantando il nome di Krishna “Radheshyam,
Radheshyam, Radheshyam,...”
Quando il servo dell’amministratore inglese
lo vide, si ricordò subito del suo padrone e decise di andare ad avvisarlo
nella speranza di ottenere una ricompensa.
Ricevuta la notizia, l’amministratore
disse al suo servo “Vai e organizza la mia visita, verrò per ottenere la Conoscenza”.
Il servo quindi ritornò nel posto dove
il santo stava cantando con i suoi devoti ed iniziò le preparazioni per la
visita del suo padrone: una bella sedia fasciata di rosso in posizione prominente,
festoni colorati e quant’altro.
Quando il santo chiese cosa stava
facendo, il servo rispose che un “grande uomo” stava arrivando.
Il santo disse “Va bene, ma per
piacere rimuovi quella sedia”.
Il servo rispose “Se lo faccio, non
puoi immaginare in quali guai ti caccerai”.
Al ché il santo disse ai suoi seguaci
di ignorare l’individuo e di ricominciare a cantare.
Quando l’amministratore arrivò, ordinò
a tutti di smettere di suonare e disse in hindi “Guardate, sono venuto per la
Conoscenza”.
Il santo lo guardò e gli rispose in
hindi “Caro ragazzo, ripeti il nome di Dio” e diede cenno ai suoi seguaci di
riprendere i canti.
L’amministratore chiese per una
secondo volta e ricevette la stessa risposta, e alla terza aggiunse “Non mi
piace questa musica”.
Il santo lo guardò e gli disse in
hindi “Zitto, shala!” (shala in hindi significa cognato e chiamare
qualcuno shala vuol quindi dire che si ha una relazione con la sorella, che è
un insulto molto pesante in India)
L’amministratore divenne furioso nell’essere
chiamato shala e perse il controllo “Ora tu vuoi vedere chi sono io? Chiama la
polizia – disse al suo servo – e rinchiudete quest’uomo!”.
Il santo chiese “Perché, cosa ho
fatto?”.
L’amministratore rispose “Mi hai
insultato!”.
“Come è possibile?”.
“Mi hai chiamato shala!”.
Il santo allora sorrise e disse in
perfetto inglese “Guarda cosa ti è successo: una piccola parola ti ha fatto
arrabbiare incontrollabilmente, e non è neppure possibile che io sia tuo
cognato perché non hai sorelle! Se una brutta parola può toccarti fino a questo
punto, pensa quale buon effetto riceveresti se spendessi il tuo tempo ripetendo
il nome di Dio!”.
L’inglese fu esterrefatto: non aveva
mai pensato che il santo conoscesse l’inglese e di colpo si accorse anche che
non poteva sapere che in effetti non aveva sorelle.
Immediatamente si prostrò ai piedi del
santo e disse “Ora ho ricevuto la Conoscenza che stavo cercando”.
Andò a casa, lasciò tutti i suoi averi
al servo e divenne un asceta.
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